C’è un web, che conosciamo tutti, che si basa sul rapporto client-server. Ce n’è uno un po’ meno conosciuto che sfrutta la tecnologia P2P per bypassare i server e rendere comunicazioni e scambi di informazioni più sicuri e privati. Sistemi come PayPal, Satispay o Hype, ad esempio, utilizzano il peer-to-peer per permettere lo scambio di denaro in modo semplice ed immediato esattamente come se lo si stesse prestando fisicamente ad un amico. Beaker, invece, è il browser per “the next generation web”, una rete fondata sul reciproco e libero scambio di informazioni in modo diretto, sicuro e con la possibilità di utilizzare una parte della memoria del proprio PC per hostare il proprio sito web. Nasce dall’idea che il web debba essere uno strumento nelle mani di tutti per potersi informare ed esprimere liberamente. Vediamo quindi Beaker, cos’è e come funziona.
Indice
Come funziona Beaker
Beaker è un browser particolarissimo. Integra la tecnologia P2P (peer-to-peer) che abolisce i server centrali, decentralizzando quindi il passaggio delle informazioni e permettendo una comunicazione diretta tra gli “interlocutori”. Mentre in un sistema client-server per inviare messaggi questi prima devono transitare per un server che si occupa di smistarli, in un sistema P2P vi sono tanti percorsi quante sono le comunicazioni. L’integrazione del P2P implica però l’utilizzo di un nuovo protocollo, al pari dell’HTTP o HTTPS, chiamato “DAT“. Al momento Beaker non è un campione di velocità, questo perché le informazioni vengono processate dalle nostre macchine casalinghe e la velocità nello scambio di dati ne risente pesantemente. In futuro però, con connessioni più veloci e hardware più potente, c’è da aspettarsi una evoluzione di questa interessante soluzione.
Come installare Beaker
Installare Beaker è semplicissimo. Basta recarsi sul sito del browser a questo link e scaricare la versione appropriata per Windows, Mac o Linux. Una volta installato verrà creata sul PC una cartella dove tutto ciò che è al suo interno appartiene alla rete di Beaker, di fatto si tratta di una cartella condivisa. Esattamente come fosse un cloud è possibile linkare il contenuto e trasmetterlo a chiunque voglia. All’interno di questa cartella risiederanno anche i file necessari alla creazione e visualizzazione del proprio sito web.
Creare un sito web con Beaker
Anche la creazione di un sito web è semplificata. Questo non avrà sicuramente la stessa visibilità di uno tradizionale, ma potrebbe essere uno dei primi grandi successi del futuro. Vediamo subito come fare.
- Aprire Beaker Browser e cliccare in alto a destra per accedere al menu a tendina.
- Cliccare su Create new > Website
Si aprirà un’interfaccia con tutti i file di base necessari per lo sviluppo di un sito web (file HTML, CSS e JavaScript). Procedendo alla modifica o all’implementazione di altri file si riuscirà a costruirlo passo dopo passo. È importante dire che, fungendo il nostro PC da client e server contemporaneamente, si potrà ospitare anche più di un solo sito.
In tutto questo c’è un problema non trascurabile. Se il PC funge da server è necessario mantenerlo acceso 24h/24h affinché siano i file sempre raggiungibili. Per ovviare questo problema ci viene in soccorso Hashbase, una servizio di peer pubblici, che permetterà di raggiungere una migliore condivisione e di risparmiare uno sforzo inutile al nostro device.
Pro e contro
I pro e i contro di Beaker sono direttamente correlati a quelli del P2P. Vediamoli nello specifico.
Pro
- Non è necessario acquistare un server e non bisogna quindi sostenere costi;
- Ogni utente ha pieno controllo delle proprie risorse e dei file condivisi, è quindi amministratore del proprio client-server;
- Tanto più fitta è la rete, tanto è più veloce.
Contro
- Sono necessarie competenze per la gestione del sistema;
- È comunque necessario un device abbastanza potente da poter mantenere contemporaneamente il ruolo di client e di server.
Altri articoli utili
Sulla navigazione in rete e sui servizi P2P in generale c’è tanto altro ancora. Date un’occhiate ad alcuni dei nosri articoli.