Nonostante Facebook si impegni sempre di più per proteggere i propri utenti dall’abuso degli strumenti offerti, sfortunatamente il furto d’identità non è una pratica che fa cadere dalle nuvole. Giornalmente, infatti, decine di facebook-nauti si ritrovano a coesistere, spesso anche inconsapevolmente, con profili identici ai propri ma creati col solo scopo di diffamare o in qualche modo infangare la reputazione delle vittime. Sebbene spesso ciò si riveli il frutto di semplici bravate, non mancano i casi in cui le conseguenze sono ben più serie ed il disagio delle inizialmente inconsapevoli vittime potrebbe portare a reazioni impreviste e lesive per la persona stessa.
Alla luce di ciò e dopo una serie di meeting sull’argomento, Facebook ha deciso di introdurre una nuova funzionalità che avviserà automaticamente gli utenti della presenza di un profilo potenzialmente fasullo che utilizza lo stesso nome, lo stesso cognome e la medesima immagine del profilo.
Quando Facebook si renderà conto dei profili clonati e del potenziale furto d’identità, invierà una notifica all’utente “originale” e chiederà a questi di confermare se si tratta di un secondo profilo personale o se, invece, c’è qualcun altro dietro. Le notifiche saranno generate automaticamente, tuttavia i profili contrassegnati come potenzialmente falsi vengono manualmente rivisti dal team di Facebook.
La funzionalità, i cui test sono iniziati lo scorso novembre, verrà presto espansa al resto del mondo. Tuttavia le novità non si fermano qui poiché, grazie ad una serie di feedback, Facebook ha deciso di mettere a punto altre due funzionalità che possono aiutare gli utenti – specie quelli di sesso femminile – a proteggersi dall’abuso di foto.
La prima è uno strumento che permette agli utenti di evitare l’abuso di foto personali da parte di terzi, foto principalmente a contenuto intimo o di nudità parziali, con la possibilità non soltanto di segnalarle ma di identificarsi come il reale soggetto delle stesse, ottenendo una serie di link utili al caso – ad esempio collegamenti a gruppi di supporto per le vittime di violenza o ad informazioni legali su come tutelarsi.
Immediatamente connessa alla prima, la seconda funzionalità è una sorta di controllo di sicurezza sulle foto, che Facebook battezza “Photo Checkup”, il quale in modo del tutto simile a quanto fa il famoso “dinosauro” permette agli utenti di raffinare le impostazioni sulla privacy delle proprie foto al fine di proteggerle, per quanto possibile, da occhi ed usi indiscreti.
Il Photo Checkup al momento è attivo in India, in alcune zone dell’America Meridionale, dell’Africa e della regione sud-est asiatica.