La forza di Xiaomi negli anni, che è anche il motivo per cui ha fatto breccia nel mercato italiano e non solo, è il rapporto qualità/prezzo in tutte le fasce di prezzo in cui sono posizionati i suoi prodotti, ma particolarmente nella fascia bassa, dove sono concentrate le vendite del brand cinese. Se lo Xiaomi Redmi Note 7 è un best buy assoluto, il suo “fratello minore” Redmi 7 è stato invece un po’ deludente nella prova, soprattutto contando che la differenza di prezzo è minima e non ho trovato molto senso a questo base di gamma.
Confezione
La confezione è da tradizione Xiaomi, quindi fornita dell’essenziale. Oltre, ovviamente, allo smartphone troviamo l’alimentatore con uscita da 5V 2.0A che impiega circa 2 ore a caricare la grande batteria di questo smartphone. Oltre all’alimentatore troviamo il cavo dati che è, purtroppo, ancora Micro USB anche se non ci si poteva aspettare una Type-C a questo prezzo.
Nella confezione troviamo anche i manuali e la spilla per togliere il carrellino delle SIM, il quale ospita due nano SIM e una Micro SD contemporaneamente, quindi non c’è lo slot ibrido. Per ultima, ma non meno importante, troviamo la cover in silicone morbido in colorazione nero fumè, utile per proteggere il dispositivo dagli urti.
Design ed ergonomia
Il design del Redmi 7 somiglia molto al fratello maggiore Redmi Note 7, ma non è proprio uguale. Infatti al posteriore il Redmi 7 ha una curvatura sui bordi che ne rende più solida la presa e più comodo l’utilizzo rispetto al Redmi Note 7 che è piatto. La fotocamera, inoltre, non sporge molto e viene protetta quando si mette la cover, cosa non scontata negli ultimi Xiaomi. I materiali non sono ovviamente premium, infatti non troviamo il vetro al posteriore, ma la plastica, che ha però un trattamento lucido molto bello alla vista che trattiene però molte ditate. Il frame rimane in metallo, ottica cosa per la solidità strutturale.
In generale questo Redmi 7 non è lo smartphone più originale del momento, ma rapportato al prezzo è sicuramente un ottimo prodotto, anche perché è costruito molto bene. L’ergonomia, come in parte già detto, è garantita dal posteriore curvato ai bordi e dal buon grip fatto dalla plastica lucida. Aiutano anche i 180 grammi di peso, che per uno smartphone con queste dimensioni e con una batteria così grande non sono sicuramente tanti.
Parlando di porte e pulsanti, sul lato destro sono presenti sia il tasto di accensione/spegnimento sia il bilanciere del volume, nella parte superiore troviamo il secondo microfono e l’entrata per il jack audio da 3,5 mm; il lato sinistro vede solo il carrellino per le due SIM e la Micro SD, mentre la parte inferiore ospita la Micro USB il primo microfono e l’altoparlante di sistema. Il sensore di impronte digitali è posto nella parte posteriore e funziona molto bene sbloccando il device 10 volte su 10.
Hardware e prestazioni
Prima di andare ad analizzare le prestazioni del Redmi 7 diamo un’occhiata alla scheda tecnica che vede il Qualcomm Snapdragon 632 come processore accompagnato, nella mia versione, da 3 GB di RAM e 64 GB di spazio interno, mentre la GPU è l’Adreno 506. Nonostante lo Snapdragon 632 sia un octa-core a 1,8 GHz la reattività nell’utilizzo quotidiano non è delle migliori. Ben inteso, questo non vuol dire che questo Redmi 7 non si possa usare tutti i giorni, ma bisogna avere sicuramente un po’ di pazienza perché è un po’ gommoso nell’utilizzo, anche se non soffre di particolari rallentamenti o lag.
La differenza con il Redmi Note 7 si percepisce nell’utilizzo, infatti il fratello maggiore è molto più veloce e scattante, soprattutto nei cambi di applicazione. Al netto di queste critiche, per chi non utilizza lo smartphone in maniera molto spinta e frequente, le prestazioni di questo Redmi 7 sono più che sufficienti, per chi invece è abituato ad avere smartphone di fascia superiore, anche di generazioni precedenti, percepirà il calo di prestazioni. Nonostante la scheda tecnica non esorbitante, il Redmi 7 è adatto anche per il gaming, infatti anche i giochi più pesanti (come Real Racing 3) partono in tempi non molto lunghi e sono sicuramente fruibili, anche se ovviamente non al massimo dei dettagli.
Parlando di connettività, la mancanza del WiFi dual band si fa sentire, ma devo dire che la velocità e la ricezione del WiFi è buona per essere mono band. Ottima la presenza del jack audio da 3,5 mm, utile in molte situazioni. Il Bluetooth 4.2 ci sta visto il prezzo e sinceramente non mi ha dato problemi nell’utilizzo delle cuffie wireless che uso assiduamente. C’è il GPS con il GLONASS che funziona bene, manca però l’NFC per i pagamenti, è presente la Radio FM. Purtroppo il connettore è ancora Micro USB, come già detto, ma forse in questa fascia di prezzo ci può stare, poiché di solito sono i meno avvezzi alla tecnologia ad acquistare questo tipo di smartphone.
Software
Per quanto riguarda il software anche su questo Redmi 7 troviamo ovviamente la MIUI 10 Global basata su Android 9 Pie. La presenza della MIUI porta con se tutte le personalizzazioni e le funzionalità di questa interfaccia, che è praticamente uguale su tutti gli smartphone Xiaomi, da quelli di fascia bassa a quelli di fascia più alta.
