Oggi vi parleremo di un device un po’ particolare; è un phablet dato il display da 5″ ma, a differenza dei suoi simili, è da considerarsi quasi una console portatile grazie alla presenza di controlli fisici integrati; vi vogliamo parlare dell’ iReadyGo Much G2.
Il device viene importato in Europa da OpenYourEyes, il quale ha provveduto personalmente allo sviluppo di un firmware che ne permettesse l’utilizzo in occidente.
Unboxing e confezione
La confezione dell’ iReadyGo Much G2 si presenta in un formato piuttosto standard per questo tipo di dispositivi, ovvero con cartone esterno che copre la scatola principale in cartone spesso, riportante sul retro alcune caratteristiche salienti come il led di notifica (di cui parleremo in seguito) ed informazioni riguardanti il display, la batteria ed altre specifiche.
Aperta la confezione ci troveremo davanti, come da tradizione, il telefono in tutta la sua imponenza, protetto da una busta apribile facilmente.
Tolto il device e sollevata la parte superiore della confezione, troveremo il resto del bundle comprendente un carica batteria, un cavo USB/microUSB, un manuale rapido d’uso ed un comodo fodero in microfibra.
Il packaging è quindi ottimo, provvedendo ad un ottima protezione del phablet durante il trasporto ed includendo il minimo indispensabile per mettere in funzione il device, con il plus del fodero incluso e perfino di una pellicola trasparente pre-applicata sul dispositivo, quest’ultima la ciliegina sulla torta.
Primo incontro col phablet
Iniziamo a parlare del Much G2; il device, come già detto, è un phablet dato le dimensioni del display IPS di ben 5 polllici a 1280×720 pixel e si presenta a noi con una scocca nera in metallo sul frontale e in plastica sul retro, con intarsi in plastica di colore verde; una scelta di colori che sicuramente sarà amore o odio a prima vista.
Una delle prime cose che saltano all’occhio di questo dispositivo sono i tasti fisici presenti sul frontale; questi consisteranno in un joystick e 6 pulsanti, un numero sufficiente per la maggior parte dei giochi mobile, per il resto c’è il classico touchscreen. Questo phablet è infatti indicato ad un utenza in cerca di un dispositivo che non funga solo da telefono da usare quotidianamente, ma anche a chi è solito divertirsi in mobilità con i propri titoli preferiti. Oltre ai sei tasti programmabili ed al joystick digitale/analogico, sul frontale troviamo la cuffia per le telefonate, una fotocamera da 2 MP e i sensori di luce e di prossimità.
Presenti sul bordo minore superiore il tasto di accensione (impossibile da raggiungere impugnando il device con una sola mano) e il jack 3,5mm da 3 poli; su di un lato, il classico bilancere del volume (questa volta facile da usare), affiacato dal connettore microUSB.
Sul retro si nota subito la scocca rimovibile in plastica con i bordi anti scivolo, la fotocamera da 8 MP con flash led (non sporgente ma facile da sporcare con le dita impugnando in portrait il device) e ben due speaker disposti agli angoli estremi del device.
Rimuovendo il coperchio, ci ritroveremo davanti l’immensa batteria da 4200 mah (inizialmente racchiusa in una busta protettiva), i due slot per le SIM “standard” (solo una con supporto anche al WCDMA) e lo slot per inserire schede micro SD fino a 64 GB. Simpatica l’idea di includere anche un aggancio per un laccetto da polso, molto utile su device di questa tipologia.
Parlando di peso e dimensioni, l’ iReadyGo Much G2 non è di certo il più compatto dei dispositivi. Il peso è di ben 256 grammi con batteria inclusa, il che lo rende uno degli smarphone più pesanti in circolazione.
Anche le dimensioni non sono da meno, registrando misure di ben 167x74x11 mm, paragonabili a quelle di una console Sony PSP-2000, ma di circa la metà più sottile.
