Si chiama freebooting ed è una pratica che dà fastidio a numerosi internauti, specie coloro che impiegano tempo, lavoro e fatica per creare video originali: in pratica, un freebooter altro non fa che prendere un video proveniente dal suo creatore e ri-caricarlo altrove, senza nessun tipo di autorizzazione, per trarne profitto.
E’ un fenomeno inizialmente nato su YouTube (arginato grazie al Content ID) e diffusosi a macchia d’olio su altre piattaforme di creazione e condivisione video; in particolare, grazie alla semplicità ed all’estrema diffusione del social network, sfortunatamente per i creatori il freebooting su Facebook è all’ordine del giorno.
Facebook ne è al corrente e, durante la conferenza F8, ha formalizzato ciò che aveva promesso tempo fa per contrastare il fenomeno: si tratta di Rights Manager, un nuovo set di strumenti che permette ai creatori di video di prevenire ed eventualmente bloccare la diffusione non autorizzata dei propri contenuti.
In qualche modo Rights Manager ricorda proprio il Content ID di YouTube: in pratica, come si legge sulla pagina ufficiale, Facebook Rights Manager permetterà di
- Caricare facilmente una lista di riferimento contenente i video da monitorare e proteggere, inclusi quelli live;
- specificare quali pagine e quali profili hanno il permesso di riutilizzare i contenuti protetti;
- specificare come il video può essere utilizzato (riproduzione, condivisione e quant’altro) definendo delle regole all’atto dell’upload;
- identificare gli eventuali usi, re-upload o quant’altro non autorizzati del contenuto, in modo da poterli visualizzare ed eventualmente segnalarli;
- utilizzare delle API per gestire e proteggere i contenuti.
In altre parole, gli strumenti offerti da Rights Manager permettono di monitorare i video tenendo traccia della diffusione e/o degli utilizzi non autorizzati e controllare minuziosamente chi e come può usare i contenuti. Al momento Rights Manager non risulta ancora operativo, tuttavia chi fosse interessato potrà iniziare il percorso di protezione compilando l’apposito form offerto da Facebook, che linkiamo in basso.
LINK | Facebook Rights Manager