Dopo avervelo mostrato rapidamente nel nostro video unboxing + anteprima, quest’oggi parliamo più approfonditamente di questo Ticwatch Pro, della sua robustezza, del suo comparto tecnico e dei suoi 2 display.
Confezione
La scatola è circondata da un’etichetta in cartoncino che presenta, frontalmente, l’immagine del prodotto e mostra con fierezza il premio vinto proprio per il suo design. Su un lato troviamo una piccola descrizione del prodotto, sull’altro un resoconto del contenuto e, per concludere, sul fondo la scheda tecnica completa.
L’etichetta lascia poi spazio alla confezione vera e propria, totalmente in colorazione nera con la scritta Ticwatch Pro sul lato alto. Il contenuto poi è ben organizzato, con lo smartwatch posto al centro nell’apposito spazio e protetto, sia sul quadrante che sul lato basso, da 2 pellicole protettive. Il fondo poi ospita l’essenziale, ovvero il caricabatterie con basetta magnetica sul lato sinistro e il piccolo libretto illustrativo in varie lingue, italiano compreso, sul lato destro.
Design ed ergonomia
Esteticamente questo Ticwatch Pro segna un notevole passo avanti rispetto ai precedenti smartwatch prodotti da Mobvoi. I materiali utilizzati per la sua realizzazione, infatti, vedono una qualità piuttosto alta, nonostante siano piuttosto comuni.
Sulla cassa, ad esempio, troviamo la corona in un alluminio rifinito nel dettaglio e ben trattato, che circonda chiaramente il quadrante dello smartwatch. A seguire vediamo il corpo in una plastica opaca rigida e piuttosto robusta che ospita, sul lato destro, i 2 tasti fisici utili a interagire col dispositivo e, tra questi, il piccolo foro del microfono.
Per concludere, anche il fondo è stato realizzato in alluminio, stavolta però spazzolato, che ospita centralmente il sensore per il rilevamento del battito cardiaco, a seguire troviamo un piccolo speaker, mentre sulla sinistra i connettori utilizzati per la ricarica sulla basetta magnetica.
Il design nel complesso mi è piaciuto molto e al polso l’ho trovato davvero comodo. La robustezza della cassa e i materiali utilizzati lo rendono sicuramente un po’ pesante, mentre il cinturino in questa gomma piuttosto compatta non lascia respirare molto il polso. Com’è facile vedere dalle immagini, poi, lo stile è per così dire molto maschio, rendendolo un accessorio poco adatto al polso di una donna.
Hardware
Oltre ad essere un ottimo oggetto di stile, Ticwatch Pro può vantare una scheda tecnica di tutto rispetto.
- CPU: Qualcomm Snapdragon 2100
- GPU: Adreno 304
- RAM: 512 MB
- Archiviazione: 4 GB di cui 2 liberi
- Display: Pannello OLED touch da 1,4″ e risoluzione 400 x 400 + pannello LCD FSTN
- Sensori: PPG / Luminosità / Prossimità / Accelerometro / Giroscopio
- Connettività: GPS / WiFi / Bluetooth / NFC
- Batteria: 415 mAh
Software e prestazioni
Lo smartwatch di Mobvoi vede a bordo Wear OS (ex Android Wear ) basato su Android 8.0, con le patch di sicurezza aggiornate al 5 Aprile 2018. Il sistema operativo di Google riservato ai dispositivi indossabili lo conosciamo già e sul Ticwatch Pro gira senza problemi, offrendo tutti i servizi che lo contraddistinguono.
La navigazione tra le varie schermate risulta infatti fluida e priva di impuntamenti, con tempi di caricamento piuttosto brevi salvo durante un uso particolarmente intenso, dove magari passerà un secondino in più.
Come tutti i wearable equipaggiati con Wear OS, anche questo Ticwatch offre il solito set di funzionalità. Dalla schermata principale, con uno swipe verso il basso accediamo alla statusbar, con lo swipe verso destra o sinistra cambiamo quadrante, scegliendo tra quelli preferiti e, con uno swipe verso l’alto, accediamo alle notifiche.
I tasti fisici, come già detto, sono 2 e permettono di richiamare 2 funzioni particolari. Il primo, quello più in alto, ci consente di accedere alla lista delle applicazioni installate, mentre quello a seguire richiama l’app Fitness. Il comportamento di quest’ultimo, però, può essere modificato recandoci nelle impostazioni.
L’assistente Google poi è ben integrato all’interno del sistema e può essere richiamato sia con una pressione prolungata del tasto principale che pronunciando le paroline magiche “Ok Google”. In questa controparte per smartwatch troviamo bene o male le medesime possibilità offerte su smartphone, ma la reattività nel riconoscimento e nella risposta non è molto rapida e forse potrebbe essere ottimizzata ancor meglio.
