Xiaomi è un’azienda che ormai si è affermata sul mercato italiano grazie ai suoi smartphone sempre proposti con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Il Mi 9 SE è il più piccolo della famiglia top di gamma della casa cinese, che si completa con il Mi 9 e il Mi 9 Trasparent Edition. Rispetto ai fratelli maggiori il Mi 9 SE ha poche rinunce, ma un elemento a favore che gli altri non hanno, e cioè la grande portabilità e maneggevolezza data dalle dimensioni compatte.
Confezione
Come da tradizione Xiaomi nella confezione di vendita non troviamo le cuffie auricolari, ma troviamo l’adattatore da USB Type-C a jack audio 3.5 mm che già ci suggerisce la mancanza di quest’ultimo sullo smartphone, come ormai ci ha abituato l’azienda cinese negli ultimi anni. All’interno della confezione troviamo ovviamente il cavo dati USB Type-C e l’alimentatore, che ha dimensioni abbastanza importanti poiché supporta una ricarica molto rapida dello smartphone. Ricarica lo smartphone del 50% in mezz’ora e del 100% in poco più di un’ora.
Nella confezione di vendita di Mi 9 SE troviamo anche la cover originale di Xiaomi in silicone fatta molto bene e che protegge molto bene tutti i lati dello smartphone. Purtroppo c’è un problema con le fotocamere, infatti queste ultime sporgono molto dalla scocca e non vengono coperte neanche dalla cover in dotazione, rimanendo esposte agli urti e all’appoggio su qualsiasi superficie.
Design ed ergonomia
Il design di questo Mi 9 SE è ripreso dal suo fratello maggiore Mi 9, anche se con un corpo molto più squadrato e con la back cover, che è in vetro, piatta e non curvata agli angoli come succede per il Mi 9. Il design è ovviamente soggettivo, ma sicuramente questo Mi 9 SE non ha trovate originali, ma è comunque molto bello da vedere, soprattutto in questa colorazione “Ocean Blue” che realizza un gioco di riflessi molto belli soprattutto sotto la luce del sole.
Andiamo ad analizzare lo smartphone sui suoi vari lati, partendo dalla parte anteriore che è quasi completamente occupata al display da 5.97 pollici interrotto nella parte superiore da un piccolo notch a goccia che ospita la fotocamera anteriore da 20 megapixel. I bordi sono molto sottili in tre dei quattro lati, infatti il chin nella parte inferiore è leggermente più spesso, cosa che non dà per niente fastidio nell’uso quotidiano, anzi aiuta l’uso delle gesture tipiche degli smartphone Xiaomi, non c’è il LED di notifica che viene sostituito dal Display Ambient. Nella parte posteriore troviamo solo la tripla fotocamera posta nel lato in alto a sinistra e organizzata in una colonna con al di sotto il dual flash LED, non troviamo il sensore di impronte digitali poiché è posto sotto al display nella parte frontale. Nella parte inferiore c’è una doppia griglia, una per il microfono e una per l’uscita audio che è mono, con al centro l’USB Type-C 2.0. Il bilanciere del volume e il pulsante di accensione/spegnimento sono posti sul lato destro, mentre nella parte superiore troviamo il secondo microfono per la diminuzione dei rumori ambientali e anche un emettitore infrarossi per comandare TV o qualsiasi altro apparato. Il lato sinistro contiene solo il carrellino per la doppia SIM, non c’è l’espansione di memoria, non c’è il pulsante dedicato a Google Assistant come sul Mi 9.
Il vantaggio principale di questo Mi 9 SE, che giustifica il fatto di sceglierlo al posto del fratello maggiore, è sicuramente l’ergonomia. Infatti lo smartphone è piccolo e leggero, sicuramente in controtendenza con i device moderni sempre più grandi e pesanti. Le dimensioni di 147.5 x 70.5 x 7.45 mm e il peso di 155 grammi sono un toccasana per l’uso quotidiano e l’uso con una mano che è sempre fattibile in quanto si riesce a coprire tutto il display senza dover cambiare impugnatura o dover usare due mani. Siamo quindi di fonte davvero ad un device fantastico da utilizzare tutti i giorni, ed è uno dei motivi per cui mi è piaciuto veramente tanto.
