L’anno della svolta per gli smartphone è arrivato: si sono quasi tutti standardizzati nella scelta dei materiali, i produttori puntano forte sulla doppia fotocamera e il connettore USB Type C ha finalmente cominciato ad imporsi. Altro aspetto importante, però, riguarda proprio alcune aziende di smartphone: finalmente alcune aziende cinesi si sono consacrate e, probabilmente, faranno molto parlare di sé nei prossimi anni: se Huawei è diventata ormai una sicurezza, XiaoMi ha cominciato a fabbricare praticamente tutto il fabbricabile, aziende come LeEco, Nubia, Meizu hanno definitivamente imposto il proprio marchio anche all’infuori degli utenti cosiddetti “consapevoli”.
Oggi il marchio che andremo ad analizzare è LeEco (prima LeTV) che nel 2016 ha segnato una vera e propria svolta: se infatti con la prima serie aveva ben venduto, pur non dimostrandosi affidabilissima (smartphone privi di Gorilla Glass e il discusissimo x800 US), la Serie 2 è stata un successo annunciato e la serie 3, oltre la collaborazione già forte con Coolpad, fanno davvero ben sperare.
Andiamo quindi a vedere cinque motivi per acquistare un LeEco come smartphone principale e altrettanti per non farlo.
5 motivi per acquistare un LeEco
Affidabilità
Uno dei punti di forza degli smartphone LeEco è la costruzione (quindi i materiali), il software (la EUI) e tutto l’ecosistema (non a caso si chiama LeECO) . Se i materiali e la qualità di costruzione rasentano quasi la perfezione (troviamo infatti, fin dalla serie 1, materiali premium quali metallo e, dalla serie 2, Gorilla Glass per ogni dispositivo), l’hardware è il top a cui possiamo ambire.
Gli smartphone di fascia bassa montano un Helio X10 o uno Snapdragon 652 mentre quelli di fascia alta montano Snapdragon 820, 821 ed è in arrivo un 835 e anche il software non è da meno. La EUI (Ecosystem User Interface) è una ROM basata attualmente su Android 6.0.1 fortemente personalizzata che, però, si rivela particolarmente leggera (basti fare un esempio con la ben più rodata Miui, che pur essendo stabile è molto pesante) e non perde quasi mai un colpo, senza perdere mai prestazioni, anche dopo uso prolungato e anche dopo molti mesi di lavoro.
Cosa non da poco considerando il passato di Android (che sotto questo punto di vista si è sempre rivelato una chimera) e, soprattutto, i concorrenti su questa fascia di prezzo.
Quando ci rivolgiamo a LeEco, abbiamo la certezza di avere tra le mani device di altissima fattura, affidabilità e con prestazioni al top.
Innovazione ed esclusive
Sembra strano, ma LeEco nel suo piccolo è stata capace di innovare particolarmente nel mondo degli smartphone e di essere sempre al passo con i tempi, soprattutto a livello hardware.
Nel 2016 ha segnato una svolta, introducendo l’audio CDLA (Continual Digital Losless Audio) che non ha solo portato all’eliminazione del jack audio da 3.5, ma ad un significativo aumento dell’esperienza utente dell’audio sfruttando al massimo le potenzialità della Type-C, anche soprattutto alla collaborazione nativa con Dolby che ha portato sugli smartphone la tecnologia Atmos.
Inoltre sugli smartphone LeEco abbiamo sensore di impronte digitali, collocato sul retro, ed un sensore ad infrarossi perfettamente funzionante e settabile per ogni dispositivo (provato personalmente con un televisore tubo catodico di 25 anni fa) oltre a fotocamere di qualità per ogni fascia di prezzo e le tecnologie di ricarica rapida (Quick Charge per i device Snapdragon e Pump Express Charge per i MTK).
Ma se le innovazioni le troviamo lato hardware, le esclusive le troviamo lato software.
Coma sappiamo, LeEco in Cina è un broadcaster enorme e ha praticamente tutti i diritti possibili ed immaginabili. Flashando la ROM CN stock ed impostando la regione in Cina avremo praticamente a disposizione un mondo tra Serie TV, Sport, Musica ed altri contenuti video.
L’applicazione Musica infatti permette non solo di ascoltare musica in streaming ma anche di scaricarla (in tre diverse qualità, Normale, Alta e CDLA). Con l’applicazione Live potremo vedere tutte le serie TV trasmesse in Cina (ovviamente, però, in cinese) e lo stesso dicasi per l’applicazione LeSport, in cui possiamo vedere praticamente ogni sport (tra cui Calcio, MotoGP, F1 e tanto altro). Perché questo?
Come detto, LeEco ha praticamente ogni diritto di trasmissione in Cina e questi smartphone sono nati proprio per espandere i propri contenuti a più gente possibile. C’è da dire, però, che almeno qui in Italia la legalità di tutto ciò è alquanto dubbia (tant’è che selezionando un’altra regione, tutti questi contenuti non sono inutilizzabili), ma d’altronde ricordiamoci che sono smartphone importati, mentre questo articolo è solo a scopo illustrativo.
