Dopo diverso tempo, causa esami, rieccomi qui con voi con una video recensione dell’ultimo arrivato in casa Apple: l’iPhone 5S!
Prima di questo device, Apple era abbastanza criticata perché con gli iPhone 4S e 5 non aveva portato chissà quale innovazione: la cosa forse più interessante era Siri e questo è tutto dire.
Con il 5S la musica è cambiata: abbiamo assistito ad importanti modifiche alla fotocamera, un nuovo hardware innovativo e un nuovo sensore, il Touch ID. Insomma, per una volta è sembrato di assistere al lancio di uno di quei prodotti innovativi che fino a qualche anno fa caratterizzavano l’azienda di Cupertino.
Ma bando alla ciance, parliamo subito analizzando ogni aspetto di questo bel terminale Apple!
CONFEZIONE
Abbiamo fatto un video apposta per l’unboxing che potete trovare al seguente link: Apple iPhone 5S: il nostro unboxing!
DESIGN ED ERGONOMIA
Il design del nuovo Apple iPhone 5S è praticamente lo stesso del 5: le differenze infatti sono solamente due e riguardano il tasto Home (che non possiede più nessun disegno) che ora è un sensore Touch ID e la fotocamera, leggermente più grande e con ben due flash LED.
Le dimensioni e peso sono rimasti pressoché invariati ed è stata aggiunta una nuova colorazione: l’Oro Champagne. Non una grande novità sotto questo aspetto ma anzi… una totale staticità.
HARDWARE
Questo è il pezzo forte di questo nuovo iPhone: decisamente più potente del suo predecessore 5 e di suo fratello 5C, il nuovo 5S deve ringraziare il nuovo processore A7 a 64 Bit per una potenza bruta di tale portata. Nei giochi infatti il device non si impunta mai e nel sistema è di una fluidità superlativa.
Apple è stata la prima azienda informatica a dotare di un processore a 64 Bit un proprio dispositivo mobile: inizialmente questa notizia ha portato scetticismo perché essenzialmente, su PC, il 64 Bit viene utilizzato se si dispone di 4 GB di Ram e lo stesso ragionamento è stato applicato al 5S.
Per molti questa scelta è stata insensata e solo per fare “spettacolo” in quanto questo iPhone non dispone di 4 GB di Ram ma solo di 1. In realtà non è proprio così perché in campo mobile le ottimizzazioni sono tutto: a livello prestazionale, il 5S va davvero il doppio rispetto ad un 5.
Assieme al nuovo processore, abbiamo il co-processore M7: questo processore si preoccupa di raccogliere ed elaborare dati dai vari sensori di movimento (bussola, giroscopio, accelerometro, GPS) senza sovraccaricare la CPU principale. Ciò sarà molto utile per applicazioni di fitness o di geo localizzazione come i navigatori: Apple Maps infatti è in grado di capire se stiamo camminando o se stiamo guidando e cambiarci percorso e impostazioni di conseguenza, tutto in maniera automatica, grazie a questo co-processore.
Lo schermo è rimasto invariato rispetto al 5: 4″ di grandezza, tecnologia Retina per una risoluzione di 1136×640 pixel a 326 ppi. Forse qualche anno fa avremmo detto “Che schermo magnifico!” mentre al giorno d’oggi ci rendiamo conto che sotto questo aspetto Apple è rimasta indietro. La scusante, se così possiamo definirla, è data dalla propensione di Apple di dedicarsi ad altri aspetti del telefono quali la fotocamera e il nuovo sensore Touch ID.
TOUCH ID
Parliamo proprio del nuovo sensore Touch ID. Questa è davvero una novità e io stesso non mi aspettavo che Apple avrebbe introdotto una feature così interessante in breve tempo: infatti risale ad agosto 2012 (quindi un anno prima circa) l’acquisto da parte di Apple di un’azienda specializzata nel settore delle impronte digitali.
Il sensore Touch ID va a sostituire il tasto Home (che era praticamente rimasto invariato negli anni partendo dal primo iPhone): avremo il lettore di impronte quindi a portata di dita. Come funziona? Semplice, basta passarci il dito sopra in qualsiasi direzione: non siamo per forza obbligati quindi scorrere dall’alto verso il basso ma possiamo farlo anche da destra a sinistra, capovolto, ecc. Il sensore, dopo qualche ora di uso, non sbaglierà mai un colpo. Ci ha sorpreso la reattività e la precisione, davvero di un altro livello rispetto a quei sensori che erano integrati qualche anno fai nei portatili (e che adesso son scomparsi) con cui spesso ci litigavi perché non prendeva mai l’impronta per bene.
Possiamo associare più impronte al sensore: tutte le dita di una mano o dita anche di altre persone (i nostri genitori, nostra moglie, i nostri figli, ecc) e per sicurezza sarà sempre impostata una password, nel caso il sensore dovesse far cilecca (cosa davvero ma davvero rarissima) o danneggiarsi.
Oltre a sbloccare al volo il nostro telefono, il Touch ID viene utilizzato anche per gli acquisti sui vari store di Apple. Per adesso le funzioni di questo sensore si limitano a questo ma pare che nel futuro (iOS 8 probabilmente) potremo personalizzarlo per avviare determinate applicazioni o funzionalità.
