Dite la verità, stavate aspettando questa recensione da un po’ di tempo, ma finalmente è arrivato il momento di mostrarvi in tutto il suo “splendore” quello che i cinesi chiamano “The Flagship Killer”, stiamo infatti parlando del OnePlus One.
Le vicessitudini per avere questo device sono veramente enormi, e le opzioni sono solo attendere un invito per il sito ufficiale e quindi per la versione internazionale oppure affidarsi ad importatori esterni con la versione cinese (che abbiamo noi), la differenza è veramente minima e per noi italiani non vi sono problemi di rete, ma ne parleremo a tempo debito.
Andiamo quindi a scoprire il top di gamma ad un prezzo di fascia media!
Recensione scritta in collaborazione con Domenico Majorana
Confezione
Pur non eccellendo in fatto di quantità di accessori la confezione del OnePlus One è una delle migliori viste finora, un po’ per la presentazione estetica ed un po’ per la solidità del cartone utilizzato per l’imballaggio. Troveremo quindi due scatole, una principale che contiene il terminale assieme al cavo USB-microUSB per ricarica e connessione al PC e la graffetta per rimuovere il vano microSIM, mentre la seconda ospita solamente il caricabatterie da muro (in standard cinese per noi, ma europeo sulla versione internazionale).
Quello che colpisce è sicuramente la qualità dei vari accessori, a partire dal cavetto piatto di colore rosso e che include un laccetto in gomma per richiuderlo su se stesso, fino alla clip per la SIM contenuta in un guscio di gomma morbida rossa e che possiamo agganciare alle nostre chiavi di casa molto comodamente.
Design ed Ergonomia
Come già accennato nella nostra recensione dell’Oppo Find 7A, questo OnePlus One è letteralmente suo fratello sia per la parte hardware che l’estetica ed il design, cambiando però in alcuni accorgimenti. Le differenze principali risiedono nella cornice in magnesio a vista sul OnePlus, oltre che un diverso posizionamento degli altoparlanti stereo ed una cover posteriore totalmente diversa sia come fattura che come assemblaggio, ma procediamo con ordine.
Con le sue dimensioni di ben 75.9 x 152.9 x 8.9 mm di sicuro si attesta fra i device più grandi sul mercato, in linea con le dimensioni del Galaxy Note 3 per intenderci, mentre il suo peso di “soli” 160 g varia dall’Oppo grazie alla struttura interna in magnesio più leggera e resistente.
Sul frontale ci aspetta il grande display da 5.5″ FullHD di tipo LCD IPS che analizzeremo in seguito, coperto da un Gorilla Glass 3 piuttosto riflettente che non ci aiuterà nelle giornate più soleggiate nonostante la luminosità sia ottima, troviamo inoltre i 3 tasti softouch menu, home e back retroilluminati di blu in modo molto tenue e quasi invisibili alla luce del sole. Per concludere il frontale troviamo la capsula auricolare con i sensori di luminosità e prossimità, la fotocamera anteriore da ben 5 Mpixel per selfie di alta qualità ed un piccolo LED di notifica RGB.
Il posteriore contiene la fotocamera da 13 Mpixel con doppio flash LED, il secondo microfono per la soppressione dei rumori ed ovviamente il logo OnePlus in mezzo alla back cover. Una curiosità su questa cover è la sua possibilità di essere rimossa e sostituita con diverse altre che verranno commercializzate in vari materiali e trame, ovvero le StyleSwap Covers, però la sua rimozione è estremamente difficoltosa grazie agli assemblaggi perfetti al millimetro (rischieremo di rovinarla da quanto è difficile rimuoverla, come è successo a noi).
Nei lati troviamo a sinistra il bilanciere del volume, a destra il tasto di blocco/sblocco del device, superiormente il terzo microfono per l’audio stereo assieme al jack da 3.5 mm per le cuffie mentre inferiormente il connettore microUSB, la coppia di speaker stereo di ottima fattura ed il microfono principale per le chiamate.
Hardware
Fin da prima della presentazione si sapeva che il OnePlus One sarebbe stato un vero top di gamma in fatto di specifiche hardware, e così è stato. Lo smartphone cinese ci propone infatti una piattaforma SoC Qualcomm Snapdragon 801 AC v3 Quad Core a 2.5Ghz assieme alla oramai famosa GPU Adreno 330 e a ben 3GB di RAM LPDDR3, che permettono di ottenere prestazioni al top del settore senza compromessi nemmeno in fatto di multitasking.
Durante l’utilizzo del OnePlus One scordatevi la parola “lag” poichè non vi sarà modo di averne nemmeno sotto grossi carichi di lavoro, merito anche del software estremamente leggero e Vanilla. Per completare le specifiche troviamo il supporto completo al 4G LTE (nella versione Internazionale, TD-LTE per la cinese che funziona anche in Italia), WiFi a/b/g/n/ac dual-band, Bluetooth 4.0 LE, supporto Miracast, GPS con Glonass ed ovviamente NFC.
Ciò che dovrebbe essere una delle parti hardware migliori, il grande display da 5.5″ FullHD LTPS IPS con tecnologie DRAM e TOL (Touch-on-Lens), si rivela invece un amore-odio a causa di un difetto che la maggior parte dei device riporta ovvero la presenza di una banda “gialla” molto tenue nella parte infeiore, che noterete solo durante l’apertura e chiusura della tastiera, niente di estremamente fastidioso ma non è coperto da garanzia da parte di OnePlus. Per il resto la calibrazione generale è ottima, grazie al lavoro di François Simond (aka Supercurio) esperto di audio e video da anni che ha lavorato assieme al team Cyanogen per calibrare al meglio questo device.