Hardware e prestazioni
La parte hardware non è da top di gamma, almeno nei numeri, infatti all’interno troviamo il Qualcomm Snapdragon 712 come processore, che è costruito sulla base dello Snapdragon 845 e le cui prestazioni non si discostano molto da quest’ultimo. Il processore è affiancato da 6 GB di RAM e 64 o 128 GB di memoria interna non espandibile di tipo UFS 2.1, quindi al momento dell’acquisto dovrete per forza comprare la versione da 128 GB, quella della mia prova, se avete bisogno di molto spazio interno.
Uno dei vantaggi di questo Snapdragon 712 è la gestione delle temperature, infatti il processore non scalda mai neanche con uso intenso o facendo dei benchmark impegnativi, il che consente di avere un’ottima autonomia di cui parleremo dopo. Le prestazioni nell’uso quotidiano non fanno sicuramente rimpiangere un top di gamma, infatti l’apertura delle applicazioni, il multitasking e anche la gestione del PIP è ottima e senza mai lag, incertezze o ricaricamenti di applicazioni dopo averle lasciate in background. Dove ci si accorge che il Mi 9 SE non va come un top di gamma è nell’ambito gaming, soprattutto nell’apertura dei giochi e nei caricamenti, anche se nel gioco vero e proprio non ci sono mai lag o incertezze e lo smartphone non scalda mai neanche dopo sessioni di gaming continuative e intense.
L’ambito connettività e sensori è molto completo, infatti troviamo un modulo LTE molto veloce, il WiFi dual band anche esso molto veloce, il Bluetooth 5.0 LE con protocollo aptX e A2DP, nessun problema nell’utilizzo con auricolari Bluetooth. Il GPS funziona molto bene ed è molto veloce ad agganciare i satelliti, anche se ho avuto qualche problema di disconnessione mentre camminavo nelle piccole vie del centro di Roma, che però non mi hanno dato problemi con la navigazione. Presente l’NFC, una buona notizia per chi usa assiduamente i pagamenti con Google Pay, che funziona senza problemi.
Il sensore di impronte digitali posto sotto al display è ottico e devo dire che funziona bene, non richiede una pressione esagerata e funziona anche se si mette il dito leggermente spostato dal centro. Inoltre è arrivato un aggiornamento software che ha migliorato sia la velocità di sblocco sia la precisione del sensore e mi ha permesso di arrivare a sbloccare il telefono 9 volte su 10. Presente anche il riconoscimento facciale 2D che funziona bene anche in situazioni di illuminazione scarsa, ma che si porta dietro tutti i problemi di sicurezza già noti.
Software
A bordo dello smartphone troviamo ovviamente la MIUI 10 basata su Android 9 Pie con tutti i suoi pregi e difetti. La grafica dell’interfaccia di Xiaomi personalmente mi piace molto, sempre molto curata nei minimi dettagli e fluida in tutte le operazioni quotidiane, il che è uno dei punti forti di questo software che, pur essendo pesante e ricco di funzioni, è molto ottimizzato e veloce. Come accade spesso nei device Xiaomi appena usciti o che devono ancora uscire ufficialmente, ci sono dei problemini software da risolvere con il tempo, e questo è successo anche con questo Mi 9 SE, anche se è già arrivato un aggiornamento software che ha risolto molti bug.
Uno dei problemi è la visualizzazione delle notifiche, comune a tutti gli Xiaomi con il notch, infatti le notifiche vengono visualizzate solo per qualche secondo dopo la loro ricezione nella barra delle notifiche, per poi scomparire, anche se questa cosa dovrebbe essere risolta con un imminente aggiornamento software. Nell’utilizzo ho riscontrato anche un sensore di luminosità a volte un po’ pigro soprattutto ad alzare la luminosità quando nell’ambiente non c’è tanta luce. Invece inspiegabile è lo spazio che c’è tra la fine del notch a goccia e la grandezza della barra delle notifiche, infatti ci sono circa 2 millimetri tra questi due elementi che alla vista danno un po’ fastidio.