Microfono e speaker poi lavorano bene e la loro presenza, assolutamente non scontata visto come, ad esempio, non tutti gli smartwatch presentino l’altoparlante, permette di estendere la casistica nella quale possiamo utilizzare il nostro orologio smart tenendo in tasca lo smartphone. Possiamo infatti intrattenere conversazioni telefoniche, inviare e riprodurre note vocali su Telegram, riprodurre brani caricati su Google Play Music e altro ancora.
In particolare, ho trovato molto comoda proprio l’integrazione con Google Play Music, che consente di scaricare brani del nostro account nella memoria interna dello smartwatch per poi ascoltarli tramite il piccolo speaker oppure collegando ad esso un paio di cuffie Bluetooth. Questa peculiarità risulta particolarmente utile nel caso di attività fisica o semplicemente per ascoltare la nostra musica preferita in mobilità senza impegnare il nostro smartphone.
Lo smartwatch è poi dotato di connettività NFC che, al momento attuale, risulta praticamente inutile. Di fatto, avere questo sensore a disposizione non può che far comodo considerando come, quando Google Pay arriverà ufficialmente in Italia, questo dispositivo sarà già pronto ad abbracciare tale funzionalità.
Essential Mode
La caratteristica che rende questo smartwatch unico è, come già detto, la presenza di 2 display. Il primo, ovvero il pannello AMOLED touch da 1,4 pollici, vede una risoluzione di 400 x 400. La qualità nel compplesso è piuttosto buona, mi è piaciuta la gamma cromatica tipica degli schermo di questo tipo e i neri profondi incidono positivamente sia sulla resa visiva che sull’autonomia. Subito al di sopra di questo, però, troviamo un pannello LCD FSTN che, di fatto, quando è spento risulta praticamente invisibile.
Guardando lo schermo dello smartwatch con la giusta inclinazione, però, si riesce a vedere la sottile struttura che contraddistingue questo tipo di tecnologia, che va’ di fatto a accendere solamente determinate parti del display formando dunque caratteri e numeri. Tale pannello vede un consumo energetico davvero esiguo ed è ben visibile sotto la luce del sole. Non presentando alcun tipo di retroilluminazione, come ad esempio i display e-ink, al buio risulta chiaramente inutilizzabile.
Nonostante questo display sia abilitato per entrare in funzione in modo del tutto automatico quando il pannello AMOLED va in standby, possiamo decidere di attivarlo manualmente, spegnendo del tutto lo schermo principale fino all’accensione successiva.
Limitazioni con iOS
L’ultimo smartwatch realizzato da Mobvoi, così come tutti i dispositivi con a bordo Wear OS, non danno il massimo con i prodotti Apple ma questo, a mio parere, non può essere considerato un difetto. Trattandosi di un sistema basato su Android, è facile aspettarsi una scarsa sinergia col sistema della mela morsicata.
In particolare, lo smartwatch consente di visualizzare tutte le notifiche, ma permette di interagire, magari rispondendo o archiviandole, solamente con quelle che vedono una controparte anche sullo smartphone, rendendolo di fatto poco indipendente. Non è possibile poi sfruttare il microfono e lo speaker per la riproduzione di contenuti multimediali e nelle chiamate e, a proposito di quest’ultime, non potremo nemmeno iniziare una conversazione telefonica dal Ticwatch Pro, in quando Wear OS non comunica col dialer di iOS.
Per concludere l’assistente Google, che per essere utilizzato deve essere installato anche su iOS, vede un set di funzionalità di molto ridotto proprio in relazione alla scarsa sinergia che c’è tra i 2 sistemi.
Batteria
Mobvoi fornisce diversi dati riguardo l’autonomia del proprio dispositivo. Sulla carta, infatti, questo Ticwatch Pro dovrebbe garantire 30 giorni di utilizzo nella modalità Essential, 5 giorni con la combinazione dei 2 display, 2 giorni utilizzando solamente il display AMOLED e 5 ore con un utilizzo costante del segnale GPS.
Al momento non posso confermare i dati sul lungo periodo, ma posso darvi qualche certezza sul periodo di una settimana. Posso anzitutto confermare che, con un utilizzo piuttosto standard, con costante collegamento Bluetooth e interazione con le notifiche, sono arrivato tranquillamente ai 5 giorni dichiarati. Particolare come, con il raggiungimento di un basso livello di carica, lo smartwatch andrà automaticamente nella Essential Mode per risparmiare batteria.
Prezzo e conclusioni
Ticwatch Pro è disponibile all’acquisto su Amazon.it a 249,99€, prezzo non economico ma assolutamente adeguato al prodotto e ai diretti concorrenti. Se consideriamo poi come questo sia appena arrivato sul mercato, non dovremo aspettare molto per iniziare a vedere le prime offerte.
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L’alta qualità costruttiva e le prestazioni offerte, infatti, unite a tutta la sensoristica del caso come GPS, WiFi, Bluetooth, NFC, e i 2 display fanno di questo Ticwatch Pro una valida scelta nel panorama dei wearable powered by Wear OS.