Software
Il OnePlus One è il primo dispositivo ad essere messo in commercio con a bordo la CyanogenMod 11S che possiamo definire una sorta di versione commerciale della più comune CyanogenMod 11. A differenza di quest’ultima troviamo delle gesture a schermo spento, le GApps preinstallate, un’app dal nome AudioFX per la gestione dell’equalizzazione dell’audio, una lockscreen “esclusiva” ed un’applicazione fotocamera diversa da quella AOSP.
A differenza della CyanogenMod 11, la CyanogenMod 11S è ancora basata su Android 4.4.2 (data attuale: 02/08/2014) ma un aggiornamento è previsto per questa settimana o quella a venire. Gli aggiornamenti non sono frequentissimi ma quasi mensili e questo comporta un maggior tempo di convinvenza coi bug di cui il OnePlus One non è affatto esente.
Nel complesso il team Cyanogen non si smentisce e ha dotato questo nuovo device di un software stabile, dall’ottimo supporto e dalle prestazioni generali a dir poco impeccabili. Come sempre l’interfaccia è quella Vanilla, esattamente come sui Nexus, a supporto per gli amanti delle personalizzazioni grafiche arriva Theme Chooser che in questa nuova versione permette la personalizzazione del dispositivo in tutti i suoi aspetti: icone, sfondi, sfondi della lockscreen, caratteri e animazione d’avvio.
Altra chicca presente è un tool per la calibrazione dei colori dello schermo accessibile direttamente dalle impostazioni all’interno della voce relativa al display.
P.S.: la versione internazionale del device monta la CM11S ma in quella cinese troveremo la Color OS di Oppo e da poco è stata rilasciata anche la MIUI V5. In futuro arriverà anche la FlyMe da parte di Meizu.
Multimedia
Il comparto multimediale del OnePlus non delude e per gli amanti dell’audio le casse stereo della JBL saranno una vera e propria sorpresa. A condire il tutto arriva AudioFX che vi permetterà di impostare un equalizzatore personalizzato o potrete sceglierne uno tra quelli preimpostati per una migliore resa del suono sia in cuffia che attraverso gli altoparlanti. Tuttavia anche con i parametri di default potrete notare l’elevata qualità sonora che garantisce bassi e medi ben befiniti ed un volume molto alto.
Una piccola nota è da assegnare alla capsula auricolare, uno degli elementi più criticati del OnePlus One. E’ vero che l’audio risulta un po’ basso se comparato con quello di altri terminali ma non eccessivamente e non con risultati catastrofici come si legge sul web. L’audio è chiaro ed il suo volume verrà aumentato con un aggiornamento software da parte del team Cyanogen.
Passando al comparto fotografico qualche problemino non manca, la fotocamera anteriore vi regalerà bei selfie ma quella posteriore da 13 Megapixel potrebbe rendere molto di più a causa di un problema software dell’applicazione Fotocamera di Cyanogen che non eccelle nella calibrazione dei bianchi e della luminosità. Abbiamo testato la Google Camera e non sembra riscontrare problemi di sorta, le foto saranno nettamente più luminose e, almeno per il momento, ne consigliamo l’utilizzo.
Nonostante tutto la fotocamera posteriore permette la registrazione di ottimi video in 4K DCI e 4K UHD. Il secondo microfono per la soppressione dei rumori nel complesso svolge un ottimo lavoro e con un piccolo accorgimento per la rimozione del rumore via software si possono ottenere risultati davvero impressionanti.
Autonomia
Inizialmente eravamo abbastanza scettici sull’autonomia di questo OnePlus One poiché i pochi fortunati che hanno avuto modo di testarlo in anteprima non erano rimasti particolarmente colpiti. Dopo qualche giorno di utilizzo invece l’autonomia ci ha davvero impressionati, questo è il primo smartphone che mi permette di arrivare a sera senza alcun problema, la batteria da 3100 mAh grazie anche all’estrema ottimizzazione software vi garantirà almeno 5h di schermo attivo anche con connessione 3G.
Durante l’utilizzo quotidiano il consumo della batteria risulta un po’ migliore rispetto alla media ed in standby o in modalità aereo sarà irrisorio. Con un utilizzo medio fatto di navigazione web, qualche minuto di gioco, di chiamate ecc, il OnePlus One non vi deluderà affatto.
Questo è un esempio di durata della batteria con utilizzo prettamente in WiFi, con connessione mobile o esigenze diverse i risultati potrebbero subire variazioni:
Prezzo
Il prezzo è assolutamente competitivo se acquistato in via ufficiale tramite invito: 269€ per la versione da 16GB e 299€ per la versione da 64GB.
Per quanto riguarda i costi di spedizione dovrete poi aggiungere circa 20€ per ottenere il costo totale, costo che difficilmente troverete per un dispositivo a pari qualità e specifiche tecniche, solo lo Xiaomi Mi4 rappresenterà una valida alternativa se il budget è ciò che ci interessa.
Conclusione
Il OnePlus One è stato presentato al mondo come il Flagship Killer, affermazione un po’ azzardata se consideriamo i problemi di cui il terminale ancora soffre e che per un dispositivo messo in commercio non dovrebbero esserci.
Forse possiamo considerarlo il Flagship Killer per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo ma dire che stiamo parlando del miglior smartphone in assoluto è assolutamente sbagliato.
Per circa 320€, spedizione inclusa, non si potrà pretendere però di meglio da un dispositivo che compete senza alcun problema con antagonisti come HTC One M8, LG G3 e Samsung Galaxy S5. Soldi davvero ben spesi.