In un’era in cui i video si guardano dallo smartphone è assurdo pensare che, fino ad una ventina di anni fa, l’unico modo per godersi un bel film era infilare una scatolina nera con due rotoli a nastro dentro uno scatolone nero in grado di srotolare ed “inviare” al televisore ciò che v’era inciso.
Troppo giovani? Bene: la scatolina nera si chiamava videocassetta (o VHS), mentre lo scatolone nero in grado di riprodurla si chiamava videoregistratore (o VCR).
Nonostante questa tecnologia sia completamente in disuso da almeno un decennio, sapere che i videoregistratori spariranno dalla circolazione – a meno che non ne possediate già uno, ovviamente – perché l’unico produttore noto rimasto al mondo smetterà di costruirli… fa un certo effetto.
Ed è ciò che accadrà alla fine di luglio: Funai Electric, un produttore giapponese di impianti VCR, uscirà da questo business alla fine di luglio, dopo trent’anni di onorata carriera.
La notizia per i più giovani significherà poco a per chi ha vissuto in quell’era, combattendo con VCR difettosi che “mangiavano” le cassette ed acquistando VCR pesantissimi per poterle copiare… farà sicuramente effetto.
E ancor più effetto fa sapere che, nonostante l’obsolescenza dei VCR, nel 2015 Funai Electric è riuscita a venderne ben 750 mila in tutto il mondo. Un numero che da solo, vista anche la difficoltà nel reperire le componenti di base per assemblare un VCR, non può di certo tener su un intero business.
Addio per sempre al videoregistratore e a quei film che, ogni tanto, venivano spaccati da quella linea in mezzo che tanto ci ha fatto urlare!