Lo Zenfone 5 della celebre casa taiwanese è uno smartphone dirompente che mostra all’utente immediatamente tutte le sue potenzialità: una intelligenza artificiale ben utilizzata, una fotocamera sorprendente, ottima esperienza generale di utilizzo e prestazioni adeguate alla fascia media in cui si colloca il nuovo device di Asus.
Insomma è un dispositivo a cui è facile affezionarsi rapidamente, scopriamo insieme per quali motivi.
Confezione
Asus parte subito forte allestendo un box fornito di ogni must have in termini di accessori:
- ZenFone 5
- Caricabatterie da parete (10W)
- Cover in silicone morbido trasparente
- Cuffie auricolari Asus ZenEar S Hi-res (incluso set di gommini intercambiabili di differenti dimensioni)
- Graffetta per estrazione carrello SIM
- Documentazione
Design ed ergonomia
“Quello è un iPhone X?” è la domanda ricorrente che mi è stata rivolta ogni qual volta abbia estratto in pubblico l’Asus ZenFone 5 (forse è la stessa che mi sono posto quando ho aperto la confezione per la prima volta).
Inutile nasconderlo: sarà la presenza del notch, saranno le forme tondeggianti e gli angoli smussati, sarà anche la posizione delle doppia fotocamera con flash identica ma l’estetica di questo smartphone richiama fortemente quella di casa Apple.
Per quanto riguarda le dimensioni è leggermente superiore a quest’ultimo avendo un’altezza di 15.3 cm, una base di 7.5 cm, uno spessore di 7.7 mm per un peso di 155 g. Il risultato è una presa tutto sommato salda grazie alle fresature sulla cornice laterale in alluminio e alle sue forme arrotondate, ovviamente è consigliato equipaggiarsi della cover saggiamente offertaci dall’azienda. Utilizzarlo con una mano resta un’impresa da equilibristi.
La parte posteriore interamente in vetro ospita oltre alla doppia camera e flash, come accennato, anche il sensore d’impronte nella zona centrale. Molto elegante l’effetto che riflette la luce partendo proprio dal suddetto sensore.
Il lato inferiore monta la porta USB type-C, il jack audio 3.5 e lo speaker audio. Sull’amato e odiato notch troviamo la camera anteriore, la capsula auricolare sotto la quale compare il LED di notifica ed il sensore di prossimità.
La qualità dei materiali e l’assemblaggio sono decisamente premium e quindi al netto di una scarsa originalità nell’aspetto, troveremo un device pulito, elegante e ben costruito.
Hardware
Il reparto hardware è da medio di gamma di tutto rispetto:
- CPU Qualcomm Snapdragon 636
- Processore octa-core a 64 bit
- GPU Adreno 509
- RAM 4 GB
- ROM 64 GB (espandibile tramite MicroSD fino a 2 TB)
- Fotocamera frontale 8 MP
- Fotocamera principale/secondaria posteriore 12 MP/ Grandangolare 120°
- Display Super IPS Full HD+ (2246 x 1080) da 6.2 pollici
- Batteria 3300 mAh
L’accoppiata Snapdragon 636 ed i 4 GB di RAM si è dimostrata un’ottima soluzione per garantire risultati più che soddisfacenti: il telefono è reattivo nella gestione delle app anche con una nutrita schiera di schede in background, economico in termini di energia ed il “motore” non scalda eccessivamente. In linea il reparto gaming, che ha buoni tempi di caricamento e alta riproduzione dei dettagli.
Per il sensore di impronte digitale sul retro, che ha deluso in parte anche dopo il recente aggiornamento firmware 15.0615.1803.60 intervenuto per apportare migliorie, è consigliabile salvare più impronte per ottenere una percentuale di 8/10 di riuscita ma è rapido nello sblocco.
Presenti Bluetooth 5.0, WiFi 802.11 a/b/g/n/ac 2.4 & 5GHz, NFC, Radio FM e GPS con GLONASS.
Parte telefonica molto valida grazie alla potente ricezione ed un volume in entrata ed uscita durante la chiamata alto e chiaro, lo stesso in modalità vivavoce.
Audio
Il discorso audio è talmente curato che merita un paragrafo autonomo. Innanzitutto bisogna parlare dei doppi altoparlanti, quello principale è a 5 magneti con Smart AMP NXP che fornisce un audio potente anche in ambienti esterni rumorosi, e il secondario frontale è la capsula auricolare che invia solo le alte frequenze. La sintesi è una uscite stereo di grande livello
Vi assicuriamo che lo smartphone è uno dei migliori sotto questo profilo: audio di qualità (coi limiti fisiologici del settore), ad un volume alto e sostenuto. L’uscita audio supporta l’Hi-Res Audio 192kHz/24-bit e il DTS per supporto cuffie virtual surround.
Software
L’Asus ZenFone 5 parte da Oreo 8.0 interpretato dalla ZenUI 5 (anticipiamo che il sistema operativo ha limato qualche defezione tramite un aggiornamento scaricato durante il periodo di prova). Sostanzialmente le prestazioni del sistema sono fluide e non creano particolari problemi inoltre la ZenUI consente ampi margini di personalizzazione all’utente. Non ci ha convinto l’interfaccia gestione notifiche sulla fascia notch, dato che vengono segnalate mediante il simbolo di tre puntini e bisognerà cliccarci sopra per far apparire una “fascia di supporto” che ci mostrerà le icone delle app. Sorvolando su quest’aspetto la visualizzazione dello schermo orizzontale a 18:9 è ben orchestrata dato che una banda nera coprirà la sopra citata tacca (notch). Funzioni interessanti presenti sono il Page Maker che consente di salvare ed organizzare pagine web sul dispositivo, il Game Genie, modalità attivabile durante le sessioni di gioco, dà la possibilità di conservare maggiore RAM dedicata, bloccare le notifiche, registrare o andare in live.
