Qualche mese fa Google ha messo in piedi un progetto davvero sensazionale e rivoluzionario, il Project Loon. L’obiettivo è ambizioso: portare la connettività internet nelle zone i cui risulta essere assente attraverso l’utilizzo di palloni aerostatici.
Gli utenti interessati si collegherebbero attraverso i loro dispositivi ai ripetitori presenti in ogni pallone, i quali trasmetterebbero il segnale da pallone a pallone fino alla stazione centrale a Terra. Una rete d’accesso ad alta quota con la qualità Google (garantiti almeno 8 Mega per ogni utente connesso).
Nel corso di questi mesi hanno pian piano mostrato nel dettaglio alcuni degli aspetti più importanti di questo progetto ma purtroppo non hanno tardato ad arrivare i problemi. Uno di questi è senza dubbio lo spostamento dei palloni aerostatici dovuto alle correnti d’aria. Google ha dovuto lavorarci su con numerosi ingegneri aereospaziali e recentemente ha pubblicato un video in cui ci spiega tutte le difficoltà e tutti i dati da dover tenere presente per far “restare fermi” i palloni areostatici.
I calcoli necessari per far rimanere fermi i palloni, secondo Google, devono essere di una precisione estremamente elevata (soglia d’errore tollerata: 0,0000001%), come quelli prodotti dal Data Center nazionale climatico americano, onde evitare spiacevoli incidenti.
Nel video possiamo vedere tutte le informazioni sullo stazionamento dei palloni e le difficoltà dovute al vento e all’alta quota.