Il primo microcontroller Arduino nacque nel 2005 da un’idea dell’Ingegner Banzi che, per facilitare il lavoro dei propri studenti, decise di creare una piattaforma flessibile, affidabile e potente, in grado di poter adempiere alle esigenti richieste dei suoi studenti. Da allora, sono stati fatti passi da gigante nel vasto mondo Arduino.
Oggi, vedremo insieme le novità presenti sulla board Arduino Yùn, da poco in commercio al prezzo di 52€ (iva esclusa).
La confezione, come di consueto, ritrae esternamente la versione “digitale” del popolare microcontrollore e comprende all’interno la board, il classico bigino dei ringraziamenti e gli stickers per gli appassionati Arduinisti!
Fin da subito, possiamo notare che Yùn sembra riprendere le forme del fratello minore Arduino UNO, migliorandone, però, il design e le caratteristiche teniche:
Questa board, infatti, a differenza della versione UNO, è dotata di un microcontrollore ATmega 32u4, in grado di operare a 5V in continua e alla frequenza di ben 16MHz, il tutto offrendoci anche una capacità di archiviazione non troppo ridotta, si parla infatti di 32KB (di cui 4 utilizzati dal bootloader). La schedina è dotata di 12 pin analogici, 20 digitali e 7 PWM (che ci permetteranno -vedremo in seguito come- di modulare la quantità di tensione applicata a ognuno di essi). Ma non è tutto: questa volta Banzi ha realmente deciso di stupirci, implementando nella sua ultima creazione un secondo microprocessore (l’Atheros AR9331) da 400MHz, in grado di operare a 3.3V (grazie ad appositi regolatori di tensione preinstallati sulla board).
La scheda è inoltre dotata di interfaccia WiFi (802.11 b/g/n), ethernet, usb host per la connessione di dispositivi esterni e lettore microSD.
Ma come è possibile che una scheda tanto complessa possa essere pratica allo stesso tempo? Beh, noi di Chimera Revo ci siamo posti questa domanda e siamo riusciti a dare una risposta osservando attentamente l’ambizioso progetto dell’Arduino Yùn: il segreto si cela, infatti, nella complessa architettura a bus che mette in correlazione i due microcontrollori. Tra l’AtMega e il Linino, è presente un ponte che svolge la funzione di interpretazione ed esecuzione delle istruzioni principali del microcontrollore Arduino.
Infine, la board è stata equipaggiata con ben 7 led di stato, per consentire all’operatore una più facile e rapida lettura dello stato di Arduino.
Non resta che darsi appuntamento al prossimo tutorial, durante il quale inizieremo, gradualmente, a prendere confidenza col nostro nuovo Arduino, a presto!