Siamo arrivati alla terza opzione OEM riguardo la nuova GPU di casa NVIDIA, ovvero la GTX 960 che va a sostituire la GTX 760 Kepler portanto la nuova architettura Maxwell 2.0 con tutti i suoi vantaggi già visti in molte occasioni. In questo appuntamento testiamo una variante che mi ha sorpreso in tutti i suoi aspetti e che si è rivelata probabilmente quella più equilibrata tra qualità costruttiva e prestazioni generali, ovvero la Asus GTX 960 Strix OC Edition con dissipatore proprietario ed un design veramente interessante.
Se volete una introduzione alla architettura Maxwell 2.0 vi rimandiamo alla nostra review della GTX 970.
Confezionamento
Come in tutte le sue schede grafiche Asus porta un inscatolamento semplice e volto al risparmio ma dal look piuttosto professionale al suo interno. Oltre la scheda troviamo un adattatore DVI-VGA che può far comodo se utilizziamo ancora monitor vecchio stampo, uno sticker Strix per abbellire il nostro sistema e i soliti manualetti di istruzioni (assieme ai driver).
Design e Dissipazione
Partiamo col presupposto che questa è la terza GTX 960 che mi passa fra le mani ultimamente, quindi sono riuscito a saggiare in buona parte cosa può offrire il mercato su questa soluzione di GPU. Se da una scheda grafica di questo valore vi aspettate una qualità costruttiva al top, leggerezza e compattezza anche per l’inserimento in case ITX questa è la soluzione che fa per voi nel 90% dei casi.
La scheda si presenta con un PCB estremamente ridotto ma il dissipatore fa si che la lunghezza totale sia di 21.5 cm restando compatta e mantenendo una dissipazione di alto livello, denominata Strix e che viene utilizzata in varie versioni in base alla GPU da raffreddare. Su questa GTX 960 troviamo un corpo dissipante in alluminio con ben 4 heatpipe in rame a contatto diretto con il chip e 2 ventole superiori con tecnologia 0dB che le tiene ferme fino a 55-57 °C diventando di fatto passivo.
Sul posteriore troviamo il backplate Asus interamente in alluminio che permette un migliore raffreddamento del retroscheda, mentre le ventole sono contenute in una copertura in plastica che può sembrare cheap ma si rivela piuttosto solida e leggera allo stesso tempo (anche se avremmo preferito un po’ di metallo anche la). L’alimentazione è affidata ad un singolo connettore 6 pin come da reference design che include un LED ad indicare lo stato dell’alimentazione: bianco se il cavo è correttamente inserito, rosso se l’alimentazione è insufficiente o non collegata correttamente.
Il set di porte incluse è completa con 3 DIsplayPort 1.2 con supporto 4K e GSync, una HDMI 2.0 per il 4K ed una vecchia ma sempre utile DVI-I per monitor 2K 144Hz. Presente il singolo connettore SLI come su tutte le GTX 960.
GPU e Frequenze
Anche qua siamo davanti ad una NVIDIA GTX 960, basata sul chip GM206, fratello minore del 204 che si posiziona su fascia media e porta le varie novità già viste nell’architettura Maxwell 2.0.
Il chip contiene 1024 CUDA Cores con un core clock di 1253 Mhz che in Boost arriva fino a 1317 Mhz mantenendo prestazioni ottime e superiori alla maggior parte delle soluzioni custom sul mercato. La memoria integrata è di soli 2GB tipologia GDDR5 alla frequenza effettiva di ben 7200 Mhz ponendola al top del mercato come frequenza di default, il bus di memoria è inoltre di 128 bit me che viene sfruttato al massimo grazie alla compressione attuata dalla GPU con degli algoritmi avanzati ed efficienti. Come tutte le GTX 960 anche questa si pone come riferimento per gaming su Full HD, e perdendo prestazioni salendo di risoluzione.
Configurazione di Test
Anche in questa recensione utilizziamo un sistema di fascia media così da avere misurazioni in linea con la maggior parte dei PC in circolazione e non solo con le top di gamma (ovviamente senza essere CPU limited):
CPU: Intel i5 2500k @ 4.4Ghz Watercooled
RAM: Corsair Dominator 2x4GB 1600Mhz CL9
Motherboard: Asus P8Z77-V Pro
Monitor: Philips 242G5DJEB 144Hz
Alimentazione: Antec HCP 1000W Platinum
Le temperature sono state misurate utilizzando CPUID HWMonitor assieme al tracking del massimo/minimo, mentre i test di overclock sono stati effettuati mediante l’utilizzo del programma proprietario Asus GPU Tweak. L’OS utilizzato è Windows 8.1 Pro 64bit mentre i driver risalgono alla versione 347.88 WHQL. Per i test in 2K e 4K è stata utilizzata la tecnologia DSR di NVIDIA con fattori 1.78x e 4.00x e smoothness del 20%, così da simulare al meglio la risoluzione elevata senza usare monitor appositi.