Dimensioni e peso sono giustificate dalla tipologia del device. I controlli fisici dedicati al gioco, per essere ospitati, hanno costretto ad allungare i bordi minori di circa 1,5 cm ciasciuno, rendendo il phablet uno dei più lunghi in circolazione. Il peso è dato dalla scocca superiore in metallo e dall’immenso display, a cui si aggiunge l’ottima qualità costruttiva generale del dispositivo, sopratutto per quanto riguarda gli assemblaggi, il che da un ottimo senso di solidità in mano. Non è quindi il più maneggevole dei device, sopratutto se usato con una sola mano, ma è ben fatto.
Hardware
Passiamo ora ad esaminare l’interno di iReadyGo Much G2. Il device è stato pensato per garantire buone prestazioni con gli attuali giochi per Android ma, allo stesso tempo, iReadyGo voleva esser certa di offrire un autonomia senza eguali.
Ecco le dotazioni hardware dello smartphone, consultabile anche attraverso la nostra sezione schede tecniche:
- Display 5 pollici 1280 x 720 IPS con touch screen capacitivo e MultiTouch
- SoC Mediatek MTK6589 Cortex-A7 Quad-Core a 1.2 GHz + GPU PowerVR 544mp2
- RAM 1 GB
- Storage 16 GB (14,65 GB a disposizione dell’utente)
- Slot MicroSD con supporto fino a 64 GB
- BATTERIA 4200 mah
- Fotocamera frontale 2.0 MP
- Fotocamera posteriore 8.0 MP + Flash LED
- Slot Dual Sim (WCDMA/HSDPA+ solo slot 1)
- Wi-Fi 802.11 b/g/n (150 mbits max)
- Modulo GPS + A-GPS
- Modulo Bluetooth 4.0
- Sensori: accelerometro, giroscopio, bussola, prossimità e luce
- Jack 3,5″ 3 poli
- Connettore microUSB
- Joystick digitale/analogico
- 6 tasti programmabili (uno con led rgb incorporato)
Specifiche di tutto rispetto e complete quindi, tra le quali spiccano il display IPS da 5 pollici dai colori brillanti e definiti, la possibilità di usare due SIM standard, la memoria nand “utilizzabile” di ben 14,65 GB e la batteria generosa da 4200 mah.
La scelta del Soc Mediatek MTK6589 è azzeccata, dato che è rinomato per consumare molto poco grazie all’ottima gestione dei già parchi core Cortex A7 e alla presenza di una GPU prestante per la categoria, la PowerVR 544MP2, per altro con un altissimo grado di compatibilità con il software.
Completano il tutto la presenza di sensori di luminosità, prossimità, accelerometro, giroscopio, bussola magnetica e moduli Wi-Fi N, GPS (A-GPS) e Bluetooth che sono oramai lo standard “di serie” degli smarpthone moderni.
Software
Il software utilizzato su iReadyGo Much G2 è basato su Android nella comunissima versione 4.2.2. In generale il sistema si presenta, a primo acchitto, come una versione piuttosto standard di Jelly Bean, con tutti i pregi e difetti di quest’ultimo; in realtà vi sono tante piccole personalizzazioni qua e la che permettono di sfruttare le caratteristiche salienti del dispositivo.
Alla prima accensione del dispositivo verremo guidati ad un tutorial di base (consultabile anche successivamente), questo da le prime informazioni riguardo le funzioni base del dispositivo ed anche dei tasti fisici. Le informazioni date sono molto basilari, informando per lo più sulla presenza delle funzioni che su come utilizzarle.
Arrivati al desktop salta all’occhio il cambio di launcher; quello standard di JB è stato sostituito da uno “iphone-like”, il quale consiste in desktop multipli (da poter aggiungere e rimuovere a piacere) riportante tutte le applicazioni installate (unificando quindi i classici drawer ed app-launcher). Tutte le funzioni base come cambio sfondo, raggruppamento in cartelle, aggiunta widget e operazioni (spostamento, informazioni, disinstallazione) su widget e applicazioni via long-press, sono presenti.
