Quando ho ricevuto il microfono USB Blue Yeti Nano ero piuttosto scettico circa la sua resa, soprattutto quando, appena scartato dalla confezione, l’ho comparato al Blue Yeti (il fratello più grande). La differenza di dimensioni è notevole, così come il peso, per cui ho subito pensato che probabilmente il Blue Yeti Nano si sarebbe rivelato un prodotto sì efficace, ma con molti compromessi.
Dopo un mese di utilizzo posso anticiparvi che le mie impressioni iniziali non rispettano per nulla il giudizio finale: gli ingegneri di Blue sono riusciti a fare quasi un miracolo considerando il poco spazio a disposizione con cui hanno dovuto lavorare, rispetto al fratello più grande. Nella recensione cercherò di esporre in maniera completa e dettagliata perché sono rimasto colpito dal microfono Blue Yeti Nano, e perché posso consigliarlo a chi quotidianamente lo utilizza per voiceover, podcast, YouTube o registrazioni audio di qualità.
CONFEZIONE
Non c’è molto da dire sulla confezione di vendita, che contiene il microfono stesso con la base removibile, un lungo cavo micro-USB per il collegamento al computer ed un adattatore che può essere utilizzato per agganciare il microfono Blue Yeti Nano ad un boom-pole oppure ad un ragno per microfoni.
DESIGN
Molto simile al suo fratello più grande, questo prodotto di Blue si distingue per le sue linee meno curve e più squadrate. Mentre il Blue Yeti è pienamente tondo, quasi a sembrare una mega-capsula/compressa, questo Blue Yeti Nano ha una sua identità fatta di linee curve che però si intersecano con un profilo davvero interessante. Ottima la qualità costruttiva, tra le mani è solidissimo e la base è davvero molto pesante, non riuscirete a spostarlo per sbaglio grazie anche alla gomma di cui è rivestito sul fondo.
Ovviamente c’è un attacco da ⅜” che potete utilizzare per poterlo ad esempio porre su di un treppiedi o cavalletto esterno, così da essere anche versatili nel suo utilizzo. Sulla parte frontale troviamo il pulsante per la regolazione del volume con il LED di sistema, di colore verde, rosso o giallo. Nella parte posteriore troviamo il pulsante che consente di passare dalla modalità cardioide a quella omnidirezionale, mentre alla base c’è un ingresso da 3.5mm per il monitor audio, l’attacco micro-USB e l’attacco sopra menzionato.
FUNZIONAMENTO E SOFTWARE
Il microfono Blue Yeti Nano è un microfono a condensatore, dotato di due capsule da 14mm che servono per la cattura del suono. È in grado di catturare il suoni fino a 48kHz a 24 bit, con una risposta in frequenza di 20Hz – 20kHz. La cattura dell’audio è ovviamente convertita dal segnale analogico delle capsule in formato digitale che arriva direttamente al PC, sia esso con a bordo Windows o MacOS.
Un programma utile per monitorare il livello di guadagno del microfono e Blue Sherpa, fornito direttamente dall’azienda. Consente di cambiare il pattern di cattura audio, il gain, il controllo del volume per le eventuali cuffie monitor inserite direttamente nel microfono e poco altro.
Il microfono è di tipo Plug-and-Play, non dovrete installare driver ma ci penserà direttamente il sistema operativo a configurare il Blue Yeti Nano in meno di un minuto, pronto per essere utilizzato. Potete utilizzare il microfono anche come uscita audio, per poter sentire ad esempio la musica o l’audio delle conversazioni Skype attraverso l’ingresso delle cuffie posto alla base, come se il microfono fosse una scheda audio esterna.
La qualità del suono catturata dal Blue Yeti Nano è davvero eccellente, considerato il suo prezzo di vendita e il formato: nella video recensione che trovate sul nostro canale YouTube potete ascoltare due file audio in cui mettiamo a confronto il Blue Yeti con il Blue Yeti Nano, e la differenza è presente ma davvero sottile. Il suono è molto ricco, specialmente con pattern cardioide parlando a circa 30cm di distanza dal microfono, con un risultato eccellente per quanto riguarda la registrazione in un ambiente abbastanza controllato, anche se non perfettamente insonorizzato.
Bassi ricchi e profondi, audio cristallini, qualsiasi imperfezione o sbavatura nella voce tradirà la vostra traccia audio: è il rovescio della medaglia quando la qualità di registrazione aumenta. Sentirete molte più imperfezioni nell’audio se venite da soluzioni più economiche come microfono lavalier omnidirezionali o microfono cardioidi non alimentati, ma ciò non è un difetto: spinge a migliorare la qualità di registrazione, sia essa della voce che degli strumenti, a calibrare meglio il guadagno, a capire l’importanza di avere un ambiente che non sia pieno di eco e tanto altro ancora.
Non possiamo regolare il gain del microfono direttamente dallo Yeti Nano, ma si può ovviare via software: di per sé non rappresenta uno svantaggio, dato che comunque per essere utilizzato bisogna collegarlo ad un computer, ma è molto comodo comunque averlo sul fratello più grande e poteva essere implementato a mio parere.
Altra differenza con il fratello più grande sono le modalità di registrazione: qui sono solo due, cardioide e omnidirezionale, rispetto alle quattro presenti sul Blue Yeti. Il led di funzionamento mostra il verde quando il microfono è in ascolto, il rosso quando è mutato e il giallo quando la frequenza di campionamento tra software e sistema operativo è incongruente, per cui attenzione a questo dettaglio.
Ponendo il microfono USB Blue Yeti Nano sulla scrivania, con una distanza di circa 40-50cm, non è il massimo: il microfono dovrebbe essere quanto più vicino possibile alla fonte sonora, e in modo tale che il suono arrivi quanto più frontale possibile rispetto alle capsule, ovviamente se utilizzato in modalità cardioide. Se invece lo utilizziamo in modalità omnidirezionale, ad esempio per una chiamata di gruppo su Skype o per un podcast con molto ospiti, allora posizionare il microfono al centro della conversazione consente di catturare l’audio a 360°: facciamo attenzione anche ai rumori presenti nell’ambiente in cui registriamo, specialmente se utilizziamo questa modalità, dato che cattura tutto l’audio circostante, compresi eventuali rumori.
CONSIDERAZIONI FINALI
Blue Microphones è riuscita a sorprenderci dopo il Blue Yeti con un microfono USB più compatto ma altrettanto performante, facendo la gioia di chi vuole avere sempre con sè la possibilità di registrare audio di qualità con un ingombro minimo.
Ci sono alcuni compromessi da affrontare rispetto al Blue Yeti, ma nulla di trascendentale, e la qualità audio è davvero molto simile: vista la differenza di prezzo tra i due prodotti, la scelta ricade sul fattore portabilità e versatilità in fase di registrazione, rispettivamente a vantaggio del Yeti Nano per il primo, e dello Yeti “standard” per il secondo.
DOVE ACQUISTARE
Potete acquistare Blue Yeti Nano su Amazon ad un prezzo di circa 110€.