I Benchmark
I dati misurati sono comparati con altre soluzioni concorrenti, assieme all’indicazione di un teorico SLI di GTX 960 così da vedere come scala in prestazioni con multi-scheda.
Unigine Valley – Extreme HD
Un benchmark oramai famoso, sfruttato col preset Extreme HD che permette di testare in Full HD con tutte le feature possibili delle DX11 (Tessellation in primis) e di mettere sotto stress anche la memoria video con filtri piuttosto pesanti. Il comportamento è rimasto in linea con la soluzione Zotac ma tenendo un framerate massimo leggermente più basso.
Unigine Heaven – Extreme HD
Fratello minore ma non per pesantezza di Valley, abbiamo riprodotto lo stesso preset con risoluzione Full HD e AA 8x in modo da mantenere i valori in linea. Heaven inoltre punta molto sulla Tessellation, calcolo molto oneroso in fatto di pura GPU quindi meno dipendente dalla memoria in se. Anche qua confermiamo le prestazioni viste su Valley.
3DMark Firestrike
Il test oramai famoso di Futuremark, con il 3DMark Firestrike in modalità standard andiamo a provare carichi veramente intesivi sia sulla GPU a livello di memoria (texture) sia di calcolo floating point con la gestione della fisica avanzata. Il comportamento si conferma in linea con le soluzioni concorrenti (specialmente con la Zotac) come negli altri benchmark sintetici.
Batman Arkham City
Un gioco ben ottimizzato su hardware NVIDIA e che sfrutta PhysX, oltre che essere basato sull’Unreal Engine 3. Abbiamo utilizzando il benchmark integrato cambiando di volta in volta solo la risoluzione, ed utilizzando No AA, Tessellation Estrema e HBAO attivo. In FullHD le prestazioni sono eccellenti e tengono testa quasi alla GTX 970, superando di poco la GTX 960 di MSI.
Passando al 2K (2560×1440) il divario aumenta ma mantiene prestazioni in linea con la soluzione Zotac.
Identica storia su 4K UHD (3840×2160) che fa calare di molto gli FPS rendendolo quasi difficile da giocare.
The Evil Within
Abbiamo utilizzato la prima scena della Demo del gioco in questione, perfetta per un benchmark veloce e preciso. Per completezza integriamo i grafici del frametime e dell’andamento temporale, che fanno notare delle prestazioni egregie ma che non sono state assolutamente ottimizzate, motivo per cui abbiamo rimosso lo SLI dal grafico poichè ha risultato un valore identico alla singola scheda (mancante profilo SLI probabilmente). Il test è stato inoltre effettuato solo a Full HD per mantenerci in linea con i risultati già in nostro possesso precedentemente e per evitare glitch grafici.
Thief
Abbiamo testato Thief disattivando l’AA e mantenendo tutto il resto al massimo possibile, ovviamente utilizzando il benchmark integrato nel gioco. Ricordiamo inoltre che Thief è ottimizzato su hardware AMD e risulta piuttosto oneroso su GPU NVIDIA. In FullHD vediamo la Asus comportarsi meglio delle concorrenti, ovviamente lontane dalla 970.
Sul 2K il minimo pare tenere meglio delle concorrenti che invece crollano, mantenendosi ancora “giocabile”.
In 4K confermiamo le migliori performance rispetto alle concorrenti, ma il tutto cade troppo in basso.
GRID Autosport
Come ogni gioco di auto, anche GRID non grava moltissimo sulla GPU ma diventa più dipendente dalla CPU. Abbiamo comunque testato mantenendo tutte le opzioni grafiche al massimo e l’antialiasing al massimo. Le prestazioni in 1080p risultano ottime e sicuramente perfette per il gaming anche sulla propria TV.
Arrivando alla risoluzione 1440p il framerate si riduce notevolmente e cade dietro le concorrenti.
Per finire con la risoluzione 2160p dove si inverte il comportamento mantenendo una media superiore (seppur troppo bassa).
Total War: Rome 2
Test piuttosto interessante con TW:R2 che integra un benchmark automatizzato semplice ma efficace, e che stressa molto su calcolo multiplo gestendo molti soldati assieme. Come già visto il profilo SLI risulta inesistente su TW:R2 e le soluzioni più o meno si equivalgono in Full HD.
Aumentando a 1440p la Asus pare mantenere un massimo migliore, seppur il resto sia in linea.
Finendo col 2160p che vede il massimo sempre alto, ma il gioco diventa inutilizzabile.
