Spegnere lo smartphone o non spegnere lo smartphone? Questo è il dilemma!
In molti ci avete chiesto se questa pratica porta o meno dei vantaggi concreti alla salute del nostro dispositivo e alla nostra: nell’articolo di seguito cercheremo di dare una risposta alle domande che abbiamo ricevuto (e letto in giro) in modo più ricorrente, con la speranza di chiarirci insieme le idee e di comprendere se questo smartphone… s’ha da spegnere o no!
Spegnere o non spegnere lo smartphone?
Le prestazioni sono migliori?
Si ma no. Diciamo che, a seconda del caso, questa potrebbe essere una leggenda metropolitana oppure un dato di fatto.
Facciamo un esempio: se siamo frenetici utilizzatori del nostro smartphone, non facciamo altro che avviare e chiudere app, installarne di nuove e disinstallarne di vecchie ed abbiamo anche poca RAM, a lungo andare il nostro sistema diventerà instabile e neppure la pulizia della cache delle app potrebbe salvarci dalla chiusura forzata e dai blocchi. Dunque spegnere lo smartphone e riaccenderlo (o al limite riavviarlo) ha un suo perché.
Se invece siamo tra coloro che utilizzano lo smartphone in modo tranquillo, moderato, che usano app leggere, che non si diletta in installazioni ed installazioni folli… allora spegnerlo potrebbe non aver senso, perché senza sforzarlo riusciamo a preservarne la stabilità.
L’autonomia aumenta?
Assolutamente sì! Uno smartphone spento è uno smartphone che consuma praticamente nulla (meno dell’1% al mese), dunque se vogliamo parlare di autonomia nel senso stretto del termine e non abbiamo intenzione di collegare il nostro smartphone al caricabatterie quando non lo usiamo per lungo tempo… spegnerlo può essere una buona soluzione.
Durante la sequenza di riaccensione dello smartphone, però, la batteria viene usata molto di più (avvio servizi, aumento temperatura, necessità di energia maggiore e via dicendo).
Lungi dal pensare che spegnere lo smartphone possa preservare invece l’integrità della batteria, poiché sull’usura può intaccare anche il tempo di inattività della stessa.
L’hardware è protetto?
Come vi abbiamo accennato poc’anzi, spegnere lo smartphone non garantisce l’immunità e la non-usura delle componenti hardware. Questo discorso va però approfondito.
Lasciando per un attimo da parte la batteria, è vero che una CPU, una memoria o una RAM non usate (di continuo) potrebbero vivere leggermente più a lungo di quelle sfruttate. Il problema non è lo spegnimento ma la conseguente procedura di riaccensione (perché, prima o poi, lo smartphone dovremo pur riaccenderlo…): il caricamento contemporaneo dei servizi, l’avvio di tutto ciò che concerne il sistema operativo e quant’altro provoca un’alta percentuale di letture dalla memoria, un forte uso della RAM ed un innalzamento della temperatura della CPU, con surriscaldamento (seppur provvisorio e spesso non percettibile) dello smartphone e dispendio di energia.
Si diminuisce l’inquinamento elettromagnetico?
Sfortunatamente questa è una domanda a cui neppure gli esperti, dopo anni ed anni di studi, sono riusciti a rispondere con precisione. Figurarsi se posso esserne in grado personalmente!
E’ logico che spegnere lo smartphone significa evitare l’emissioni di radiazioni (seppur in quantità limitata ed in concomitanza col valore SAR massimo), ma la domanda è un’altra: questo tipo di radiazioni contribuisce davvero all’inquinamento elettromagnetico e/o è nocivo per la salute?
Si evitano distrazioni e stress?
Forse questo è il motivo più valido per spegnere lo smartphone: il beneficio verso noi stessi!
Svegliarci di notte e trovare lo smartphone lì, acceso e pronto per essere usato, tanto per fare un esempio, può essere fonte di distrazione. Magari trovarlo spento ci scoraggia a riaccenderlo e, seppure dovessimo provarci, magari durante l’avvio finiamo per addormentarci di nuovo!
Dunque se spegnere lo smartphone è l’unico metodo che conosciamo per staccare dal sociale, trovare un po’ di relax ed un bel po’ di riposo… allora ben venga, senza ombra di dubbio!
Spengo lo smartphone: e le chiamate importanti?
Ecco, questa non è una vera e propria domanda ma una constatazione: spegnere lo smartphone comporta automaticamente l’impossibilità di essere contattati con una telefonata, dunque anche se questa fosse importante risulteremo irreperibili. Il che, se non abbiamo un metodo di contatto “alternativo” (ad esempio una linea fissa nota a pochi fidati), può essere un problema.
A questo, però, possiamo ovviare: disattiviamo la connessione ad Internet, impostiamo il silenzioso ed impostiamo un filtro temporaneo per le chiamate. Esistono sistemi operativi (o app come Tasker e ITTT) che permettono di farlo: possiamo far sì che ad esempio, dalle 23.00 alle 7.00, soltanto le chiamate provenienti da un determinato numero possano far squillare il telefono (e quindi svegliarci).
Spengo lo smartphone: e la sveglia?
La stragrande maggioranza dei sistemi operativi per smartphone impedisce che la sveglia riaccenda lo smartphone. Morale della favola: se lo spegnamo, questo non suonerà.
A questo però si può ovviare: esistono delle applicazioni (o delle funzionalità integrate nel sistema operativo) che permettono di spegnere ed accendere lo smartphone in date ore.
Dunque impostare la riaccensione dello smartphone dieci minuti prima che suoni la sveglia potrebbe essere un’ottima soluzione!
BONUS: la modalità aereo
Un buon compromesso tra lo spegnere lo smartphone e non avere seccature è quello della modalità aereo: niente Internet dunque niente stress sociale, niente (presunto) inquinamento elettromagnetico, niente chiamate (ma perderemmo quelle importanti), ma un discreto risparmio della batteria e la possibilità di far suonare la sveglia senza ricorrere a tool di automazione o funzionalità particolari del sistema operativo.
Ottimo, no?
In conclusione…
La risposta è quasi scontata: è quasi impossibile, oggettivamente, affermare che spegnere lo smartphone sia una cosa utile o meno. Il tutto dipende da come usiamo il nostro fedele alleato: i benefici che si traggono dallo spegnere lo smartphone possono non essere esattamente visibili all’occhio ma, in certi casi, premere quel power down potrebbe fare davvero la differenza!