Esteticamente le icone non ci hanno fatto impazzire, sono quadrate con angoli stondati e, nel caso delle applicazioni integrate standard, in colori piuttosto vistosi (ciano, sabbia, viola, rosa, verde, azzurro). A tutto questo si aggiunge uno scrolling non fluidissimo (colpa del launcher non del sistema o dell’hardware) e un bug fastidioso, ovvero la sparizione di un applicazione che avviene casualmente, sempre sulla home e sulla prima riga, costringendo, per farla tornare, a cancellare le impostazioni del launcher da gestione applicazioni, vanificando quindi ogni sorta di personalizzazione; ci chiediamo come mai abbiano preferito eliminare il launcher AOSP a favore di questo non ancora pronto per il rilascio.
Anche quello che comunemente viene definito “task manager” è stato modificato; richiamabile tenendo premuto il tasto home, questo non è più a tutto schermo bensì occupa solo la parte bassa di esso e mostra esclusivamente le icone. Da qui è possibile chiudere o richiamare le applicazioni in background e, volendo, anche chiuderle tutte attraverso un bottone dedicato. Da notare che la chiusura delle applicazioni è piuttosto aggressiva, infatti se si chiude un applicazione che solitamente ha anche un servizio/demone per ricevere notifiche (ad esempio Hangouts o WhatsApp) anche il servizio verrà terminato, impedendo di fatto la ricezione delle notifiche push.
Dal gestore dei task è possibile controllare le applicazioni che spawnano un processo all’avvio, permettendo o meno il loro auto avvio, una funzione questa molto utile nel caso sia necessario impedire l’avvio di applicazioni poco usate o che occupano inutilmente risorse.
Una personalizzazione “essenziale” e, diciamolo subito, ben sviluppata, intuitiva e funzionale, riguarda la gestione delle due schede SIM e delle relative applicazioni. Nelle impostazioni è stata aggiunta la voce Gestore SIM, da qui è possibile attivare e disattivare le schede, permettere o meno il roaming, decidere se scegliere sul momento o impostare di default una delle due schede per le telefonate, i messaggi ed anche la connessione dati ed il tutto separatamente. Da tenere bene a mente che solo la SIM 1 avrà accesso alla connessione dati WCDMA/HSDPA+ e che la SIM 2 sarà limitata alle reti GSM e ai dati GPRS ed EDGE.
Come dicevamo anche le applicazioni che fanno riferimento alla telefonia sono state modificate; la rubrica (Persone) è basata su quella standard di Android e, nel caso vi siano numeri registrati sulle SIM, indica su quali delle due questi sono situati. Il dialer, ancora una volta, è quello Android standard e permette di selezionare con quale sim effettuare la chiamata, medesima cosa anche per l’applicazione di messaggistica, il quale visualizza su che scheda il messaggio è stato recapitato e fa scegliere con quale SIM inviare un sms o mms.
In uno dei tasti fisici, il quale funge sia da tasto di gioco (se configurato) che da tasto Home, è presente un led RGB per le notifiche. Questo non funzionerà a meno che non verrà utilizzato il software dedicato, chiamato BreathingLightDIY. Attraverso il software preinstallato sarà possibile gestire quali applicazioni dovranno far uso del led e con quali colori.
Oltre a poter scegliere se usare un solo colore oppure un bellissimo effetto “cangiante”, viene data la possibilità di creare un effetto a intermittenza personalizzabile nella velocità e nel colore. Nota negativa del led è che, con il phablet in standby, la notifica luminosa durerà pochi secondi, scelta questa del produttore per limitare il consumo di batteria; a nostro giudizio avrebbero dovuto inserire la possibilità di scegliere se e quanto continuare la notifica led poiché, secondo il nostro parere, durando pochi secondi la notifica led è pressoché inutile.
Arrivati a questo punto voi vi direte: -Che fine hanno fatto i tasti fisici? Come si configurano?- Bene, eccovi serviti! In totale avremo a disposizione 6 tasti ed uno stick analogico ed avremo due diversi metodi per utilizzarli nei nostri giochi.
Il primo sistema si baserà su di un binding diretto dei tasti attraverso il software KeyDIY, il quale permetterà di scegliere “per applicazione” a quale tasto di gamepad, tastiera o addirittura mouse, dovrà corrispondere ogni pulsante. Questa funzione è la più adatta per l’utilizzo con gli emulatori e con i giochi che supportano i gampad, di contro però lo stick analogico funzionerà come un PAD digitale ad 8 direzioni.
