Sicuramente il TravelMate X5 di Acer è l’ultrabook più leggero sul mercato con i suoi 950 grammi, ma a i compromessi per un peso così contenuto non sono pochi. La prima volta che ho preso in mano questo TravelMate X5 ho avuto paura che fosse vuoto all’interno, anche tutte le persone a cui l’ho fatto provare hanno avuto la mia stessa impressione. Quindi bisogna sicuramente fare i complimenti ad Acer per aver portato un prodotto così leggero sul mercato, cosa che avrà sicuramente richiesto tempo e risorse per la sua realizzazione.
Purtroppo però non è tutto oro quello che luccica, infatti se la portabilità e il peso sono dei grandi pro di questo TravelMate X5, sono anche la causa dei contro che ho trovato su questo terminale. Andiamo a vedere nel dettaglio tutti i pro e i contro di questo Acer TravelMate X5.
Design e costruzione
Il TravelMate X5 è sicuramente un gioiello per quanto riguarda la costruzione, infatti Acer non ha usato l’alluminio per il corpo di questo notebook, ma una lega di magnesio che è più rigida dell’alluminio a parità di spessore. Questo ha consentito ad Acer di fermare la lancetta della bilancia a 950 grammi, che per un 14 pollici sono un record assoluto. Nonostante la scocca leggera e sottile, il corpo e il display non flettono tantissimo, almeno non quanto ci si aspetterebbe da un prodotto così leggero. Ovviamente non siamo sui livelli di rigidità degli ultrabook in alluminio, ma questi ultimi pesano anche molto di più di questo TravelMate X5.
Se la costruzione è sicuramente da lodare, il design è senza infamia e senza lode. Non ci sono trovate nuove da parte di Acer e questo portatile è simile a tutti gli altri suoi concorrenti, ma questo non è sicuramente da considerarsi un difetto. Devo dire, però, questa colorazione nera opaca, anche se in certe condizioni di luce sembra quasi blu scuro, è molto bella da vedere, anche se trattiene molta polvere.
Connettività e audio
Nonostante la scocca sottile e il peso molto contenuto, per fortuna Acer non ha rinunciato alla dotazione di porte, anche perché questo è un portatile che la stessa azienda vuole rivolgere ad un pubblico business, a cui serve una buona dotazione di porte. Le porte sono concentrate quasi esclusivamente nella parte destra del TravelMate X5, dove troviamo 2 USB-A 3.0, il connettore proprietario per la ricarica, un HDMI standard e una USB-C, che si può usare sia per collegare dock esterni sia per la ricarica, anche se l’alimentatore ha una presa proprietaria. Sul lato sinistro troviamo solo il jack audio da 3.5 mm.
La parte audio non eccelle in questo notebook, infatti anche al volume massimo la potenza sonora non è sufficiente se ci si trova in ambienti rumorosi, va bene se si è in ambienti silenziosi. L’audio è privo di bassi e incentrato più sui toni medi e alti, anche se il suono non è mai distorto. Se volete vedere con soddisfazione un video o un film è sempre consigliabile collegare un paio di cuffie.
Touchpad e tastiera
Non sono sicuramente l’aspetto più negativo di questo portatile, ma neanche il più positivo. Infatti la sensazione di qualità quando si scrive con i tasti o si clicca sul touchpad non è delle migliori, forse per la leggerezza si è rinunciato ad un po’ di solidità. Al netto di questa sensazione, la corsa dei tasti è buona e si riesce comunque a scrivere molto bene e senza fare troppi errori, anche se forse i tasti a isola sono un po’ troppo piccoli. La retroilluminazione della tastiera non è regolabile, si può solo attivare e disattivare e in generale non è molto potente, ma svolge il suo lavoro in situazioni molto buie. Una cosa che mi ha dato molto fastidio, parere personale ovviamente, è stata quella di non avere i tasti per regolare la luminosità, il volume o accendere la retroilluminazione in prima funzione, ma bisogna sempre premere il tasto Fn, ovviamente è una questione di abitudine.
