L’avvento di Android come sistema operativo open source adatto per dispositivi mobili come smartphone e tablet ha fatto sì che tutti ne potessero beneficiare, sia gli utenti più esperti ed esigenti che preferiscono acquistare i costosi top di gamma delle varie case produttrici più famose, sia gli utenti meno esperti che ultimamente stanno guardando con occhio molto interessato i nuovi smartphone prodotti in cina e in alcuni casi rimarchiati da emergenti aziende italiane.
E’ il caso di Stonex che ha deciso di entrare prepotentemente sul mercato italiano degli smartphone con il nuovo Stonex STX Ultra, oggetto in queste settimane di alcuni spot televisivi visibili sui maggiori emittenti. Noi di Chimerarevo lo abbiamo recensito e provato per voi in questa settimana e siamo pronti per esprimere un nostro giudizio ed una nostra opinione.
Confezione
Nell’elegante confezione completamente nera con le sole scritte argentate del modello e della casa produttrice con un’apertura a cofanetto, troviamo vari manuali di istruzioni con un opuscolo a colori con tanto di immagini che spiega le principali funzionalità di Android e dello Stonex STX Ultra, il caricabatterie con il cavo microUSB in bianco e le cuffie in-ear dalla buona qualità. Inclusa anche una microSD da 8GB che va ad espandere i 4GB di memoria interna disponibili per l’utente.
Design ed Ergonomia
Lo Stonex STX Ultra è caratterizzato da delle linee stilistiche squadrate e visibilmente carine che ricordano molto la gamma Galaxy di Samsung ed in particolare il Galaxy S2, con uno spessore apprezzabile di 8,3 millimetri ed un peso tutto sommato non esagerato di 144 grammi che non si è fatto sentire in mano (reduci anche dalla recensione del Lumia 920).
Frontalmente sopra il display c’è la cassa audio posta in una posizione “discreta” e comunque ben integrata con il design generale sotto la quale è nascosto il piccolo led di notifica verde, mentre sotto lo schermo sono situati i tre tasti soft-touch di Android: Menù, Home e Back.Sul lato destro troviamo il tasto di accensione e spegnimento, su quello superiore il jack audio standard da 3.5 millimetri e la porta microUSB 2.0, sul lato sinistro il bilanciere del volume e sul lato inferiore il piccolo forellino per infilarci un ciondolo.
Sulla cover è invece posta la fotocamera lievemente rialzata con sotto il Flash ( a destra c’è la scritta “STX Ultra”), mentre in basso troviamo il logo dell’azienda con lo slogan “Very smart” e la cassa audio argentata di cui vi parleremo nella sezione adatta.
In generale il design è ben studiato e abbina forme geometriche non troppo serie ad un colore elegante e dei materiali sufficienti a garantire un buon utilizzo, senza rischi di facile usura nonostate la cover sia in plastica con trattamento per garantire l’effetto gomma al tatto.
Hardware
La prima cosa che salta all’occhio avendo fra le mani lo Stonex STX Ultra è sicuramente l’ampio display da 5 pollici con tecnologia TFT e con una risoluzione HD pari a 1280×720 pixel. La qualità dello schermo è buona e la leggibilità sotto la luce del sole appena sufficiente, mentre le prestazioni sono date dal classico processore quad-core MT6589 da 1.2 GHz utilizzato sulla stragrande maggioranza degli smartphone prodotti in cina ed a basso costo, supportato da 1GB di memoria RAM e con 4GB di memoria interna di cui vi abbiamo precedentemente parlato specificando che all’interno della confezione è inclusa una microSD da 8GB della Kingston.
La connettività comprende il supporto alla tecnologia dual-sim con due slot per la sim di dimensioni normale ed offre una buona qualità sia in chiamata che in uscita con un vivavoce dal volume nella media, nè troppo alto nè troppo basso. Il GPS infine riesce ad effettuare il fix dei satelliti in 5 minuti collegato alla rete wi-fi e all’aperto, probabilmente al coperto richiederà molto più tempo: ma c’è davvero bisogno del GPS dentro casa?
Software
Sembra ormai chiaro che tutti gli smartphone con tecnologia dual-sim, tranne per casi in cui il produttore sia italiano e personalizzi personalmente il software come NGM, la versione di Android utilizzata sia la stessa con le stesse caratteristiche da amare e/o da odiare.
Sullo Stonex STX Ultra abbiamo quindi la versione 4.2.1 Jelly Bean di Android con alcune personalizzazioni che già abbiamo visto per altri modelli come lo Zopo ZP810: il menù dei quick settings è stato implementato con altri comandi extra riguardanti ad esempio i profili audio, la connessione dati e la luminosità del display, mentre quando si riceve un messaggio testuale si aprirà una finestra pop-up molto comoda tramite la quale potremo rispondere velocemente all’sms ricevuto.
Infine c’è la funzionalità per programmare l’accensione e lo spegnimento dello smartphone a seconda dell’orario da noi preferito. Anche in questo caso manca un collegamento diretto a Google Now, attivabile comunque tramite la lista delle applicazioni e accessibile soltanto quando le schede compariranno come notifiche.
