Microsoft ha annunciato davvero tante novità per ciò che riguarda l’ecosistema Windows 10 ma, come sempre, c’è qualcuno che ne esce sconfitto e non è difficile comprendere di chi si tratti questa volta.
Relegato almeno fino ad ora ad una demo di pochi secondi riguardante Skype, l’assente di lusso è stato Windows 10 Mobile e di conseguenza l’argomento “smartphone“: non si è trattato di un caso poiché, come Terry Myerson ha specificato a TheVerge, i telefoni Windows non sono almeno per il momento l’aspetto su cui catalizzare l’interesse degli sviluppatori.
Ci impegniamo per quello schermo a 4 pollici, verrà il tempo in cui focalizzeremo la nostra attenzione su di esso, ma al momento è parte della nostra famiglia ma non il fulcro su cui spero di focalizzare l’attenzione degli sviluppatori nell’anno a venire. Non mettiamo in dubbio l’importanza di questo form factor, ma è il posto sbagliato su cui puntare tutto per Microsoft con Windows e per la nostra piattaforma.
Myerson ammette che questa evidente mancanza d’interesse, che ha definito a più riprese momentanea, è dovuta alla base d’utenza piuttosto bassa per questa tipologia di dispositivo, nettamente minore rispetto a quanto Microsoft riesce ad ottenere con tablet e PC:
Se vuoi raggiungere numerosi utenti di smartphone, i telefoni Windows sono il modo sbagliato per farlo. Se vuoi raggiungere numerosi utenti Windows, devi puntare su chi dispone di schermi che vanno dai 9 ai 30 pollici. Se vuoi fare cose nuove ed entusiasmanti, Xbox e HoloLens sono ottimi aspetti su cui discutere.
Un approccio assolutamente realistico che riflette le reali condizioni del mercato, in cui Microsoft detiene lo strapotere assoluto ed incontrastato in ambito PC e per cui arranca faticosamente in ambito smartphone.
Faremo cose simpatiche con i telefoni, ma per quest’anno tali dispositivi restano una parte importante della nostra famiglia ma non saranno in prima linea.
conclude Myerson. Dunque si prevede un anno di calma per quanto riguarda l’ecosistema smartphone, che resterà un attimino nell’ombra rispetto alle altre componenti della famiglia Windows 10. Bisognerà vedere se questo stallo durerà davvero soltanto un anno o è il precursore di un postumo, lento e sofferto abbandono.