Non è frequente vedere una buona trasposizione videoludica di film, fumetti e, in generale, opere letterarie. Anzi, a dire il vero, prodotti di questo tipo si sono quasi sempre ridotti a mere operazioni commerciali. Una delle poche eccezioni (recenti) che hanno confermato la regola è rappresentata dalla serie di Batman.
Che dire di questo Alien: Isolation? Non è ancora possibile esprimere opinioni definitive e nemmeno pre-definitive, visto che il gioco uscirà per le console current e old-gen verso la fine del 2014. La Creative Assembly, però, ha reso disponibile in alcune occasioni la demo, quindi già in molti si sono approcciati a quello che il prodotto intenderà offrire.
Il primo parere che sorge spontaneo in coloro che proveranno il gioco in futuro è semplicemente questo: Alien Isolation fa tanta, tanta paura. E questo è un bene, visto che il gioco – e in genere la serie – si propone di realizzare questo scopo. Una paura che trova le sua radice nell’espediente narrativo, finalmente riportato in tutta la sua profondità: la lotta per la sopravvivenza.
Si tratta ovviamente della sopravvivenza dell’uomo dalla minaccia aliena. In Alien: Isolation l’utente vivrà letteralmente braccato, costretto a convivere con una sensazione di tensione costante. Ogni momento è quello buono per morire e, a giudicare dai commenti che girano sul web, in questo gioco si muore spesso.
Creative Assembly ha infatti optato per scelte coraggiose. Una di queste riguarda il grado di difficoltà generale: è molto alto. Ciò va contro le regole del mercato, ma non c’è dubbio che rappresenti un puntello alla qualità. I programmatori, per fortuna, hanno inserito una curva di apprendimento molto lunga, in modo che l’utente possa farci la mano con una livello di sfida insolito per questi tempi.
L’unica nota negativa, che ovviamente non emerge dal trailer pubblicato di recente, riguarda la data di uscita: troppo in là con il tempo. Con tutta probabilità potremo giocare ad Alien: Isolation il prossimo Natale.