Tomb Raider
Il benchmark del “nuovo” Tomb Raider sfrutta diverse tecnologie interessanti, specialmente il TressFX per il calcolo in tempo reale dei capelli dei personaggi (Lara in primis). Il benchmark è stato effettuato solo a Full HD poichè il gioco non pareva riconoscere le risoluzioni con il DSR. Le prestazioni paiono decisamente migliori sulla GTX 960 di Asus, senza un motivo ben preciso considerando la parità di hardware su cui è testata, un plus sicuramente da non sottovalutare.
Consumi e Temperature
Come la soluzione di Zotac, anche la Asus GTX 960 Strix ci propone una alimentazione con un solo connettore a 6 pin che pare più che adeguato all’assorbimento teorico di soli 120 W della GPU di NVIDIA ma che ovviamente sale a causa delle frequenze più elevate rispetto alle reference
Sul lato della dissipazione non posso che elogiare la soluzione DirectCU 2 di Asus, già vista su altre GPU ma riportata in versione ridotta su questa GTX 960, riesce a mantenere una temperatura di esercizio costante entro i 60 °C anche dopo lunghe sessioni di gioco e mantenere le ventole spente fino a circa 50 °C sulla GPU (merito delle 4 heatpipe). Definirei questo sistema di raffreddamento il più equilibrato tra quelli visti finora, restando passivo per la visione di film o giochi tranquilli e 2D mentre ottenendo temperature eccellenti in gaming anche intensivo grazie ad una gestione davvero ben fatta.
Overclocking
Ribadiamo anche in questa sezione che l’alimentazione della Asus GTX 960 Strix è affidata ad un singolo connettore 6 pin, che si rivela più che sufficiente anche nelle situazioni di overclock standard non oltre i limiti del BIOS di default. Il software proprietario di Asus per il controllo della GPU si chiama GPU Tweak ed offre una interfaccia piuttosto semplice ed intuitiva, con i colori tipici del brand, e diverse opzioni che normalmente non troviamo su altri software competitor come l’esplicita voce per il Boost o i limiti minimi di voltaggio, integra inoltre un ottimo tool standalone per il monitoraggio mediante un widget di dimensioni personalizzabili di tutte le info sulla GPU così da essere sempre pronto all’utilizzo.
Dopo diversi test e prove di stabilità (che ricordiamo vengono fatte mediante 3DMark Firestrike) sono riuscito a portarla fino a +120 Mhz sul Core Clock e +300 Mhz sulle Memorie che di base sono decisamente più elevate delle concorrenti (quindi giustificato) ma sul lato GPU mi sarei aspettato un dato decisamente più elevato, forse a causa del voltaggio col massimo offset di 50 mV e non 100 come le altre mentre il Power Limit a 115% da ampio spazio al consumo massimo anche se non raggiungeremo mai il 110%. Le prestazioni guadagnate non sono all’altezza di quello che mi aspettavo, appunto merito del clock non molto spinto e della GPU sfortunata, probabilmente con un’altra avremmo potuto tirare meglio senza problemi. In qualsiasi caso ricordiamo che Asus mette a disposizione la OC Mode in GPU Tweak che porta un boost notevole senza intervento dell’utente e assicurando stabilità certa, un fattore sicuramente da considerare per chi non vuole cimentarsi in OC casalingo.
Conclusioni
Dopo aver assaggiato diverse salse della stessa GPU di casa NVIDIA posso dire di aver finalmente trovato il giusto equilibrio tra un design di alta qualità e prestazioni migliori della media, oltre che una possibilità in overclock che può solo migliorare. La GTX 960 di Asus in versione Strix OC conferma la bontà della dissipazione DirectCU 2 in versione “ridotta” ma che non fa minimamente preoccupare riguardo alle temperature che rimangono sempre bassissime e le ventole mantengono un regime silenzioso e mai invasivo, aggiungendo anche la passività durante la visione di un film o gaming 2D leggero.
La presenza di un backplate in metallo che la rende rigida e premium, il design molto piacevole anche agli occhi dei modders, la grandezza del PCB veramente ridotto (il più piccolo visto finora) ma che non fa mancare nulla all’appello mantenendo pure una alimentazione entro lo standard di Nvidia rende questa scheda una scelta vincente dal punto di vista qualitativo di costruzione. A livello prestazionale purtroppo Asus non ha potuto fare miracoli (nonostante la OC Mode molto spinta) e la GPU rimane in linea con le soluzioni concorrenti senza quello step sopra che tutti vorremmo, oltre ad avere 2GB di VRAM che incominciano a stare stretti ma che su risoluzione Full HD sono ben più che sufficienti con i giochi moderni.
Solita nota dolente il prezzo che oscilla tra i 210€ nei negozi più economici, fino ad arrivare a 230-240€ nei rivenditori ufficiali Asus e Nvidia, una cifra sicuramente più giustificata grazie alla qualità costruttiva ma che rimane ancora elevata per chi vuole una GPU di fascia media o si sta approcciando al PC gaming con una soluzione tuttofare.