La navigazione web si comporta abbastanza bene: durante la nostra prova sul pesanto sito del Corriere della Sera lo scrolling si è rivelato veloce ma non esente da qualche secondo di rendering della pagina, mentre il pinch-to-zoom e lo zoom tramite il multitouch risultano essere veloci ma anche in questo caso con qualche secondo di attesa per ricaricare tutti i contenuti della pagina.
Fra le applicazioni pre-installate troviamo quella per la torcia con tre diversi livelli di intensità della luce, ed alcune applicazioni completamente sviluppate da Stonex come Stonex Sfondi e Temi per cambiare sfondo o tema ( fra cui è presente anche quello di Windows Phone 8) allo smartphone.
Multimedia
Lo Stonex STX Ultra è dotato di una fotocamera posteriore da 8 megapixel con Flash LED e autofocus e di una frontale dalla qualità appena sufficiente per autoscatti e videochiamate tramite Skype o applicazioni simili.
Gli scatti effettuati come prova si sono rivelati di qualità discreta ma con una buona risoluzione se zoommati al computer, mentre la registrazione di video a 640×480 pixel ( la risoluzione massima) non entusiasma, sia per la qualità del video stesso sia per la qualità dell’audio registrato troppo incapsulato e modificato.
La cassa posteriore in colorazione argento, posta nella solita scomoda posizione che soffre di un rilevante diminuzione del volume se appoggiamo lo Stonex su una superficie, restituisce un volume nella media che non brilla per potenza e con una qualità discreta e non eccezionale.
Il software della fotocamera, già visto per altri modelli, offre alcune impostazioni extra fra cui scene pre-impostate e il rilevamento automatico della scena molto lento nel caricare le impostazioni che non sempre soddisfano le reali necessità di scatto.
Autonomia
La batteria da 2000mAh rimovibile presente sotto la cover dello Stonex STX Ultra riesce a garantire un’ottima autonomia anche con un utilizzo intenso con il quale arriveremo tranquillamente fino a sera. In particolare, screenshot allegati, abbiamo registrato un’autonomia poco più maggiore di 4 ore di display attivo con la luminosità impostata in automatico ( impostazione non attiva per le prime 2 ore del test) e con dati e sincronizzazione sempre attivi.
In 4 ore di display attivo abbiamo avuto:
- Sincronizzazione, Dati, WiFi sempre attivi
- Luminosità Automatica ( escluse le prime 2 ore del test)
- Display: 4 ore e 18 minuti
- GPS Acceso: 30 minuti
- Navigazione web: 26 minuti
- Applicazione Facebook: 10 minuti
- Invio di 15 messaggi
- Telefonata di un minuto
Prezzo
Come ogni smartphone nuovo che si rispetti, anche lo Stonex STX Ultra ha un prezzo sì competitivo ma leggermente superiore agli altri produttori che utilizzano le stesse componenti hardware, e questo possiamo imputarlo alla vendita direttamente in Italia del prodotto con un’azienda nostrana che offre 2 anni di garanzia come per legge.
I 299 euro sono dunque un buon compromesso ma non il massimo per portarsi a casa lo Stonex STX Ultra, tenendo conto del fatto che con 60 euro in più si può avere fra le mani il Nexus 4 di Google ed LG.
Conclusione
Il nuovo Stonex STX Ultra dell’italiana Stonex è uno smartphone con a bordo la versione 4.2.1 Jelly Bean di Android leggermente personalizzata per supportare la tecnologia dual-sim, che si contraddistingue per l’ampio display da 5 pollici con risoluzione HD di 1280×720 pixel e con il classico processore quad-core MT6589 da 1.2GHz supportato da 1GB di memoria RAM che troviamo su quasi tutti i dispositivi di fattura cinese a basso costo.
I materiali costruttivi sono assemblati bene e non c’è rischio di avvertire qualche scricchiolio o cedimento di troppo, mentre il software si rivela stabile e performante grazie al processore che garantisce anche una buona navigazione web non esente però da alcuni problemi di rendering della pagina che ci costringeranno ad aspettare qualche secondo in più.
La fotocamera da 8 megapixel affiancata al Flash riesce a scattare delle discrete foto dalla sufficiente risoluzione, mentre nei video se la cava male con una risoluzione massimo di 640×480 pixel ed una registrazione dell’audio non sufficiente che distorce e rendere l’effetto di suono incapsulato. La cassa posteriore invece restituisce un’audio dal volume nella media con una qualità discreta, anche se appoggiato su una superficie il volume calerà di molto a causa della sua posizione non proprio comoda.
Tra le connettività non mancano il supporto all’HSUPA, il WiFi e il Bluetooth con un GPS che fixa i satelliti all’aperto in circa 5-6 minuti, mentre non manca il led di notifica posso sotto la cassa audio anteriore posta sopra il display.
In definitiva lo Stonex STX Ultra si presenta come un buon dispositivo Android con il supporto alla tecnologia Dual-sim che riesce ad offrire un’esperienza d’uso soddisfacente per l’utente medio con una batteria da 2000mAh in grado di sostenre un utilizzo intenso fino a sera ed un prezzo di 299 euro di listino un po’ superiori alla media degli altri smartphone cinesi ma comunque un buon rapporto qualità/prezzo.
PRO
- Autonomia
- Prezzo
- Dual-sim
CONTRO
- Registrazione video insufficiente
- GPS non velocissimo