Xiaomi Redmi Note 7 è stato atteso a lungo. I suoi 48 MP e il design rinnovato segnano una pietra miliare nella serie dei Redmi Note, prodotti economici e validissimi, ma che hanno sempre sacrificato estetica e comparto fotografico per mantenere un prezzo decisamente aggressivo. Questa volta è però diverso, le mancanze di cui soffrivano questi dispositivi sono state risolte con qualche se e qualche ma.
I primi cambiamenti vengono proprio dal packaging. Per la prima volta un Redmi Note non è accolto da un scatola rossa e scritte bianche, ma da una scatola bianca con scritte arancioni e grigie. La dotazione riamane però sempre la stessa. Sono infatti presenti un cavo USB Type-C e un caricatore da 5V con output di 2A. Non manca naturalmente una cover grigio trasparente che nella parte laterale riporta la scritta “Designed by Xiaomi“.
Quest’ultimo potrebbe essere considerato inutile, ma nei primi istanti di vita del telefono può essere molto utile se è la prima volta che si ha a che fare con un dispositivo scivoloso. Nel complesso però la sua utilità si limita a un miglioramento dell’ergonomia e alla protezione da graffi e urti leggerissimi. È molto sottile e lascia la fotocamera esposta a tutti i pericoli del caso.
DESIGN
Aperta la confezione ci si rende subito conto che l’indipendenza del brand Redmi ha portato con sé non solo la sua filosofia, ma un rinnovato proposito di realizzare un prodotto finalmente non solo economico ed accessibile, ma anche bello. Il retro infatti è interamente in vetro e presenta nella parte superiore la doppia fotocamera semaforica e il flash – LED. La fotocamera è estremamente sporgente e questo toglie qualche piccolo punto all’estetica del device. Subito sotto troviamo la scritta “48MP AI Dual Camera” che è protagonista ed annuncia la vera innovazione. Sempre sul retro, lungo la verticale, troviamo il sensore di impronte digitali facilmente raggiungibile e individuabile . Nel bordo superiore troviamo il solito jack da 3.5mm con il LED infrarossi, mentre nella parte inferiore l’ingresso di ricarica USB Type-C che porta un notevole upgrade rispetto ai modelli precedenti. Non mancano naturalmente gli speaker e, lungo i margini, i pulsanti di accensione/spegnimento e volume +, volume – . Passando alla parte frontale invece troviamo un notch a goccia, ospitante la fotocamera frontale protetta dal pannello Gorilla Glass 5 da 6.3″. L’altoparlante è invece situato subito sopra la goccia e questo costringe ad abbassare il device durante le chiamate o l’ascolto dei vocali sulle app di messaggistica istantanea.
SCHEDA TECNICA
Sotto i pannelli di vetro batte il cuore di un robusto medio gamma. Nello specifico:
- CPU: Qualcomm Snapdragon 660, Octa-core, 14nm fino a 2.2Ghz
- GPU: Qualcomm Adreno 512
- RAM: 3/4 GB
- Archiviazione: 32/64 GB espandibili con Micro SD fino a 256Gb
- Fotocamera principale: 48MP f1.8-f2.4 + 5MP 1.12μm, f/2.2
- Fotocamera frontale: 13MP 1.12μm, f/2.0
- Display: IPS LCD da 6.3″/ FHD+ (2340×1080) 409ppi
- Batteria: 4000 mAh con supporto alla Qualcomm Quick Charge 4.0
- Dimensioni : 159.21 × 75.21 × 8.1mm
- Peso : 186g
HARDWARE
Le sue specifiche, di tutto rispetto, consentono un utilizzo soddisfacente. Se stressato però tende a surriscaldarsi. Facilmente infatti sono state rilevate temperature di poco superiori ai 40° in una normale sessione costituita da social e streaming di contenuti multimediali di vario genere. L’NFC è una mancanza che si fa sentire molto e che chiude le porte a questo dispositivo limitandolo a una più o meno ristretta cerchia di utenti. Come sulla maggior parte degli ultimi modelli che stanno popolando il mercato il carrellino della SIM consente l’alloggio di 2 SIM contemporaneamente o di una SIM e una Micro SD.
SOFTWARE
La nota dolente di questo smartphone è proprio il software. L’ottimizzazione è la cosa su cui Redmi dovrà lavorare per rendere veramente competitivo questo dispositivo. Ci saremmo infatti aspettati di trovare una statusbar alta quanto il notch e soprattutto le notifiche. Queste ultime infatti mancano anche se è evidente ci sia abbastanza spazio per poterle mostrare dove siamo sempre stati abituati a trovarle. Importanti e non da trascurare sono alcuni micro-lag che si manifestano quando il dispositivo è sotto stress ed i pop-up delle notifiche che spesso non possono essere cancellati e rimangono bloccati sulla schermata fino a quando non si spegne e riaccende lo schermo. Infine la navigazione web risulta essere veloce e scattante solo ed unicamente utilizzando app di terze parti, come Chrome, Firefox o Opera. Il web browser stock infatti è lento nel caricamento e manifesta rallentamenti nello scorrimento delle pagine e dei risultati di ricerca.