Il secondo metodo si basa su di un binding eseguito direttamente nel gioco, simulando il tocco su schermo; per avviare tale funzione bisognerà premere un’ icona in quattro colori, la quale apparirà ogni qual volta un’ applicazione viene eseguita in portrait e sarà inoltre trascinabile a piacere in qualunque punto dello schermo. Avviato il software in questione, vi darà dei binding predefiniti (spesso in più varianti) se l’applicazione eseguita è presente nel database; nel caso invece vogliate personalizzare o manchino le impostazioni predefinite, basterà premere su custom e trascinare le varie icone. corrispondenti ai tasti fisici e al joystick, sui punti desiderati. In questo caso il joystick funzionerà in modalità totalmente analogica e sarà possibile regolare l’area di utilizzo per sfruttare al meglio lo stick analogico touch. In questa modalità non sarà possibile fare il binding dei tasti SinglePoint e ThreePoint ma, volendo, è possibile sfruttare anche KeyDIY in parallelo, ad esempio usando un binding fisico per i tasti e quello via simulazion touch per sfruttare lo stick in modalità analogica.
Molto simpatica ed anche utile la possibilità di creare due tasti di avvio rapido per le applicazioni; questo avviene sfruttando i tasti SinglePoint e ThreePoint e, per richiamare il software di personalizzazione, basterà tenere premuto il tasto interessato, permettendo di scegliere l’applicazione da avviare oppure utilizzarlo come tasto di navigazione (indietro, home, menù), o disabilitarlo del tutto.
Ultima funzione aggiunta degna di nota, è la possibilità di richiamare i tasti di navigazione touch (indietro, home e menù) effettuando un semplice swipe partendo dal bordo minore ed inferiore del dispositivo. Questa funzione è utile in particolar modo quando i pulsanti fisici sono occupati dal binding e quindi durante le sessioni di gioco; un’ ottima aggiunta!
Molto gradito il root “di serie” ed il root manager (basato su SuperUser) integrato nel sistema; evita tutte le noie derivanti dal root aftermarket del dispositivo.
Impressioni nell’uso quotidiano
Per valutarne ogni aspetto nell’utilizzo “reale”, ho usato l’ iReadyGo Much G2 come mio unico device quotidianamente e per poco più di una settimana; in questo maniera ho potuto valutarne l’effettiva versalità d’uso, dall’utilizzo puramente telefonico, come smartphone a tutto tondo e come device gaming.
Telefonia e resa audio
Il Much G2 è funzionale come telefono cellulare? Certo che si! Oltre alle ottime funzioni di gestione SIM di cui abbiamo già parlato, la telefonia è di ottima qualità, infatti il sensore di prossimità funziona correttamente, il microfono acquisisce chiaramente la nostra voce, la ricezione in entrambi i moduli radio è buona (migliore di altri dual SIM in circolazione) e l’audio in cuffia (quella del telefono) produce un suono cristallino e a volume elevato, tanto da sentirsi anche a distanza se regolato ai valori massimi. Di contro, la posizione decentrata sul lato sinistro dello speaker, rende leggermente più comodo impugnare il telefono con la mano destra, ma si tratta di un difetto più che trascurabile.
Anche in vivavoce l’audio è buono: i due altoparlanti emettono il suono ad un volume molto elevato, anche se ai livelli più alti potrebbero distorcere leggermente il suono e il microfono non amplifica di molto la nostra voce.
Parlando puramente di resa sonora “complessiva”, abbiamo già detto i due speaker offrono un volume elevato anche se con piccole distorsioni ai livelli massimi; il posizionamento degli altoparlanti è buono anche se è facile coprirli usando il phablet in portrait. Ottima la stereofonia grazie alla distanza tra i due speaker.
L’audio negli auricolari è nella media, supporta le cuffie 3 poli standard (supportando quindi il microfono esterno) e restituisce un audio pulito e con volume elevato al punto giusto; nulla di particolare da segnalare.
