Un computer, senza un umano che lo programmi, è una macchina potente ma stupida. E nonostante si parli sempre più spesso di machine learning – l’abilità di un algoritmo di imparare a comportarsi in conseguenza a fattori variabili quasi come se fosse in grado di “ragionare” -, c’è sempre bisogno di qualcuno che insegni ai dispositivi a muoversi autonomamente per risolvere piccoli-grandi problemi.
E dai laboratori Microsoft Research uscirà proprio un programma simile: si tratta di uno strumento di machine teaching che permetterà a tutti di diventare veri e propri insegnanti per il proprio computer per educare le macchine ad imparare a risolvere autonomamente piccoli problemi quotidiani dando loro i giusti parametri. Ad esempio un cuoco potrebbe insegnare al suo computer a creare nuove e gustose ricette partendo da una serie di ingredienti, mentre un medico potrebbe insegnare al suo computer ad estrapolare automaticamente dati d’interesse per un nuovo paziente magari basandosi sulla patologia.
Al momento si tratta di una tecnologia in piena fase di sviluppo e chiusa in un programma di beta privata: voi cosa ne pensate? Sareste disposti ad approcciare in tal modo al machine learning e promuoverne l’utilizzo, o siete più portati a pensare che il “raziocinio di un computer” possa fare più danni che altro?