Con l’ultimo aggiornamento anche sul Redmi 7 è arrivata la modalità scura, che rende tutta la MIUI di colori scuri, mentre normalmente è bianca. Anche se questa è più utile su display AMOLED è sempre un bene averla. In più ci sono funzioni che già conosciamo, come la Turbo Videogiochi, che sarebbe la modalità gioco di Xiaomi , le App Clonate, il Secondo Spazio, cioè tutte le funzionalità che troviamo anche su tutti gli altri smartphone del brand cinese. Non c’è, ovviamente, l’always on display.
Fotocamera
Il comparto fotografico posteriore del Redmi 7 è composto da un sensore principale da 12 megapixel con apertura f/2.2 non stabilizzato e da un sensore da 2 megapixel utile solo per l’effetto bokeh. Non ci si può aspettare miracoli da questo smartphone, ma le foto sono sicuramente buone da condividere sui social o sulle chat. In generale, quando c’è tanta luce, gli scatti hanno una buona definizione, ma i colori sono sempre un po’ spenti e in certi casi la foto tende un po’ troppo al giallino. Ad accendere i colori ci pensa la modalità IA che, come sempre, riconosce la scena e amplifica i colori, dando un buon risultato. L’unico problema dell’IA è che in certi casi aumenta troppo la saturazione dei colori e rende la foto un po’ artificiale e finta.
I problemi sorgono quando la luce cala, infatti l’obiettivo senza stabilizzazione ottica inizia a soffrire un po’. I contorni degli oggetti non sono mai ben definiti e c’è sempre un po’ di grana. Il flash illumina bene e anche l’HDR, anche automatico, fa il suo lavoro. L’effetto bokeh mi ha stupito soprattutto con la fotocamera anteriore, lo scontorno non è sempre perfetto e l’effetto è un po’ finto (ma quello accade un po’ su tutti gli Xiaomi), ma in generale viene sempre bene e riesce a riconoscere bene le persone in primo piano. Per quanto riguarda i video sono buoni, la stabilizzazione lascia un po’ a desiderare soprattutto se si va alla risoluzione 1080p 60 fps, cioè la massima, mentre migliora quando si scende in 1080p 30 fps, ma ovviamente si parla sempre di stabilizzazione software.
Tirando le somme, per essere uno smartphone di fascia bassa le foto non sono poi malissimo, non stupisce come il fratello maggiore Redmi Note 7, ma non delude come altri suoi competitor nella stessa fascia di prezzo.
Display
Il display di questo Redmi 7 è un IPS LCD da 6,26 pollici con risoluzione HD+ (1520 x 720 pixel) con una densità di 269 ppi. Leggendo la scheda tecnica si evince che è un display in linea con la sua fascia di prezzo, ma questo non vuol dire che sia un punto debole. Infatti, anche se la risoluzione non è altissima, il display è una buona unità, i pixel non si vedono praticamente mai e anche la fruizione dei contenuti è in generale buona. L’unica cosa è il contrasto, che si può regolare, ma in ogni caso non è altissimo e i colori sono sempre un po’ slavati e mai netti e accesi. Ovviamente non è presente il supporto HDR.
La luminosità massima non è altissima, ma il display è comunque visibile sotto la luce diretta del sole. L’unico appunto da fare è al sensore di luminosità, è troppo lento a cambiare la luminosità quando cambia la luce e la tiene sempre o troppo alta o troppo bassa, con la conseguenza che si va sempre ad agire sul comando manuale. Sono cose che si possono comunque affinare con qualche aggiornamento, ma visto che questo Redmi 7 è sul mercato da un po’ è un difetto da segnalare e che può dare fastidio nell’uso quotidiano.
Batteria
La batteria è probabilmente uno dei più grandi pregi di questo smartphone, infatti la 4000 mAh integrata unita alle prestazioni non elevatissime e al display solo HD+ promettono una grande autonomia. Infatti è cosi anche nella realtà dei fatti, io con il mio utilizzo intenso sono riuscito a coprire agevolmente un giorno e mezzo di utilizzo intenso.
Nella giornata più stressante l’ho usato molto, quasi 2 ore di streaming musicale su Spotify in una zona in cui non c’era molto segnale, più di 6 ore di schermo in uso social intenso con una buona mezz’ora di video su YouTube e Twitch ed è riuscito ad arrivare, come detto sopra, ad un giorno e mezzo di autonomia. Quindi, se state cercando una grande autonomia ad un prezzo basso, questo Redmi 7 è sicuramente da prendere in considerazione.
Prezzo e conclusioni
Questo Xiaomi Redmi 7 si trova attualmente a poco più di 100 euro nella mia versione con 3 GB di RAM e 64 GB di memoria interna, e come rapporto qualità-prezzo è difficile da battere in questa fascia di prezzo. Il problema è che il suo fratello maggiore Redmi Note 7 si trova a poco di più ed è meglio in praticamente tutti gli ambiti di utilizzo.
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Proprio questo è il ragionamento da fare, se non siete disposti a spendere quel poco di più per il Redmi Note 7 allora questo Redmi 7 è ottimo, sopratutto se non avete esigenze di utilizzo particolari. Se volete però uno smartphone che magari vi duri anche di più nel tempo e che sia più veloce, scattante e faccia migliori foto, allora la cosa migliore è spendere qualcosa in più.