Rieccoci con un’altra recensione di uno dei brand più famosi nel campo memorie e gaming ovvero Kingston, che con il suo brand HyperX porta una ventata di aria fresca nel mondo hardware proponendo prodotti di alta qualità a prezzi contenuti e con una particolare attenzione al lato estetico. Il secondo lato delle memorie è sicuramente il mondo degli SSD (Solid State Disk) che permettono di migliorare sensibilmente le prestazioni di un PC solamente cambiando il proprio disco di sistema con uno decisamente più veloce ed ovviamente anche Kingston ne vende di diversi modelli ma quest’oggi scopriamo l’HyperX Savage SSD da 240GB che possiamo definire un “bello senz’anima”, volete scoprire il motivo?
Confezione
Piuttosto interessante il confezionamento e il bundle al suo interno, fin dal lato estetico ci viene presentato l’SSD in modo molto elegante che contrasta bene con la sua linea aggressiva, gli accessori inclusi spaziano da diverse viti per il montaggio ad un adattatore per slot da 3.5″ in acciaio assieme ad uno “spessore” che permette di rialzare l’SSD dal supporto o da dove vogliamo fissarlo in modo semplice, all’interno inoltre troviamo un adesivo HyperX per il nostro case.
Design
Sicuramente uno dei punti forti dell’intera linea HyperX di Kingston, anche questo SSD Savage riprende le linee già viste sulle memorie RAM in chiave disco, con una qualità costruttiva generale davvero incredibile assieme a materiali pregiati. Le dimensioni rientrano nello standard da 2.5″ (come tutti gli SSD SATA, quindi ottimo anche su notebook) e il design ci presenta sul frontale il logo HyperX in alluminio zigrinato in rilievo rispetto al resto della scocca in alluminio con sfondo rosso e logo Savage sul fondo.
Il posteriore fa solo vedere l’etichetta del prodotto con alcune informazioni mentre la porta SATA 3 con relativa alimentazione si trovano su uno dei lati corti dell’SSD. Il prodotto in se da una grande sensazione di solidità costruttiva, inoltre la scocca superiore in alluminio anodizzato permette di dissipare meglio il (poco) calore prodotto dai chip e dal controller interno, insomma una scelta sia estetica che lo rende aggressivo al punto giusto ma anche funzionale.
Specifiche
I dati forniti da Kingston riguardo i vari tagli dell’HyperX Savage SSD sono sicuramente generosi ma spesso in linea con i nostri test che vedremo in seguito, ma per iniziare scopriamo cosa muove questo disco.
Le memorie NAND utilizzate all’interno del Savage sono prodotte da Toshiba e sono precisamente le A19 di tipologia MLC (Multi Level Cell, precisamente si usano le TLC con 3 bits per cella) che permette di contenere i costi mantenendo un controllo degli errori nei dati tramite sistema ECC del controller, riducendo però drasticamente le prestazioni in scrittura, la durata delle memorie stesse e il consumo dei chip. Il campo delle TLC era finora dominata da samsung che fin dalla serie 840 EVO è riuscita a creare memorie dalle ottime prestazioni grazie ai suoi controller dedicati, mantenendo costi davvero contenuti.
Il controller usato nel Savage è invece un Phison PS3110-S10 di nuova produzione che permette di avere una ottima potenza computazionale per gestire un controllo errori migliore e permette di avere una protezione dati end-to-end di qualità industriale, insomma un ottimo competitor sulla carta degli attuali controller tra i Samsung e i SandForce. Abbiamo notato però dai benchmark che rispetto ad altri SSD l’HyperX Savage pecca durante la lettura/scrittura sequenziale a basse Queue Depth (profondità di coda, numero di richieste simultanee), per fortuna Phison è in procinto di rilasciare un aggiornamento firmware che lo renderà ancora più veloce rispetto a quanto non sia già arrivando (speriamo) alle prestazioni dei competitor anche su quel fronte.
Benchmark
Il taglio di memoria da noi testato è da 240GB (all’utente), ma le prestazioni dei tagli superiori dovrebbero essere identiche, aspettatevi invece prestazioni decisamente inferiori in scrittura nel taglio dal 120GB. I benchmark sono tutti effettuati in modalità SATA 3 a 6Gbps, i dati di confronto con altri SSD sono indicativi (ma comunque effettuati da noi).
CrystalDiskMark
Un test classico per qualsiasi disco sia meccanico che solido, ci permette di avere una panoramica delle prestazioni massime dell’SSD con carichi non particolarmente reali (sequenziali e da blocchi di 4K) ma comunque utili.