Multimedialità
Manca un uscita video “fisica” (composita, HDMI o MHL) il che potrebbe non piacere a molti ma, grazie all’ampio, definito e luminoso display e all’audio di qualità, la visione dei nostri video (anche 1080p) e l’ascolto musicale non ha nulla a che invidiare con smartphone ben più costosi.
E’ presente la funzione di screen mirroring attraverso il Wi-Fi appoggiandosi sul protocollo miracast; utile ma, data la latenza di trasmissione tipica di questi sistemi, adatta solo a foto, video e presentazioni.
Reattività del sistema e connessione dati
Come quasi tutti i device basati su SoC Mediatek di recente fattura, anche il Much G2 stupisce per reattività del sistema, in particolare se si considera la velocità nel browsing utilizzando il famigerato browser Google Chrome; sembra quasi di utilizzare un device di tutt’altra categoria.
Il modulo Wi-Fi supporta l’oramai diffusissimo protocollo “N”, il che garantisce basse latenze e velocità fino a 150mbits verso gli access point. Il modulo radio con supporto dati HSDPA+ (presente solo su SIM1) riceve bene il segnale e garantisce prestazioni in linea con i device di fascia media e superiore; nota a sfavore invece lo switch tra il 2G ed il 3G che non sempre avviene celermente e, alle volte, ha costretto a forzare via software il 3G, il quale non veniva recuperato in tempi brevi rientrando nelle zone con ricezione HSDPA+.
Il device monta un modulo GPS/A-GPS come molti suoi simili. Il fix dei satelliti avviene abbastanza velocemente e con buona precisione anche in movimento; non vi è stato alcun problema nell’utilizzo come navigatore satellitare ma è da segnalare la necessità di calibrare la bussola magnetica, dato che questa restituisce un puntamento sfalsato di qualche grado.
Il bluetooth
Una piccola nota la merità la connettività bluetooth; non vi è stato alcun problema nella connessione tra device, con il pc o auricolari, ma è da tener nota che tutti i dispositivi con SoC Mediatek mal digeriscono le periferiche HID collegate via radio, in particolare i gamepad bluetooth. Abbiamo provato a collegare il gamepad ìpega PG-9025 senza successo dato che, anche a pairing avvenuto, è risultato impossibile utilizzarlo; questo non esclude che con futuri update del firmware o attraverso l’utilizzo di software di terze parti, sia possibile risolvere questo inconveniente.
Fotocamere
Immancabili su ogni dispositivo mobile che si rispetti, le fotocamere, posteriore da 8MP e frontale da 2MP, sono presenti anche sul G2.
Il software della fotocamera è basato su quello Android stock ma con una UI modificata; le impostazioni di base per la gestione dello scatto ci sono tutte, così come quelle feature in più come la modalità panorama, bellezza e HDR o simpatici filtri per le nostre foto e video. E’ possibile anche scattare foto a ripetizione semplicemente tenendo premuto il pulsante di scatto, mentre la messa a fuoco è regolabile col tocco sul punto desiderato.
Le foto restituite dalla fotocamera posteriore (senza l’uso di flash), sono di buona fattura in condizioni di luce normale o all’aperto e restituiscono foto abbastanza definite e dotate di colori brillanti, anche nel caso in cui si usi lo zoom digitale; la stessa cosa non si può dire delle foto in condizioni di luce precaria o col flash, che da foto molto rumorose o con colori un pò sotto tono. Le foto a distanza ravvicinata (pochi centimetri) non sono il massimo, poiché la fotocamera non è adatta alle macro molto ristrette. Ecco una galleria di foto scattate in diverse condizioni di luce e differenti scene:
La fotocamera posteriore è in grado di girare ottimi video a ben 1080P a 30 FPS con codec MP4, container 3GP, audio AAC e ad un elevato bitrate di circa 23,5mbits (nel caso del nostro stress test). I filmati sono fluidissimi, messi bene a fuoco e sufficientemente definiti. Per mettere “sotto stress” la registrazione video, è stata effettuata una registrazione durante un viaggio in auto e, anche in questa difficile situazione, non vi è stato alcun problema. Ecco a voi il video, tenete conto che è su YouTube e quindi è stato oggetto di recodifica ad un bitrate minore che ne pregiudica la qualità:
La fotocamera anteriore trova la sua utilità nelle chat video, fornisce video relativamente buoni alla risoluzione di 720P e non ha avuto problemi ad interfacciarsi con il software di video chiamata provato. Può ovviamente scattare anche foto alla bassa risoluzione di 2MP che tutto sommato rendono bene considerato il sensore utilizzato.
