Nonostante non dispongano dei grandi sensori delle macchine fotografiche, gli smartphone oggi possono regalare delle riprese rispettabili e utilizzabili per la realizzazione di cortometraggi di vario genere. La stabilizzazione che offrono però non è delle migliori. Un gimbal, ovvero uno stabilizzatore meccanico, è assolutamente l’ideale se si intende realizzare qualche ripresa il più possibile stabilizzata con uno smartphone. Ne esistono di diverse marche, ma quelli che sembrano imperare sono prodotti da DJI, YI e FeiyuTech. In questa recensione parliamo di quello prodotto dal sub brand Xiaomi osservandolo molto da vicino in tutto e per tutto valutandone sotto vari aspetti.
Confezione
Il prodotto si presenta con una confezione minimal e curata. Colori sobri che lasciano ricadere l’attenzione sul disegno del prodotto presentato nella parte frontale con già un dispositivo montato. Aperta la confezione, dopo alcuni manuali, è totalmente visibile il prodotto protetto da una spugna per minimizzare urti e cadute.
In dotazione oltre al gimbal è presente un cavetto nero USB – Micro USB per la ricarica.
Materiali ed ergonomia
Questo gimbal non dà la sensazione di essere economico. Il materiale è di ottima qualità e conferisce abbastanza sicurezza quando lo si tiene in mano. In fase di test ha resistito bene alle cadute senza riportare graffi o lesioni di alcun genere. La superficie liscia di colore nero opaco perde però la sua ergonomia se si utilizza il prodotto con dei guanti. Utili in questo caso sarebbero infatti delle parti in gomma per migliorare il grip. Utilissima nella parte inferiore è la vite da 1/4″ compatibile con la maggior parte dei treppiedi e supporti di vario genere.
Uno spiacevole inconveniente ha però compromesso l’esperienza. Una volta montato lo smartphone correttamente sul gimbal e effettuata la calibrazione, il device si è improvvisamente spento facendo cadere il Pocophone F1 a terra e lesionandone una parte. Defaillance che, nel caso del dispositivo utilizzato, si traduce in una riparazione dal costo di poche decine di euro, ma che con un device più costoso potrebbe rappresentare un grande problema. La fiducia nei confronti di questo prodotto non è totalmente venuta meno essendo un episodio probabilmente imputabile per metà ad errore umano.
Scheda tecnica
Batteria | 2600 mah |
Autonomia | da 6 a 8h |
Ricarica | ≥4h da PC |
Peso | 420g |
Limitazione meccanica | Tilt: 320° Roll: 320° Pan: 360° (Unlimited) |
Range manuale | Tilt: +180° a -180° Roll: +/- 30° Pan: 360° |
Autonomia e ricarica
Autonomia e tempi di ricarica hanno piacevolemente sorpreso. Nonostante la batteria interna sia di soli circa 2600 mAh, è stato necessario ricaricarlo solo una volta durante le quasi 12h ore di utilizzo complessive. I tempi di ricarica naturalmente variano in base al caricatore utilizzato, anche se è consigliabile in questo caso utilizzare la porta USB di un PC.
Modalità di funzionamento
Questo gimbal, esattamente come la concorrenza, propone tre modalità di funzionamento. Parliamo della Pan, Lock e Pan, e Tilt mode, contrassegnate rispettivamente con LED verde, rosso e blu.
Dopo aver acceso il dispositivo tenendo premuto l’apposito pulsante per 2-3 s e dopo aver calibrato gli assi mediante le viti, il dispositivo è configurato in Pan mode. Per passare alle altre modalità è solo necessario premere una volta il pulsante “M“. Nello specifico:
- Pan mode: la rotazione può avvenire solo attorno all’asse verticale.
- Lock mode: tutti gli assi sono bloccati.
- Pan and Tilt mode: il dispositivo segue il movimento nella rotazione attorno all’asse y.
Comodo per gestire i movimenti del gimbal è il pad calibrabile nella velocità direttamente dall’applicazione. Se si utilizza l’applicazione di YI, importante ed utile è il pulsante rosso che rappresenta una scorciatoia per la registrazione dei video o lo scatto di foto senza toccare il display del telefono.
App smartphone
L’app è quella cosa che può fare la differenza in dispositivi di questo genere ed in questo caso è assolutamente deludente. Problemi di connessione bluetooth, UI poco curata e tante funzioni che ci si aspetterebbe di trovare e che diversamente mancano. L’app è estremamente limitante, manca infatti il supporto alla registrazione 4K e ai motion time lapse. Registrare infatti un time lapse con questo gimbal è l’equivalente di utilizzare un normalissimo treppiedi con la fotocamera stock del dispositivo. Utile ma funzionante male è il tracking degli oggetti disponibile solo con il dispositivo in posizione landscape. Durante i test, dopo una prima configurazione effettuata con successo, l’applicazione ha smesso di connettersi automaticamente al gimbal, rilevato dallo smartphone nella sezione bluetooth e non dall’applicazione. È stato necessario disinstallare e reinstallare l’app e scollegare i due dispositivi dalle impostazioni dello smartphone. Il gimbal di fatto se affiancato dalla sua applicazione può dirsi del tutto inutilizzabile. Maggiori risultati sono ottenibili utilizzando l’app fotocamera stock qualsiasi sia lo smartphone utilizzato.
Conclusioni e prezzo
Lo spiacevole episodio e l’applicazione assolutamente da migliorare conferiscono abbastanza materiale per non preferirlo alla concorrenza. Il prezzo di circa 130€ potrebbe forse essere giustificato dai materiali, ma non dalle altre caratteristiche e questo lo rende nel complesso non consigliabile.
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