Linux è sempre stato un sistema operativo in grado di rianimare computer e dispositivi particolarmente obsoleti per la concorrenza ridandogli, spesso e volentieri, nuova vita.
Se però pensiamo alla diffusione dei processori a 64 bit e alla progressiva ed inesorabile diminuzione di quelli a 32, è lecito supporre che prima o poi il supporto ai 32 bit ed alle architetture i686 sparirà dalle varie distribuzioni.
Perché, si sa, dedicare tempo a qualcosa che sta sparendo non è mai cosa buona.
Per questo motivo gli sviluppatori di Arch Linux hanno preso una decisione drastica ma motivata: stando a quanto si legge sulla mailing list pubblica, l’immagine ISO di febbraio 2017 sarà l’ultima ad avere sia versione a 32 bit che a 64. Le ISO successive, infatti, saranno esclusivamente a 64 bit.
A causa della popolarità sempre minore di i686 tra sviluppatori e comunità, abbiamo deciso di eliminare il supporto a quest architettura. Ciò significa che l’ISO di febbraio sarà l’ultima a prevedere un’installazione a 32 bit; i 9 mesi successivi saranno un periodo di deprecazione, durante il quale [le architetture] i686 riceveranno ancora pacchetti aggiornati.
Chi ha installato Arch Linux a 32 bit può però star tranquillo, almeno fino ad ottobre 2017: gli sviluppatori, fino alla fine del mese, offriranno aggiornamenti ufficiali per i pacchetti. A partire da novembre 2017, tuttavia, tali aggiornamenti non saranno più obbligatori – dunque Arch Linux a 32 bit perderà definitivamente il supporto ufficiale.
Gli sviluppatori sono ben inclini ad istruire la comunità a gestire da sé i pacchetti a 32 bit, così da tenerli aggiornati anche se non tramite i canali ufficiali.
Tuttavia, se c’è ancora interesse nel tenere viva l’architettura i686, vorremmo incoraggiare la comunità a farlo con il nostro aiuto.
Ciò significherebbe più tranquillità per i possessori di macchine particolarmente obsolete e dotate di processori i686. Allo stesso modo potrebbe essere la stessa comunità a creare e distribuire ISO a 32 bit a partire da marzo 2017, anche se non esiste nessuna sicurezza in merito.