Piacevoli e molto fluide sono invece le gesture, probabilmente tra le migliori disponibili attualmente su uno smartphone. Veloce ed accurato è invece il sensore di impronte digitali con 9/10 tentativi andati a buon fine. Ricordiamo in oltre che è possibile sbloccare il device usando il riconoscimento facciale 2D. Confrontandolo con quello 3D di Pocophone f1 è sicuramente più lento, ma veloce nel suo genere e con tempi buoni anche in condizioni di scarsa illuminazione. Durante in test ha funzionato anche al buio, tenendo lo smartphone a circa 20 cm di distanza dal volto e con lo schermo a piena luminosità.
RETE
Nessun tipo di problema per quanto riguarda la connessione e la ricezione. La versione testa è infatti la Global ed è destinata al mercato internazionale. Sono piacevolmente rimasto sorpreso effettuando degli speed test dove in alcune circostante è risultato essere alla pari del Pocophone f1 in mio possesso.
DISPLAY
Il display da 6.3″ con rapporto 19.5:9 offre grande comfort. Soffre però di un evidente bleeding (perdita di luminosità) nella parte inferiore e nella parte superiore. Anche un occhio poco allenato alla lunga potrebbe accorgersi di questo difetto ed esserne infastidito. La riproduzione dei colori non convince, ma non è all’altezza dei top. La rappresentazione di alcuni colori appartenenti ai rossi e gialli non è molto fedele. Ad ogni modo è sempre possibile modificare tutto nelle impostazioni del dispositivo.
FOTOCAMERA
Veniamo adesso all’aspetto più interessante di questo dispositivo. Redmi ha deciso di concentrare l’innovazione nel comparto fotografico portando un dispositivo con 48MP + 5MP per la fotocamera anteriore e 13MP per la fotocamera frontale. Si tratta di enorme passo in avanti, ma c’è da chiedersi se sia effettivamente tutto oro quel che luccica. Si può infatti affermare senza riserva che i 48MP non siano effettivi poiché lo smartphone non dispone di un hardware specifico per l’elaborazione di quel segnale. Gli ingegneri di Xiaomi hanno però trovato la soluzione al problema creando un rapporto simbiotico tra il sensore e l’elaborazione software. Scattando foto a 48MP nella modalità PRO si otterranno infatti scatti di 8000 x 6000 pixel (o viceversa in base all’orientamento) con dettagli sorprendenti. Diversamente attivando l’HDR e l’intelligenza artificiale gli scatti saranno sempre a 12MP.
Per la visualizzazione delle foto in formato originale vi invito a seguire questo link.
Gli scatti con la fotocamera frontale, prevalentemente riservata ai selfie, sono di buona qualità e allineati alla concorrenza. Per un utilizzo social è più che soddisfacente considerando che si comporta bene in condizioni di scarsa luminosità riuscendo a trarre il massimo dall’effetto bokeh.
I video invece sono senza lode e senza infamia. Ci si sarebbe aspettati di trovare sin da subito il supporto al 4k a 30 FPS. Una mancanza che non si fa sentire, ma da evitare su uno smartphone che punta molto sul comparto fotografico. Se però il FHD stabilizzato a 30 e 60 FPS non è abbastanza si potrà sopperire a questa mancanza utilizzando la Gcam dedicata. È possibile scaricarla a questo link.
Per sapere al meglio come funziona la tecnologia impiegata su questo device potete approfondire con questo video:
AUTONOMIA
L’autonomia, tratto distintivo della serie Note, rimane nella maniera più assoluta molto soddisfacente. In una giornata di università, tra streaming video e musica sotto rete LTE, condivisione dati con il PC, foto, video, social e condivisione di file di vario genere il dispositivo è giunto a mezzanotte con circa il 17% di carica. Considerandolo nell’utilizzo generale invece quasi sempre sono state raggiunte le 8-9h di schermo con punte di quasi 10h, ma compiti meno dispendiosi.
BENCHMARK E GAMING
Nonostante un benchmark non sia indice del reale potenziale e valore di un dispositivo, Redmi Note 7 riesce a difendersi bene superando 140.000 punti senza superare i 38°. Durante il gaming invece non soffre particolarmente di surriscaldamento se non dopo lunghe sessioni.
PREZZO E CONCLUSIONI
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Nonostante le imperfezioni, il tempo trascorso in compagni di Redmi Note 7 si è rivelato molto soddisfacente. Gli attesi update porteranno sicuramente dei miglioramenti e delle novità facendo rimanere vivo l’interesse in dispositivi di questo genere. Il suo prezzo è estremamente aggressivo e lo rende un vero best buy. Parliamo di 179€ per la versione da 3Gb di RAM e 32Gb di archiviazione e 199€ per il modello con 4Gb di RAM e 64Gb di archiviazione. Design rinnovato, migliorato fotografico e un prezzo di lancio più basso rispetto ad alcuni dei modelli precedenti lo rendono in definitiva un best buy!
Ricordiamo a tutti che Xioami Redmi Note 7 è disponibile su Grossoshop, presso i Mi Store autorizzati e i rivenditori Unieuro, Mediaworld, Trony Expert e Euronics. La versione 3Gb+ 32Gb sarà invece disponibile su mi.com/it, Amazon e presso i Mi Store autorizzati a partire dal 21 marzo.