Finalmente abbiamo messo le mani su Alexa Echo Dot (3ª generazione), l’ultimo ed il più economico assistente vocale prodotto da Amazon. La curiosità era tanta e abbiamo utilizzato tutto il tempo necessario per assillare e stressare questo aiutante virtuale. Scopriamo insieme come si è comportato.
Confezione
Il cubico box di Alexa contiene:
- Alexa Echo Dot
- 1 alimentatore di corrente da 15 watt
- libretto d’istruzioni e certificazioni
Non molto questo è vero ma è tutto il necessario per il suo funzionamento.
Design
Alexa Echo Dot (3ª generazione) ha un look sicuramente smart e moderno, grazie alle sue linee morbide e tondeggianti. Il dispositivo si presenta come un disco spesso circa 4 cm, la cui parte superiore è in policarbonato nero ed ospita i 4 microfoni in corrispondenza dei 4 tasti fisici (volume su, volume giù, interazione, muto).
La base inferiore è ricoperta di silicone antiscivolo, che gli conferisce una buon ma non eccezionale grip. Il lato è completamente rivestito da una trama in tessuto sotto i quali si celano gli speaker audio. Molto funzionale è il LED circolare che fa da contorno al lato superiore.
Sul lato posteriore sono presenti due ingressi: uno per l’alimentazione e l’altro un jack 3.5 solo per uscita audio, quindi per aiutare il nostro Echo Dot sotto un aspetto sonoro ad esempio collegando delle casse. L’assemblaggio ed i materiali sono di alta fascia dando vita ad un prodotto di assoluta qualità.
Installazione e funzionamento
Avviare Alexa Echo Dot (3ª generazione) è molto semplice: una volta collegata alla corrente si accenderà ed attenderà che, tramite l’app di sistema “Amazon Alexa” scaricabile sul nostro smartphone (sia da App Store che da Play Store), gli indicheremo la linea Wi-Fi a cui agganciarsi ed il gioco è fatto.
Dopo aver messo rapidamente a punto il nostro account personale ci si può sbizzarrire nell’interazione con il nostro assistente virtuale. La parola magica da pronunciare è “Alexa“, in seguito alla quale l’Echo Dot si attiva accendendo il cerchio LED. Questo segnale conferma che il dispositivo è in ascolto ed attende le nostre richieste.
Le principali funzioni del nostro assistente sono quelle di: fornirci i dati sul meteo; informarci sulle notizie del giorno; impostare sveglie; appuntare impegni o promemoria; compilare liste di cose da fare; interagire con dispositivi IoT per la domotica (accensione/spegnimento luci o gestione di videocamere di sorveglianza); ascoltare brani da servizi streaming musicali. Tutto questo tramite un nostro comando vocale!
A questi compiti “istituzionali”, possiamo aggiungere una lunga serie di servizi più “informali” che vanno dal farci raccontare una barzelletta od una curiosità, compiere acquisti su Amazon, farsi leggere un audiolibro, chiamare un persona (che andrà registrata sulla nostra app da smartphone), chiedere informazioni su un personaggio famoso, un’opera, una città ma anche cosa danno nei cinema più vicini. Più o meno tutto quello che ci passa per la testa.
Molto simpatica ed utile la possibilità di creare una “routine“, ovvero una serie di azioni da noi selezionate da far compiere ad Alexa nel momento in cui pronunciamo la parola chiave “Buongiorno”, all’occorrenza anche “Buonasera” se siamo a fine giornata.
Compiere un elenco esaustivo delle funzioni che è in grado di compiere l’Echo Dot è praticamente impossibile, ed a maggior ragione se teniamo conto delle “skills” introdotte da Amazon: le abilità di Alexa possono essere continuamente aggiornate scaricando delle applicazioni sviluppate da terze parti, che rendono le capacità del dispositivo sconfinate.