Gaming ed emulazione
Passiamo ora al target principale d’uso: il gaming. Nella sezione hardware avevamo già citato alla presenza della GPU PowerVR 544 MP2 (usata anche su iPhone 4S), una GPU di tutto rispetto e adatta all’esecuzione dei giochi Android odierni. La bontà dei driver di questa GPU rende l’ iReadyGo Much G2 compatibile con un gran numero di titoli disponibili sul Play Store e ne permette un adeguata esecuzione con prestazioni adeguate e più che giocabili; molto dipende dal titolo, ad esempio Dead Trigger 2 gira fluidissimo con dettagli su High, mentre Asphalt 8 aveva qualche piccolo singhiozzamento (tipici di tanti giochi Gameloft anche con device blasonati) ed il dettaglio è stato limitato alla più che godibile impostazione media.
Accelerometro e giroscopio non anno avuto problemi con i titoli provati (sopratutto racing game), fornendo un’ adeguata precisione e reattività.
Tutti gli emulatori provati hanno funzionato senza alcun problema ed hanno consentito l’uso dei tasti fisici integrati. Sono stati provati emulatori come Retroarch e tutta la serie .emu di Robert Broglia con successo. Come previsto il limitato numero di controlli fisici a disposizione, ha costretto a ripiegare a quelli touch per alcuni tasti.
Da segnalare che, a differenza di molti device di pari prestazioni, il Much G2 scalda veramente poco durante le sessioni di gioco, anche se con titoli molto esigenti e per periodi prolungati.
Autonomia
Veramente immensa l’autonomia, si può quasi dimenticare che il phablet necessiti di essere ricaricato. Grazie all’ottima gestione di core e frequenze e alla batteria da 4200mah, nell’uso medio (standby, qualche istant messaging, browsing web saltuario, un paio di telefonate, scatti fotografici, pochi minuti di gioco) con connettività 3G attiva, il dispositivo è in grado di toccare tranquillamente le due giornate di utilizzo. Nell’uso intenso (oltre ai già citati utilizzi si aggiungono visualizzazione prolungata di video e sessioni gaming), lo smartphone garantisce senza problemi autonomia da mattina fino a sera.
Test e Benchmark
Se le nostre considerazioni non vi sono bastate, abbiamo effettuato qualche piccolo test e qualche benchmark in onore della completezza e con risultati marginalmente superiori di alcuni device con hardware, sulla carta, migliore.
Epic Citadel
Antutu
CF-Bench
Multi-Touch Test
Z-Device (GPS)
Conclusioni
Che cosa dire dell’ iReadyGo Much G2 … Ci ha soddisfatto! Le prestazioni sono in linea con i migliori device con SoC Mediatek MTK6589, affiancando prestazionalmente (più o meno) device come il Samsung Galaxy S3, il lato telefonico è ottimo, buonissima la multimedialità e discrete le fotocamere.
Discreti i materiali e ottima la qualità costruttiva che, anche utilizzando materiali poco pregiati, restituisce un device solidissimo e senza alcun scricchiolio della scocca. I controlli fisici, seppur pochi, si sono rivelati validi ed utili per la maggior parte dei giochi Android, un po’ meno negli emulatori a causa del loro numero limitato. Note negative peso e dimensioni che ne pregiudicano la maneggevolezza, sopratutto con una mano, e quei bug software qua e la, sopratutto riguardo il launcher, che possono dare qualche noia, lasciando la loro risoluzione ad un futuro update del firmware. Un device a tutto tondo e che può restituire qualche soddisfazione a chi cerca un device tutto fare, dalle prestazioni adeguate e da un’ autonomia degna di nota.
iReadyGo Much G2 è disponibile presso lo shop OpenYourEyes al prezzo di 240€ + spedizione, IVA inclusa.