Negli ultimi tempi il Bitcoin, la criptovaluta per eccellenza, ha subito un crollo passando da 5 mila a 3 mila dollari. Il crollo è avvenuto dopo che la Banca Popolare della Cina ha dichiarato illegale la compravendita e gli scambi del Bitcoin. Era da Aprile 2017 che il valore della moneta non scendeva al di sotto dei 3 mila dollari. A partire dal 30 Settembre 2017, quindi, le attività di trading della criptovaluta in Cina verranno bloccate. Questa è una notizia che butta nel baratro i cosiddetti “miners“, ovvero chi si impegna nel recupero di una certa somma di Bitcoin per poi convertirla in denaro reale.
Che sia davvero la fine del Bitcoin e del mining delle criptovalute? Prima di tutto analizziamo brevemente alcuni concetti che vi possono sembrare inusuali.
Criptovaluta e Bitcoin: cosa sono?
Una criptovaluta è una valuta decentralizzata e digitale, la quale si basa sulla crittografia per poter convalidare le operazioni e la generazione della moneta stessa. Il modo per comprendere come funziona una criptovaluta è quello di prendere come esempio proprio il Bitcoin.
Il Bitcoin è diventata la prima criptovaluta decentralizzata, ideata nel 2009 da Satoshi Nakamoto. Da quell’anno in poi, è stato un proliferarsi di criptovalute, le cosiddette altcoins, delle alternative al Bitcoin. Se ne avete sentito mai parlare sono il Monero, l’Etherum, il Litecoin e molte altre.
Mining e miners
Il mining è è il modo utilizzato dal sistema Bitcoin e delle altre criptovalute per emettere moneta. La rete bitcoin memorizza le transazioni all’interno di strutture di dati chiamate in gergo blocchi.
Affinchè un blocco possa essere aggiunto alla catena all’enorme database pubblico contenente tutte le transazioni in bitcoin, è necessario che un elaboratore lo “chiuda” trovando un particolare codice.
Questa operazione cristallizza il blocco, impedendo qualsiasi modifica futura, e chi trova tale codice è ricompensato con una certa quantità di bitcoin, più tutte le tasse delle transazioni da lui inserite nel blocco, come incentivo alla “donazione” di tempo macchina alla causa del bitcoin. Questa operazione è chiamata in gergo mining.
I miners, invece, sono i soggetti che effettuano tale operazione. Tuttavia si tratta solo di fortuna e di tentativi causali.
Come si effettua il mining?
Tutti possiamo minare Bitcoin o altre criptovalute. Tutto quello che ci serve è un pc ed un programma come Minergate.
L’importante è che abbia un buon hardware e che la scheda grafica sia una delle più recenti. Ovviamente più alto è il livello degli hardware più probabilità abbiamo di produrre Bitcoin molto velocemente. Così molti miners investono e si costruiscono una vera e propria macchina da mining dotata di più schede video collegate alla scheda madre.
Per questo motivo i gamers, negli ultimi mesi, si sono visti aumentare di molto i prezzi delle schede video. Sia per quanto riguarda le AMD Radeon e sia per quanto riguarda quelle di Nvidia.
Bitcoin in declino: la fine del mining della criptovaluta?
Veniamo ora al vero motivo e argomento di questo articolo. Il declino del Bitcoin di cui ve ne abbiamo parlato ad inizio articolo. Negli ultimi giorni si è registrato un crollo del valore del Bitcoin, il quale è passato da 5 mila a 3 mila dollari.
Il crollo è stato determinato dalla Banca Popolare della Cina, la quale ha dichiarato illegale il trading di questa moneta. Inoltre dal 30 Settembre la compravendita delle criptovalute verrà bloccata.
L’impossibilità di tracciare le transazioni ha sempre gettato un’ombra su questi strumenti, tante volte emersi nel deep web come forma di pagamento nelle operazioni illegali. Non dimentichiamoci inoltre che la Cina era importantissima per i Bitcoin, in quanto paese più popolato e seconda potenza economica del mondo.
Lo stop degli scambi ha colpito BTC China che ha deciso di chiudere le sue attività sulla criptovaluta. Si tratta di una delle maggiori piazze in Cina di questa categoria. Inoltre nei giorni scorsi era sceso in campo anche il ceo di JP Morgan. James Dimon il quale l’ha definito una “frode”, destinata a “fare una brutta fine”.
Conclusioni
Che sia davvero la fine della criptovaluta? A quanto pare sembra proprio di si. Quindi i miners dovranno dire addio ai loro guadagni facili, ottenuti semplicemente tenendo acceso il loro computer. Inoltre potrebbe essere una buona notizia per i gamers, i quali potranno vedere finalmente i prezzi delle schede video tornare alla normalità. Non ci resta che vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni.