“Il futuro è arrivato in Italia” queste le parole del presidente del Consiglio a conclusione della conferenza stampa in merito al progetto di banda ultra-larga in collaborazione con ENEL. Si parte da subito: Perugia (a maggio) sarà la prima città con servizi FTTH su infrastruttura ENEL e gestiti dagli operatori Infostrada e Vodafone. In seguito la fibra ottica ENEL arriverà a Cagliari, Venezia, Catania e Bari e in autunno a Firenze, Genova, Napoli, Padova e Palermo. La roadmap di ENEL Open Fiber prevede di raggiungere la quota finale di 224 città italiane. Le prime città considerate sono prese dai cluster A e B stabiliti da Infratel, quindi zone competitive.
La fibra ottica di ENEL per tutti?
ENEL vuole sfruttare i suoi cavidotti e venderli agli operatori (per iniziare Wind-Infostrada e Vodafone), che saranno in grado di fornire servizi ultra-broadband FTTH da almeno 100 Mbps. ENEL non vuole diventare un provider, ma vuole affittare la sua rete a tutti i concorrenti interessati.
E per le città più distanti e piccole? Il 29 aprile partiranno i primi bandi per chi vorrà investire nei cluster C e D – le cosiddette aree a fallimento di mercato (molte zone del Sud italia e città collinari/montuose). In questo caso il Governo metterà sul piatto 2,7 miliardi di euro già previsti per gli investimenti infrastrutturali – 2,2 miliardi sono già stati stanziati in precedenza sempre per le aree bianche.
L’obiettivo – come chiede l’Unione Europea – è quello di fornire entro il 2020 i 30 Mbps al 100% della popolazione e i 100 Mbps al 50%.
Siamo davvero pronti al futuro?
LINK | Conferenza Stampa di Renzi sulla banda larga (Video)