Molti li leggono, pochi lo ammettono: sono i cosiddetti romanzi rosa, quei titoli spesso a lieto fine che basano la loro trama su storie d’amore più o meno complesse sviluppando righe e righe di analisi caratteriale dei protagonisti per districare una matassa tutta rosa, appunto, intricata sin dall’inizio.
Non sono particolarmente amante del genere, anzi non lo sono per niente, ma a differenza mia c’è qualcuno di ben più autorevole che di titoli del genere ne ha fatto una scorpacciata: signori e signori, qui si parla di Google!
Ebbene, Google legge i romanzi rosa… o qualcosa del genere: in un’intervista comparsa su BuzzFeed, si legge che al motore di Intelligenza Artificiale di Google siano stati dati in pasto poco meno di 3000 romanzi rosa (2865, per la precisione) per insegnare alla rete neurale a comprendere le sfaccettature del linguaggio parlato oltre che alla sintattica e a restituire risultati ancor più naturali.
Insomma, l’obiettivo è quello di insegnare a Google ad essere più umano – a suon di romanzi rosa, appunto.
Sarebbe molto più appagante fare domande a Google se questi fosse in grado di carpire le sfumature della domanda stessa e se potesse rispondere in modo più familiare.
Di fatto, come spiega Jason Freidenfels, attualmente l’app di Google è in grado di comprendere ed interpretare soltanto domande di base: ad esempio, il motore vi risponderà alla domanda “Quando è stata costruita la Torre Eiffel?” e comprenderà a chi vi riferite (dunque il significato intrinseco del pronome) se successivamente gli chiederete “Chi l’ha costruita?”, ma non è capace di effettuare conversazioni più naturali o di comprendere sarcasmo e sfaccettature più subdole del discorso.
Questi sono i risultati che gli ingegneri, in parte, si prefiggono di raggiungere facendo leggere a Google migliaia e migliaia di romanzi rosa: non rendere Google un dongiovanni o una conquistatrice, ma espanderne il vocabolario e le abilità creative, nel tentativo di renderlo sempre più vicino allo stile ed ai toni di questo tipo di narrazione, così da rendere l’Intelligenza Artificiale più comprensiva e migliorare l’esperienza utente dei prodotti Google.
Perché i romanzi rosa e non i libri per bambini, naturalmente scelti come metodo di “training”? Semplice: i romanzi rosa seguono trame e temi simili, ma utilizzano un vocabolario più ampio per esprimere le idee.