Si scrive BSOD, si legge panico: inizialmente, la tremenda schermata blu della morte – ovvero quella che Windows mostrava e mostra tutt’oggi in caso di errore irreversibile – ha sempre messo un senso di agitazione in tutti i poveri utenti che vi si sono trovati di fronte.
Inizialmente si trattava di un messaggio d’errore con alcuni indecifrabili codici numerici, per poi “progredire” in errori leggermente più “leggibili”, fino ad arrivare – da Windows 8.1 in su – a divenire una schermata che, con tanto di smiley triste, induce “con tatto” l’utente a riavviare la macchina e ad invocare aiuto se il problema non si risolve, riducendo il codice d’errore a poche parole scritte in caratteri più piccoli.
Sembra che Windows 10 voglia “migliorare” – se di miglioramento si può parlare – ancor di più l’inquietante BSOD: a partire dalla build Insider 14316 (per intenderci, quella che ha introdotto anche il sottosistema Linux), in essa compare anche un codice QR pronto per essere scansionato con la fotocamera dello smartphone/tablet e che possa offrire ulteriori informazioni sull’errore irreversibile verificatosi.
Al momento il codice QR che compare riporta ad una generica pagina di aiuto in cui sono elencati tutti gli errori più comuni che possano causare un BSOD, tuttavia non è difficile immaginare quanto questo meccanismo possa essere migliorato in futuro – spedendo magari l’utente in una pagina dedicata della knowledge base oppure effettuando la ricerca del codice d’errore su Bing.
Insomma, un’aggiunta piccola ma utile che potrebbe rendere più rapido il lavoro degli addetti ai lavori – o di chiunque ne sia capace – al fine di riportare il dispositivo di nuovi “in vita”.