Il touchpad è ricoperto da un vetro Gorilla Glass ed è molto scorrevole e comodo da usare con le gesture di Windows, personalmente non ho avuto mai problemi nell’utilizzo. Il click è preciso, ma anche qui la sensazione “cheap” rimane, soprattutto nel suono. Forse è un po’ piccolo rispetto ai touchpad degli ultrabook moderni, ma è più che sufficiente, almeno se non siete abituati a grandi touchpad.
Nella parte destra sotto alla tastiera troviamo anche un piccolo lettore di impronte digitali che, almeno nel nostro esemplare, non funziona molto bene ed ha una copertura in vetro che non è fissata bene e si muove leggermente, ma potrebbe solo essere un problema dell’esemplare che ho in prova. Lo sblocco tramite impronta tramite Windows Hello funziona circa il 50% delle volte, quindi dovrete stare sempre pronti a mettere la password o il PIN.
Hardware e prestazioni
Esistono varie versioni di questo Acer TravelMate X5, la versione da noi provata è quella top di gamma ed è forse quella con meno senso. La nostra versione ha la seguente scheda tecnica:
- CPU: Intel Core i7-8565U, quad-core, 1,80 GHz
- Intel UHD Graphics 620
- 16 GB di RAM DDR4
- SSD NVMe PCIe da 512 GB
- Display LCD IPS da 14 pollici, risoluzione Full HD, touchscreen
- Batteria: 36 Wh
- Peso: 950 grammi
Come detto sopra la nostra versione è forse quella con meno senso, infatti ha un costo maggiore, ma no offre nulla in più delle versioni più economiche, poiché i 16 GB di RAM non sono fondamentali e l’Intel Core i7-8265U è molto limitato. Infatti il clock del processore è stato limitato a ad un massimo di 1,80 GHz, ho provato a far mantenere al PC questa frequenza usando prime95, ma già dopo 2-3 minuti la frequenza cala inesorabilmente intorno a 1,1-1,2 GHz rimanendo stabile anche sotto stress. Questo sta a significare che il Core i7 di questa macchina è sicuramente sprecato, risparmiando un po’ e comprando quella con Core i5 si avranno prestazioni praticamente uguali, sopratutto per la destinazione d’uso di questo portatile. Di seguito ci sono tutti i risultati dei benchmark che ho eseguito su questo TravelMate X5.
Come prevedibile i risultati non sono esaltanti, l’unico che mi ha stupito in negativo è stato quello relativo di CrystalDiskMark, sinceramente mi aspettavo un risultato maggiore dalla questa memoria SSD. Devo dire, però, che la velocità di lettura e scrittura inferiore rispetto ai concorrenti non si è fatta notare nell’uso quotidiano, dove il portatile è sempre stato reattivo.
Parlando di uso quotidiano, ovviamente quello per cui è preposto questo Acer, devo dire che non ci sono stati problemi particolari nell’uso Office, web e nello streaming di contenuti anche in 4K, dove il portatile è stato sempre reattivo e non ha avuto impuntamenti, anche con vari documenti aperti e varie schede di Google Chrome aperte. Per chi vuole massima portabilità e limita il suo uso a quello web e Office, sicuramente non rimarrà deluso da questo TravelMate X5. Praticamente impossibile giocare, a parte quelli “da smartphone” presenti sullo store, e niente elaborazione video o simili, poiché come già detto le prestazioni vengono castrate molto per evitare il thermal throttling.
La temperatura, visto anche l’utilizzo che non è mai pesante, non sale mai in maniera marcata e non si percepiscono mai nelle parti della tastiera e del touchpad, l’unica zona che diventa scalda un po’, sopratutto con il computer in carica, è quella sopra la tastiera. Per il raffreddamento è presente una ventolina che non parte mai con forza e non è mai fastidiosa, si sente solo con il portatile “sotto stress” e in ambienti silenziosi, niente da segnalare sotto questo punto di vista.