Per citarne alcune troveremo le skills per diversi giochi, come Akinator; per ricette come GialloZafferano; per la lingua come il vocabolario Treccani; per ascoltare le radio più famose italiane; per aggiornarsi sulle ultime notizie che vanno dalla cronaca allo sport tramite diverse testate come il Corriere della Sera o Repubblica ma anche Sky Sport o Sport Mediaset.
E si potrebbe continuare per un bel po’ toccando ogni tipo di categoria: umorismo, finanza, cibo, curiosità, film e TV, salute e benessere per un parco di applicazioni in continua evoluzione. Il funzionamento delle skills varia in base alle capacità dei programmatori: troveremo sistemi che funzionano meglio rispetto ad altri un po’ più acerbi ma in generale l’esperienza media è soddisfacente.
In definitiva Alexa Eco Dot (3ª generazione) funziona molto bene ed offre un sistema di assistenza maturo e assolutamente paragonabile alla serie Google Home. Qualche defezione o imprecisione permane ma siamo sulla strada giusta: in particolare, Alexa non ha una pronuncia italiana impeccabile e necessita di comandi vocali pronunciati in maniera forte e chiara. In sostanza, nulla che un buon aggiornamento firmware non possa superare.
Qualità audio e musica
Il comparto audio di Alexa Echo Dot (3ª generazione) non è forse l’aspetto principale del prodotto ma di sicuro ha un valore fondamentale nella scelta. Sotto questo punto di vista possiamo ritenerci più che soddisfatti: il volume massimo non è “spaccatimpani” e resta in una comfort zone per i nostri timpani ma l’audio generato è di ottimo livello.
Il suono sulle medie è corposo e ben definito, convincente anche sulle alte sebbene siano abbastanza ricche non sono particolarmente cristalline. Ciò che farà piacere ai più sono le basse frequenze: profonde, presenti ed avvolgenti, che per un dispositivo di queste dimensioni non è per nulla scontato.
Come anticipato, l’Echo Dot è munito di un’uscita audio AUX per collegare un dispositivo audio per migliorarne le prestazioni. Allo stesso modo è possibile collegare via Bluetooth un qualsiasi altoparlante.
Per quanto concerne la gestione dei servizi streaming musicali (ricordiamo che Alexa è compatibile con Amazon Music, Spotify, Deezer e Tune In) bisogna ammettere che è ottima: possiamo liberamente chiedere la riproduzione di un brano specifico, un album, una nostra playlist salvata o chiedere semplicemente la musica adatta ad una particolare occasione.
Alcune differenze invece le abbiamo riscontrate sulla facilità di utilizzo dell’uno o dell’altra piattaforma. Difatti approfittando del periodo di 14 giorni in prova per Amazon Music, contemporaneamente al nostro abbonamento Spotify, è chiaro che Echo Dot funziona nettamente meglio col primo.
A fare la differenza una migliore integrazione e prontezza nei comandi e la “preferenza” di default che Alexa nutre nei confronti del servizio prodotto dalla casa madre. Infatti con entrambi gli abbonamenti attivi alla richiesta di un brano, l’Echo Dot di base si appoggerà ad Amazon Music, al contrario bisognerà fare espressa richiesta per usufruire di Spotify.
Conclusioni
Alexa Echo Dot di 3ª generazione è venduto al prezzo di 59.99 € su Amazon, il che lo rende un acquisto entry level molto appetibile per chi vuole saggiare le capacità di un assistente virtuale o magari fare un regalo all’avanguardia, considerando in Natale che incombe.
Il prodotto è sicuramente valido ed una volta provato sarà difficile farne a meno, al netto di qualche defezione sulla pronuncia ed un recepimento dei comandi vocali che ogni tanto può fare cilecca. Per il resto, perfetta integrazione coi prodotti per la domotica, ottima precisione nelle informazioni e buona gestione dell’aspetto audio.
Tirando le somme siamo certi che Alexa vi conquisterà e che ci sarà sempre spazio per lei sul vostro comodino.
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