Il Digital Video Broadcasting – Terrestrial è lo standard del consorzio europeo DVB per una modalità di trasmissione televisiva digitale terrestre. Per intenderci, il DVB rappresenta un insieme di standard aperti ed accettati a livello internazionale, concepiti per lo sviluppo e la diffusione della televisione digitale. Questo sistema ha infatti prodotto degli standard per ciascun mezzo trasmissivo (terrestre, satellite o via cavo). Vediamo quindi cos’è il DVB T2 e cosa cambia nelle TV.
DVB T2: cos’è e cosa cambia nelle TV
Il DVB T2 è una nuova versione migliorata del noto standard DVB e, grazie ad esso, è possibile migliorare la ricezione grazie all’utilizzo di apparati fissi o portatili, contemporaneamente al miglioramento del bit-rate. Il nuovo standard, che usa codici a correzione simili a quelli caratteristici del sistema satellitare S2, porta con sé numerose novità tra cui:
- utilizzo di sistemi MIMO
- riduzione della potenza di picco irradiata all’antenna trasmittente
- utilizzo di più di 8000 portanti
- stima del canale migliore tramite un numero inferiore di portanti pilota
- aumento di distanza tra antenne e ricevitori
- incapsulamento di pacchetti IP nello stream
Quando si passerà al DVB T2 e con quali modalità?
Sono in molti a chiedersi quando ci sarà il tanto atteso switch-off, ovvero il passaggio al nuovo standard di trasmissione televisiva digitale terrestre. È bene sapere che lo switch-off ci sarà, ma non in date imminenti: si è infatti annunciato con la Legge Finanziaria 2018 che il passaggio avverrà intorno a Luglio 2022 (anche se poi si è parlato anche di Giugno 2022). Quindi entro queste date (non confermate) i network televisivi dovranno provvedere a riorganizzare le frequenze sulle bande dei 700 MHz in modo che siano compatibili con la tecnologia 5G. A tal proposito, in Italia sarà possibile utilizzare le bande di frequenza 694-700 MHz, 3600-3800 MHz, 26,5-27,5 MHz.
Lo switch-off avverà tra il giorno 1 settembre 2021 e il 20 giugno 2022.
- 1 settembre 2021 – 31 dicembre 2021: Lombardia, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Valle d’Aosta, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna
- 1 gennaio 2022 – 31 marzo 2022: Campania, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna, Umbria
- 1 aprile 2022 – 20 giugno 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche
Tra il 21 giugno e il 3o giugno 2022 gli operatori dovranno effettuare il passaggio allo standard DVB T2 e il codec HEVC.
Regole per i dispositivi
A partire da Gennaio 2017, possono essere venduti solamente dispositivi aventi il sintonizzatore DVB T2 HEVC. Se, quindi, avete acquistato un televisore nel 2017 o negli anni successivi, potete stare tranquilli poichè non dovete far altro che aspettare lo switch-off.
- Se possedete un televisore fabbricato negli anni precedenti al 2017, occorrerà conoscere il modello di quest’ultimo e cercare in rete le sue specifiche. In questo modo potrete sapere se sarà possibile vedere la TV con il nuovo standard.
- Se il vostro televisore appartiene agli anni 2014-2015 non supporta il codec HEVC (standard di compressione video compatibile con DVB T2 che migliora la qualità video e supporta l’ultra definizione 8K con risoluzioni fino a 8192 x 4320 pixel). Il codec HEVC viene supportato a partire dai televisori di fascia medio-alta del 2015-2016, mentre dal 2017 ogni televisore immesso sul mercato DEVE essere compatibile con questo standard di compressione. Se volete, quindi, continuare ad usare il vostro televisore seppur non compatibile con HEVC dovrete procedere con l’acquisto di un decoder esterno. Potrete anche tentare di effettuare un aggiornamento del firmware per rendere il vostro televisore compatibile con il codec. Tuttavia, è difficile trovare questo tipo di aggiornamento per i modelli più vecchi, in quanto la compatibilità dipende soprattutto dal chip di decodifica, quindi dall’hardware.
- Per avere la sicurezza totale sulla compatibilità del vostro televisore con DVB T2 e HEVC vi basterà controllare la presenza del bollino DGTVi PLATINUM applicato sul dispositivo.
Decoder DVB T2 HEVC
Già da oggi è possibile acquistare un decoder esterno su Amazon ad un prezzo che sia aggira intorno ai 30 euro. Una volta effettuato l’acquisto vi basterà collegare il dispositivo alla TV tramite il cavo HDMI oppure una presa SCART se avete un televisore piuttosto datato. Il mio consiglio, tuttavia, è quello di tenere d’occhio il mercato dei TV Box Android, in quanto essi non fungeranno solo da semplici decoder, ma forniscono la possibilità di installare delle applicazioni Android di ogni genere.
Ora che abbiamo fatto chiarezza su cos’è il DVB T2 e su cosa cambierà nelle TV, potrete correre subito ai ripari e prepararvi al futuro cambiamento.
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