Navigare nell’interfaccia è molto piacevole grazie alle animazioni studiate molto bene e anche alle gesture tipiche di Xiaomi, che permettono di tornare alla home con uno swipe verso l’alto e tornare indietro con uno swipe verso l’interno sia dal lato destro che dal lato sinistro dello smartphone.
Non essendoci il LED di notifica il tutto è rimandato al Display Ambient, che sarebbe l’Always On Display di Xiaomi per intenderci. Il Display Ambient permette di tenere sempre visualizzate data e ora anche quando il display è bloccato e spento, facendo apparire anche le notifiche ricevute. Il problema è che non tutte le applicazioni vengono notificate all’interno del Display Ambient, per fare un esempio viene notificato WhatsApp e non Telegram, e la cosa mi ha dato un po’ fastidio, anche se sarà probabilmente risolto con un aggiornamento software futuro.
In questo smartphone, come in tutti gli altri Xiaomi con display AMOLED, è possibile attivare anche il tema scuro, che porta tutti i menù e l’interfaccia su toni neri invece che bianchi. Oltre ad essere un cambio grafico, che può essere gradito o meno, permette anche di risparmiare un po’ di batteria.
La parte telefonica è fatta molto bene, il dialer è quello standard di Xiaomi, bello da vedere e funzionale. L’audio in capsula è molto buono e anche molto alto, dall’altra parte ci sentono sempre bene anche in ambienti rumorosi.
Fotocamera
Il comparto fotografico del Mi 9 SE come impostazione è uguale a quello del fratello maggiore Mi 9 e il sensore principale è proprio lo stesso. Il comparto fotografico è così composto:
- Sensore principale da 48 megapixel con apertura f/1.75 non stabilizzata otticamente
- Sensore grandangolare da 12 megapixel con apertura f/2.4
- Sensore tele da 8 megapixel con apertura f/2.4 e zoom ottico 2x
- Sensore frontale da 20 megapixel con apertura f/2.0
- Dual flash LED posteriore
Come potete vedere il comparto fotografico è molto completo e versatile, ma come vengono le foto? La risposta è bene, ma dipende. Infatti quando si scatta di giorno e con tanta luce si possono tirare fuori foto veramente belle, sopratutto se si ha un po’ di dimestichezza con le foto e un po’ di pazienza, anche se certe volte i colori sono un po’ troppo saturi. In questo il sensore da 48 megapixel è molto versatile, anche se in realtà le foto vengono scattate a 12 megapixel, in quanto il software della fotocamera interpola 4 pixel in 1 per far sì che le foto vengano più luminose e con meno rumore sopratutto quando le luci si abbassano. Presente la modalità 48 megapixel che sfrutta tutta la potenza del sensore, ma che porta come vantaggio solo un po’ di dettaglio in più quando si va a fare uno zoom. Con tanta luce anche la fotocamera grandangolare e la tele fanno belle foto, anche se la grandangolare perde un po’ di dettaglio sopratutto ai bordi, ma è più che normale. Presente la modalità HDR automatica che entra sempre nel momento giusto e svolge molto bene il suo lavoro, c’è anche la modalità IA, come da tradizione Xiaomi, che sembra migliorata rispetto alle precedenti versioni, infatti è più intelligente e non satura sempre i colori al massimo in tutte le situazioni, ma legge bene la scena in cui siamo e cerca di migliorare i colori degli scatti. La modalità ritratto sfrutta il sensore tele e funziona come bene come in altri Xiaomi, scontorna bene il viso e il livello di sfocatura sullo sfondo può essere modificato anche dopo aver scattato la foto.
I problemi iniziano a sorgere quando la luce cala, infatti la mancanza della stabilizzazione ottica sul sensore si fa sentire e le foto calano di qualità, gli oggetti nelle foto non sono mai definiti al massimo e hanno sempre angoli un po’ impastati, oltre ad esserci sempre una leggera grana un po’ in tutta la foto. C’è da dire però che anche non usando la modalità notte, che migliora un po’ sia i dettagli sia l’illuminazione, gli scatti catturano sempre molta luce. Stesso discorso vale anche per il sensore tele che non perde tanto in illuminazione, ma perde sicuramente in qualità. Male al buio il sensore grandangolare, che non riesce mai a catturare tanta luce come il sensore principale e fa foto molto buie e poco definite. La camera anteriore da 20 megapixel ha una buona qualità, i selfie sono definiti in quasi tutte le condizioni di luce, niente da segnalare in questo ambito.