L’HyperX Savage SSD da 240GB conferma i dati del produttore addirittura aumentandoli di poco, sicuramente un ottimo risultato per le memorie utilizzate e per il chip piuttosto nuovo e poco testato.
Nel confronto con il Samsung 850 EVO da 120GB esce sicuramente vittorioso ma la differenza di capacità sappiamo che cambia molto le prestazioni specialmente in scrittura, quindi il sistema di Samsung rimane comunque uno dei migliori in commercio.
Anvil’s Storage Utilities
Il test di Anvil da una panoramica dell’SSD con un punteggio generale, riporteremo poi i nostri test singoli subito sotto, inoltre per vedere come si comporta il controller abbiamo testato con compressione dei dati al 100% e allo 0% così da notare differenze prestazionali specialmente sul lato IOPS.
Ed eccoci alla prima sorpresa, il controller Phison pare gustare meglio dati non compressi e perde prestazioni in modo notevole (nonostante rimanga sopra l’850 da 120GB) in compressione massima, speriamo che l’aggiornamento firmware migliori anche le prestazioni con dati compressi perchè i dati sembrano molto promettenti.
Prima conferma dei dati precedenti con il test singolo della lettura casuale effettuata con dati diversi ma soprattutto su Queue Depth differenti, notiamo come nel secondo caso le prestazioni schizzino in alto mentre nel primo rimane quasi al livello di un SSD da 120GB che generalmente mantiene prestazioni minori.
Anche nel test di Mixed IO (sia lettura che scrittura) viene calcata la differenza tra dati comprimibili e non, dando un crollo delle prestazioni generali nel caso di dati già compressi mentre nel secondo caso perde rispetto all’850 in QD più elevate, uno strano risultato che non riusciamo ad interpretare.
Concludiamo Anvil come riferimento con la scrittura casuale che non ha visto differenze tra dati comprimibili e non (quindi riportiamo solo uno dei due), sicuramente il test dove “eccelle” ma dove deve anche nettamente migliorare rispetto alla concorrenza, sempre in attesa del nuovo firmware.
ATTO Disk Benchmark
Il test effettuato da ATTO sfrutta dati comprimibili al massimo, permettendo ai controller degli SSD che si avvantaggiano della compressione di arrivare al loro massimo consentito. Nel nostro caso testiamo a diverse Queue Depth per vedere come la banda scali a differenti livelli di parallelismo, cercando quindi di stressare il controller.
Le prestazioni in scrittura come si può notare dai 3 grafici scala in modo quasi lineare su QD2 mentre alzando a 4 e 8 la crescita è logaritmica arrivando al suo limite circa ai blocchi da 32/64MB. Il confronto con l’850 EVO è puramente indicativo ma fa denotare un comportamento decisamente diverso dei chip di memoria in banda ma soprattutto del controller nel gestire QD diverse.
Riguardo la lettura, sicuramente più importante se utilizzato come disco di sistema, vediamo un comportamento piuttosto discontinuo su QD bassa mentre a valori più alti le prestazioni di equivalgono trovando una curva più lineare su QD8. Non preoccupatevi quindi di stressare in lettura questo HyperX Savage SSD che darà il meglio di se durante l’uso intensivo.
Conclusioni
Ed eccoci alle conclusioni, sicuramente Kingston con l’intera serie HyperX ci ha sempre colpito sia come qualità costruttiva che a livello prestazionale e possiamo confermare che anche riguardo questo HyperX Savage SSD da 240GB le nostre impressioni rimangono invariate. Siamo di fronte ad un SSD dalla ottima qualità costruttiva, dalla scocca ben fatta e dal design accattivante che può far contenti anche alcuni modders che cercano qualcosa che colpisca, fino a livello prestazionale che seppur necessiti di rifinimenti rimane di alto livello.
Ovviamente attendiamo un aggiornamento firmware da Phison per migliorare le pecche che abbiamo visto durante i benchmark, ciò nonostante rimane un prodotto molto valido ma con moltissimi concorrenti agguerriti che spesso vantano hardware più performante o più conosciuto, sarà difficile quindi sceglierlo non avendo qualcosa di davvero differente ma sicuramente una alternativa da non scartare. Il prezzo di vendita della versione da 240GB (disponibili anche da 120, 480 e 960GB) è di 99€ per il solo disco (bulk) mentre il bundle completo che abbiamo ricevuto in prova sale a ben 144€, un prezzo alto sicuramente ma parzialmente giustificato dalla alta qualità costruttiva e dalla accessoristica.