MULTIMEDIA
A livello sonoro l’iPhone 5S non cambia praticamente di una virgola rispetto al 5: abbiamo quasi gli stessi livelli di volume e l’audio ha una qualità molto molto simile. Cambia invece la fotocamera che viene migliorata con un sensore migliore e soprattutto con un doppio LED Flash per permettere scatti notturni migliori. I megapixel rimangono sempre gli stessi, cioè 8. L’obiettivo, come sul 5, è coperto da vetro zaffiro per evitare graffi.
Il sensore è di tipo BSI e permette anche la registrazione di video in Full HD a 1080p (30 fps); abbiamo anche la possibilità di filmare a rallentatore (a 120 fps) e scattare foto mentre filmiamo (e qui ci scappa un alleluia).
Disponiamo inoltre di una fotocamera frontale HD da 1.2 MP per ottime videochiamate (o selfie, vista la moda) con i nostri parenti.
Sia le foto che i video sono di primissima qualità: potrete vedere qualche esempio nella galleria che c’è qui sotto.
SOFTWARE
L’iPhone è anche innovativo sotto l’aspetto: infatti possiede iOS 7 (aggiornato alla versione 7.1) con una grafica totalmente rivisitata (addio allo skeumorfismo di Forstall) da Jonny Ive, nuove funzionalità e miglioramenti a funzioni già esistenti come per Siri.
BATTERIA
Se c’è qualcosa in cui Apple è davvero ma davvero indietro è la batteria: ormai tutte le società hanno superato il muro dei 2000 mAh e parecchie anche quello del 3000 mAh mentre per l’iPhone siamo ancora nell’ordine dei 1500 mAh! Il web pupula di guide in cui si parla di come prolungare la batteria del nostro iPhone ma la realtà è che dura davvero troppo poco. Apple punta molto sull’ottimizzare software con hardware in maniera tale che tutto venga sfruttato al 100% e che non ci siano sprechi inutili ma sinceramente questo 5S, come il predecessore, dura poco. In una giornata tipo, in cui viene usato il WiFi, la connessione dati, qualche gioco, navigazione internet, musica, WhatsApp, qualche telefonata e luminosità a metà arriviamo alle 16:30-17:00 staccandolo alle 08:00 del mattino. Massimo riusciamo a fare le 18. Vogliamo tanto bene all’iPhone ma sinceramente non è concepibile che dobbiamo portarci appresso il caricatore. Ovviamente basta stare un po’ più accorti e riusciremo ad arrivare alle alle 20 di sera ma quel tipo di giornata che vi ho descritto l’ho testata anche con il meno famoso Wiko Iggy che possiede uno schermo più grande e un processore dual core ma soli 1600 mAh e sono arrivato a mezzanotte con il 34% di batteria, staccandolo sempre alle 08:00. Ad onor del vero, ho utilizzato di più il Wiko dell’iPhone. Cosa ne deduciamo da ciò? Che anche sull’aspetto dell’ottimizzazione Apple ha fatto un po’ cilecca questa volta non garantendo un’autonomia adeguata.
GALLERIA
CONCLUSIONI
Cosa dire su questo iPhone 5S? Probabilmente che è l’iPhone della svolta sotto l’aspetto delle innovazioni: processore A7 a 64 Bit, co-processore e Touch ID sono delle ottime basi su cui Apple si baserà in futuro. Vedremo se saranno sfruttate a dovere. Come ogni telefono che si rispetti però anche questo 5S ha dei difetti e due di questi sono davvero grandi: il primo, forse quello più importante, è il prezzo spropositato. Parliamo di circa 700 euro o più per uno smartphone che sotto alcuni punti di vista è anche obsoleto; il secondo, che è comunque grave, è la batteria. Dura davvero poco e non ce ne capacitiamo che un telefono pagato 7 volte di meno duri di più. Un terzo difetto, che poi tanto difetto non è, è la colorazione Oro Champagne: a tanti non è piaciuta mentre a qualcuno l’idea ha affascinato. Nonostante le critiche pesanti che Apple riguardo questa colorazione, c’è da dire che ha lanciato una moda perché la concorrenza è corsa subito ai ripari (vedasi Samsung Galaxy S5). Infine lo schermo: troppo piccolo per gli standard ormai attuali.
Da questo iPhone ho capito una cosa: che se Apple spingesse un po’ sull’acceleratore potrebbe davvero spaventare la concorrenza come accadeva un tempo quando alla guida c’era Jobs. Ora invece sembra quasi che vada col freno a mano tirato e non si capisce perché: Google e company godono a riguardo.
Personalmente non vi consiglio l’acquisto di questo telefono: ha delle bellissime novità con cui si può vivere anche senza e puntare su altro risparmiando anche parecchi soldi; se invece siete patiti della mela morsicata e/o non volete rovinare il vostro ecosistema Apple (iPad, Mac, Apple TV, ecc) quest’iPhone fa per voi. Ve lo dico da ex utente Apple: costa davvero troppo per quello che offre e fidatevi che si vive anche senza il Touch ID (anche se lo reputo davvero una cosa degna di nota) e la batteria non è affatto delle migliori.