I video possono essere girati con una risoluzione massima di 4K 30 fps e sono buoni, sia nell’audio che nella qualità video, purtroppo anche scendendo ai 1080p si rimane sempre a 30 fps e non c’è la possibilità di salire a 60 fps, sicuramente per limiti legati al processore. Anche se manca la stabilizzazione ottica, la stabilizzazione digitale funziona molto bene, anche se fa un po’ un effetto onda quando corregge i movimenti. Un difetto importante è il calo di frame rate presente nei video, infatti quando si vanno a vedere i video girati, sia direttamente dal device sia dal PC, si vedono chiaramente dei lag e dei cali di frame rate in certi punti dei video. Sicuramente è un problema software che si risolverà con prossimi aggiornamenti. Presente la possibilità di fare video Slow-motion fino a 960 fps, anche se solo per un periodo limitato.
Display
Il Mi 9 SE monta un display AMOLED da 5,97 pollici con risoluzione Full HD+ (2340 x 1080 pixel) con una densità di 432 PPI e supporto allo standard HDR10. Il display è protetto da un Gorilla Glass 5, quindi molto resistente a urti e graffi. Il display può essere considerata una delle parti forti di questo smartphone, soprattutto se lo si paragona al prezzo, è un ottimo AMOLED con ottimi contrasti e una qualità di visione senza sbavature o particolari difetti da segnalare. La fruizione dei contenuti è veramente un piacere su questo display, soprattutto se si parla di contenuti HDR. Da segnalare che Netflix non riconosce il supporto HDR e i contenuti vanno solo in HD.
La luminosità del display è ottima, visibile sotto ogni condizione di luce e anche sotto la luce diretta del sole non si hanno particolari problemi soprattutto grazie al meccanismo automatico che “accende” tutti i colori facendoli quasi risplendere e rendendoli molto visibili sotto la luce diretta. Da segnalare, come già detto, un sensore di luminosità un po’ pigro soprattutto quando si passa da ambienti non molto illuminati ad ambienti illuminati, tende sempre a tenere la luminosità troppo bassa.
Batteria
Leggendo la scheda tecnica si può pensare che la batteria da “soli” 3070 mAh non sia abbastanza per coprire una giornata di utilizzo stress, e invece l’autonomia stupisce. Ovviamente non parliamo di un battery phone, ma di uno smartphone che porta sempre a sera con quasi tutti i tipi di utilizzo facendo agevolmente 5 ore/5 ore e mezza di display senza particolari problemi, superandole se si sta più attenti e se si attiva il risparmio energetico.
Sull’autonomia, però, c’è da fare un appunto importante ed è quello riguardante il Display Ambient, di cui abbiamo parlato sopra. Infatti con il Display Ambient attivo si va a perdere un buon 10% di autonomia, che si traducono in circa 30 minuti/1 ora in meno di display a seconda di quanto è stato attivo. Questo vi porterà a tenerlo disattivato, almeno questo è successo per me, andando a perdere una feature importante e utile, soprattutto avendo un display AMOLED.
Prezzo e conclusioni
Lo Xiaomi Mi 9 SE è proposto ad un prezzo di 349,90 euro per la versione 6/64 GB e di 399,90 euro per la versione 6/128 GB in colorazione Piano Black o Ocean Blue, che io consiglio, su mi.com, su Amazon, in tutti i Mi Store fisici presenti in Italia e anche nelle catene di elettronica più note. Sinceramente a questo prezzo, 100 euro in meno di Mi 9, ha senso solo se volete per forza dimensioni più compatte, infatti conviene aspettare qualche tempo per acquistarlo, quando il prezzo scenderà e saranno usciti altri aggiornamenti che avranno messo una pezza ai vari problemini che ancora affliggono questo smartphone. Rimane comunque uno dei device compatti più validi attualmente sul mercato, imbattibile per quanto riguarda l’uso quotidiano e con prestazioni quasi da top di gamma, sicuramente non rimarrete delusi dell’acquisto.
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