Il sistema operativo offre dunque un’esperienza fruibile per qualsiasi tipo d’utenza.
I.A.
Particolarmente riuscita è l’integrazione della Intelligenza Artificiale che ci aiuterà in aspetti innovativi e realmente utili, nella nostra vita quotidiana e in quella della longevità dello smartphone:
- Face ID: Lo sblocco tramite dati biometrici facciali funziona meglio, a nostro parere, del sensore d’impronte. Ha un ottimo riconoscimento, anche se indossiamo accessori come occhiali da sole, con valore di riuscita 9/10. Soffre la poca luminosità dell’ambiente arrivando a 5/10.
- Gestione Ricarica: L’aspetto più interessante è proprio l’A.I. applicata alla ricarica del dispositivo: lo smartphone potrà studiare le nostre abitudini e il nostro utilizzo del caricatore, e, in base a questo, attivare un piano di erogazione energia maggiormente adatto alle nostre esigenze e soprattutto alla longevità della batteria.
Di notte ad esempio gestirà la ricarica in modo da non lasciare il telefono al 100% per ore, pratica che potrebbe essere usurante, o al contrario il sistema ci aiuterà a fornire una ricarica rapida in caso di pit-stop veloce ad una presa di corrente. - Fotocamera: Viene agevolata nel riconoscimento di diverse tipologie di paesaggio (12 scene) o condizioni ambientali per offrirci la migliore resa nello scatto. Funziona ma forse risulta troppo “pedante”.
- Suoneria: Il volume del dispositivo aumenterà o diminuirà in base alla percezione dei rumori ambientali.
- Zen Emoji: Stendiamo un velo pietoso sulle Emoji animate dalle nostre espressioni facciali, non si avvicinano neanche lontanamente a quelle di iPhone, sono piene di ritardo movimento-audio oltre ad essere limitate nelle mimiche somatiche.
Fotocamera
Tanto scalpore ha destato la valutazione di ben 93 punti dalla piattaforma DXOMark sulle lenti dello ZenFone 5 e dobbiamo dire che il reparto fotografico del device di casa Asus ha colpito anche noi. La fotocamera principale posteriore ha un sensore Sony IMX 363 da 12 MP 24 mm con apertura F/1.8 stabilizzata otticamente coadiuvata da una seconda fotocamera posteriore da 8 MP grandangolare di 120 gradi, in questo caso non stabilizzata. La fotocamera selfie anteriore è da 8 MP F/2.0.
I risultati sono notevoli: gli scatti sono ottimi in condizioni di luce ottimale e molto buoni anche con scarsa illuminazione. Colpiscono l’ottima cattura e il bilanciamento del colore, la rapidità di messa a fuoco e la presa dei dettagli. L’HDR automatico e l’incidenza dell’A.I. marcano molto la mano ed alcune volte fanno storcere il naso dato che lasciano tracce di rumore digitale nelle foto. In notturna invece l’aiuto dell’algoritmo riesce ad ottenere tanta luce e fornire grandi risultati.
Maggiore incertezze sui selfie: gli scatti risultano leggermente sporchi e impastati.
I video sono ben stabilizzati e in modalità 1080 FullHD a 60 fps otteniamo le migliori performance e forniscono in generale anche un buon audio.
Apprezzabili anche le foto ottenute con la camera grandangolare, anche se cala la risoluzione dell’immagine. L’effetto bokeh in modalità Ritratto scontorna in modo preciso il soggetto in primo piano, qualche errore se si usa la fotocamera anteriore.
Display
Il pannello Super IPS Full HD+ (2246 x 1080) da 6.2 pollici con un rapporto schermo/corpo del 90% arriva a 500 nits di luminosità è sicuramente un buon display: luminoso, colori vivi e buonissima visibilità sotto i raggi UV. Ovviamente il rapporto 19:9 regala un’esperienza visiva appagante ed avvolgente. Presenti il filtro luce blu e la taratura automatica di luminosità e temperatura del colore. Il tutto protetto da un Gorilla Glass molto oleofobico.
Autonomia
La batteria da 3300 mAh ti accompagna anche nelle giornate più impegnative per l’intera giornata. Un utilizzo medio-stress mi ha dato la possibilità di arrivare alle nove di sera con un abbondante 30% di carica residua con oltre 4 ore di schermo attivo. Un utilizzo forsennato, con GPS e Bluetooth sempre attivati, invece mi ha portato a 5 ore e mezza di display attivo intorno alle sette e mezzo di sera. Note positive sono la parsimonia del sistema che in modalità stand by consuma molto poco.
Prezzo e conclusioni
Il prezzo ufficiale di lancio per l’Asus ZenFone 5 è di 399 € ma sul mercato online è già possibile trovare occasioni migliori. Lo smartphone nonostante il prezzo da medio di gamma mostra i muscoli e si avvicina notevolmente ai colleghi della classe superiore in particolare per un notevole comparto fotografico, realmente di livello superiore. Non mancano cura nel design, sviluppo convincente della A.I. (sebbene conqualche ombra), un reparto multimediale completo ed un’esperienza di utilizzo godibile.
La summa del discorso ci porta ad incoraggiare l’acquisto del device se si vuole puntare ad un mid-range con l’aria da top.