Community
Non aspettiamoci una community pari a quella di XiaoMi, la MiCommunity si è espansa nel tempo ed ormai conta milioni di utenti ma quella italiana di LeEco è sempre più in espansione, mentre LeMe (la community mondiale) ormai conta un sacco di utenti che da ogni parte del mondo (soprattutto Cina, India e Usa) interagiscono tra loro.
Ogni domanda/dubbio/problema è discusso nei vari forum e il supporto a mod esterne è costantemente aggiornato.
Prezzo
Se gli utenti scelgono LeEco molto spesso è proprio per il rapporto qualità / prezzo rispetto soprattutto alla concorrenza dei marchi ben più blasonati. Il costo dei LeEco è molto più basso: con 180 euro si può portare a casa un Cool1 con doppia fotocamera, 4050MaH, Snap 652 e Type-C, con 220 euro spesso si può acquistare un Le Max 2 6-64, con schermo da 5,7 pollici, Snap 820 e tecnologia CDLA. Con meno di 300 euro l’acquisto del Le Pro3, terzo smartphone per prestazioni e punteggio Antutu è praticamente obbligato.
Modding
Sebbene la EUI sia una ROM particolarmente prestante, le sue caratteristiche non possono piacere a tutti: è molto iOS Style e non è possibile avvicinarsi molto all’esperienza di Android stock di default ma il modding per questi dispositivi, tralasciando la pecora nera della casa (LeTV X800 US) è assicurato.
Infatti nelle varie comunity (che possono essere LeMe, XDA ma anche Androidiani) è possibile trovare ROM di tutti i generi: dalla EUI alleggerita alle cinesate, dalle ROM Stock Android alle ROM basate su Android Stock e chi più ne ha più ne metta.
5 motivi per non comprare un LeEco
“CINESATE”
Questa è un aspetto abbastanza soggettivo. LeEco, come molti di voi sapranno, è un broadcaster cinese e il settore smartphone è nato proprio per espandere sempre di più i propri contenuti, inizialmente in Cina ed in India. Alla prima accensione, tranne che non vi sia installata una ROM moddata (le famose ROM supportate da BB72 e Cuoco92), ci ritroveremo con alcune applicazioni cinesi che, oltre ad essere quasi inutilizzabili, saranno anche un po’ invadenti.
Garanzia
Questo è forse il problema più grande. Quando si acquista uno smartphone cinese bisogna essere consapevoli che la garanzia lascerà molto a desiderare.
Honorbuy, Grossoshop e, nel caso della sezione italiana, Gearbest offrono comunque una garanzia di due anni ma diciamo che in caso di problemi, anche gravi, sappiate che i tempi potrebbero essere molto lunghi, soprattutto se il device dovesse essere mandato direttamente alla casa madre.
Jack 3.5
Come prima, è una cosa soggettiva ma va commentata per forza di cose. LeEco è stata forse la prima azienda, l’anno scorso, ad aver introdotto l’audio via Type-C con una tecnologia proprietaria che oltre ad essere una grande innovazione (e a portare l’esperienza audio ad un livello superiore per quanto riguarda il comparto smartphone), introduce alcune scomodità che già chi conosce la storia di iPhone 7 sa: impossibilità di sentire la musica e ricaricare il dispositivo contemporaneamente, impossibilità di collegare dispositivi esterni senza l’adattatore e difficoltà nel reperire le Earphone CDLA senza rivolgersi a store cinesi.
Supporto
LeEco non è un mostro di potenza sotto questo punto di vista. Basta vedere qualche recensione, soprattutto da parte degli utenti americani, per capire che in caso di problemi LeEco non si riveli proprio così affidabile. Siamo sempre al solito discorso, quando si acquista uno smartphone del genere, bisogna essere consapevoli che, in caso di problemi, il rischio di ulteriori problemi non è poi così basso.
Inoltre se siete abituati ai continui aggiornamenti di Xiaomi, in casa LeEco è tutta un’altra storia: infatti il Broadcaster punta ad aggiornamenti globali che portano ogni volta grandi novità invece che preferire piccoli aggiornamenti (anche solo di patch di sicurezza) che in molti prediligono.
Situazione economica
Se ne è parlato tanto, troppo in questi mesi, anche accentuando tanto il tutto: LeEco al momento non se la passa troppo bene. LeEco in Cina ed India è un colosso e la concorrenza di Xiaomi, fortissima ed avanzatissima, ha portato il Broadcaster a prendere scelte troppo avventate.
Investimenti mastodontici che, economicamente, non hanno avuto il tempo di essere coperti, sono stati l’inizio di una crisi che è divenuta troppo grande e che ha portato alla chiusura anticipata della sede Americana (su cui LeEco ha investito tantissimo denaro) che forse è stato il passo più grande di tutti: la fretta non paga mai e LeEco l’ha provato sulla pelle.
Nonostante questa situazione, però, tre dei cinque settori su cui si è focalizzata non sono in pericolo: quello dei contenuti video, quello delle Smart TV (di qualità elevatissima) e proprio quello degli smartphone, che ha portato in casa LeEco un mucchio di introiti.