Display
Il display di questo TravelMate X5 è un’unità da 14 pollici LCD IPS con risoluzione Full HD coperto da un rivestimento lucido in quanto il display è touchscreen, anche se non mi spiego personalmente l’utilità di un pannello sensibile al tocco su un portatile di questo genere. La parte migliore del display è sicuramente la fedeltà cromatica e l’illuminazione omogenea di tutto il pannello, quindi è ottimo per vedere qualsiasi tipo di contenuto.
Il difetto principale del display è la luminosità, infatti non arriva a 300 nit, e nell’uso quotidiano questa cosa può dare fastidio e va ad inficiare anche sulla batteria, in quanto si è quasi sempre costretti a mantenere la luminosità al massimo anche in contesti casalinghi nelle ore di forte illuminazione ambientale. Si riesce comunque a lavorare e guardare contenuti senza problemi se non si è sotto la luce diretta del sole, ma essendo un portatile di fascia alta ci si poteva aspettare di più. Inoltre il display si può inclinare fino a formare un angolo di 180 gradi con la tastiera, non so se sia un pro o un contro, ma è un elemento da segnalare.
Software
A bordo di questo TravelMate X5 troviamo Windows 10 Pro e, come in tutti gli ultrabook di questa fascia, non abbiamo mai problemi di fluidità o impuntamenti strani. Anche le gesture funzionano tutte molto bene e consentono di avere un’esperienza software veramente piacevole.
Acer preinstalla nel dispositivo un software chiamato ControlCenter utile per avere informazioni sui componenti di sistema e sul PC in generale. In più si può controllare lo stato delle varie componenti del notebook, come lo stato della batteria, lo stato del disco e anche lo stato della scheda di rete. In più si può anche fare il backup e il ripristino del computer.
Batteria
La batteria da 36 Wh di questo TravelMate X5 non è sicuramente un primato nella sua categoria, ma è stato un altro di quei compromessi di cui parlavamo ad inizio recensione per avere un peso così contenuto. La batteria non enorme non può sicuramente fare miracoli, anche se Acer ha limitato molto le prestazioni del processore anche per contenere i consumi e quindi allungare l’autonomia il più possibile.
Arrivando ai numeri, in utilizzo Office e Web con la luminosità del display al 75%, purtroppo la luminosità non elevata influisce anch’essa sull’autonomia, sono riuscito a fare circa 5 ore e mezza di uso e l’autonomia non varia molto rispetto a questo dato, anche perché non c’è una scheda video dedicata che influisce sui consumi energetici quando si fa un uso più stress. Infatti anche stressando il PC con un uso intenso, se così si può chiamare, si fa fatica a scendere sotto le 4 ore di uso, anche perché quando si richiede tutta la potenza le prestazioni calano proprio per preservare l’autonomia. La ricarica impiega circa 1 ora e 30 minuti da 0 al 100% ed uno dei vantaggi è l’alimentatore molto piccolo e portatile, anche se non è dato di USB Type-C.
Prezzo e conclusioni
Arriviamo alle conclusioni su questo Acer TravelMate X5. La versione che abbiamo in prova è proposta ad un presso di circa 1200€ su Amazon ed è questo forse il punto meno a fuoco di questo portatile. Siete disposti ad accettare i compromessi che vi ho spiegato sopra per avere il portatile più leggero sul mercato? Se la risposta è si, allora questo Acer fa sicuramente al caso vostro.
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Probabilmente Acer con questo TravelMate X5 si è voluta rivolgere ad un pubblico business che non ha bisogno di prestazioni, ma di un uso più blando, che però ha bisogno anche di grande portabilità. A mio avviso la versione più a fuoco è quella con il Core i5, 8 GB di RAM e 256 GB di SSD che è proposta ad un prezzo compreso tra gli 800 e i 900 €, anche se in ogni caso ci sono concorrenti più completi sotto l’aspetto dei componenti, ma che perdono sicuramente in fatto di portabilità e peso.