In questa guida all’acquisto sempre aggiornata vi indicheremo le migliori mirrorless Olympus disponibili all’acquisto, esaltandone pregi e difetti e capendo perché comprarle in alternativa alle concorrenti. L’idea di fondo che accomuna i dispositivi Olympus è quella di restituire all’utente una buona resa fotografica all’interno di un corpo macchina molto compatto. Un po’ come molti dispositivi di casa Panasonic le mirrorless Olympus cercano di bilanciare resa fotografica, portabilità e qualità delle riprese attraverso l’impiego di sensori Micro 4/3.
La miglior mirrorless Olympus scelta da noi
Mirrorless Olympus: le migliori da comprare
Le senza specchio dell’azienda si dividono in due serie: le Olympus PEN sono chiaramente ispirate al mondo delle fotocamere compatte, restituiscono immagini di qualità ed entrano nel palmo di una mano; le mirrorless Olympus OM-D sono pensate, invece, per un pubblico più esperto alla ricerca di ottimi dispositivi per riprendere e fotografare con meno compromessi. In questa sezione abbiamo raccolto per voi i modelli più recenti e più interessanti fra quelli attualmente disponibili all’acquisto.
Olympus OM-D E-M1 III
L’ammiraglia delle mirrorless Olympus torna sul mercato in una versione più compatta e performante dopo un processo di rinnovamento che ha coinvolto più il software che l’hardware. Rimane invariato il sensore Live MOS Micro 4/3 da 20,4 MP visto sulla precedente versione e sulla top di gamma E-M1 X, così come i 121 punti a croce ed una raffica di scatto a 18 fps. A cambiare radicalmente sono invece la stabilizzazione interna ed il processore: il TruPic IX permette di aggiungere una seconda modalità ad alta risoluzione che, contrariamente alla hand held high-res mode, potrà spingersi ad 80 MP con l’ausilio di una base stabile. Lato autofocus viene migliorato il tracking del volto, ma la vera novità è lo Starry Sky AF, una modalità dedicata esclusivamente all’astrofotografia che permette di mettere a fuoco le stelle. In abbinamento ai nuovi obiettivi Sync IS questa mirrorless Olympus potrà toccare i 7,5 stop di stabilizzazione a 5 assi. I video in 4K rimangono a 30 fps, tuttavia è possibile accedere alla registrazione 4K DCI fino a 24 fps. Il corpo, realizzato in lega di magnesio, è resistente a polvere, spruzzi d’acqua e congelamento. Su di essi vengono aggiunti un joystick ed una porta USB C con power delivery, con la possibilità dunque di ricaricare il dispositivo.
Olympus OM-D E-M5 III
Per festeggiare al meglio i 100 anni del brand è stata da poco introdotta Olympus OM-D E-M5 Mark III con lo scopo di accorciare le distanze fra il mondo degli appassionati e quello dei professionisti. A bordo troviamo un hardware molto simile a quello della top di gamma OM-D E-M1 II, con un sensore Live MOS da 20,4 MP e processore TruePic VIII. In comune con la sorella maggiore c’è anche il sistema di messa a fuoco automatica a rilevamento di fase con 121 punti a croce ed il sistema di stabilizzazione interna a 5 assi che è stato appositamente ottimizzato per ottenere fino a 6,5 EV di compensazione con particolari ottiche Zuiko. Tra le novità più importanti ci sono la rinnovata modalità Tripod High Res Shot che permette di sfruttare il pixel shift (spostamento del sensore a piccoli incrementi) per unire 8 scatti in uno e restituire una fotografia a 50 MP di risoluzione.
Olympus OM-D E-M10 IV
Olympus OM-D E-M10 Mark IV è l’ultima arrivata fra i dispositivi dell’azienda che si indirizza a tutti i creativi sempre in movimento grazie a dimensioni e peso ridotti. Integra un nuovo sensore Live MOS da 20 MP in formato Micro 4/3 e stabilizzato a 5 assi in grado di regalare soddisfazioni anche ai fotografi più esperti. L’impugnatura confortevole e il display LCD ribaltabile la rendono perfetta per selfie e vlog, che ora possono fare affidamento sulla modalità Face Priority/Eye Priority AF per una corretta messa a fuoco dei soggetti. Non manca la possibilità di registrare video in 4K – che si impreziosiscono con l’ottimo sistema di stabilizzazione – e di trasferire contenuti al volo tramite Wi-Fi e Bluetooth. La batteria garantisce un’autonomia di 360 scatti e può essere ricaricata al volo tramite porta USB.
Olympus OM-D E-M10 III
Con l’avvento della nuova generazione il prezzo di Olympus OM-D E-M10 Mark III si è quasi dimezzato, diventando una mirrorless concreta perfetta per addentrarsi nel mondo della fotografia. Il design senza tempo di questo dispositivo accosta linee tradizionali a funzioni più moderne, che migliorano il contatto con l’utente e la maneggevolezza. Il sensore MOS da 16 MP è abbinato ad un sistema di autofocus a rilevamento di contrasto con 121 punti AF, per scatti sempre al top. Il sistema di stabilizzazione dell’immagine a 5 assi permette di catturare video sempre fluidi, con una risoluzione massima 4K a 30 fps.
Olympus PEN E-PL9
Concepita per accompagnarci durante l’arco della giornata, la nuova PEN E-PL9 è una mirrorless da taschino facilmente trasportabile pensata per chi cerca qualcosa in più rispetto alla fotografia da smartphone. Questa mirrorless Olympus si indirizza principalmente agli influencer e a tutta quella fascia di utenza che non vuole portare con sé l’ingombrante attrezzatura fotografica. Il sensore MOS da 16 MP è in grado di restituire scatti molto dettagliati, grazie anche al processore per l’elaborazione Truepic 8. Il corpo in metallo conferisce stabilità al dispositivo e allo stesso tempo non lo appesantisce troppo. Per questa mirrorless Olympus vi consigliamo di sfruttare tutta la versatilità e la compattezza che gli obiettivi pancake possono offrire. Non manca la registrazione video in 4K e la connettività WiFi per condividere rapidamente i propri scatti con un semplice tap.
Come scegliere le migliori Mirrorless Olympus
Le mirrorless Olympus sono facilmente riconoscibili per il look retro che si mescola a linee più moderne, ispirate al mondo delle reflex. Attualmente tutte i dispositivi dell’azienda integrano un sensore MOS Micro 4/3, portando con sé i suoi soliti pregi e difetti. Grazie a questa tipologia di sensore è stato possibile ridurre all’osso le dimensioni, che risultano leggermente più pronunciate di una compatta. Un ulteriore vantaggio è la produzione rapida ed economica delle ottiche ZUIKO e compatibili. Permangono tuttavia i principali difetti, come le basse performance in condizioni di scarsa illuminazione.
Prima di passare alla nostra selezione vi forniamo alcune fra le caratteristiche più importanti che – assieme alla nostra esperienza e alle nostre recensioni – ci permettono di esprimere un giudizio ponderato al fine di aiutarvi nell’acquisto.
- Sensore: l’assenza del sistema di specchi permette alle mirrorless di ospitare sensori molto grandi in corpi macchina più compatti. Le mirrorless Olympus montano esclusivamente sensori Micro 4/3 con relativo fattore di crop di 2x rispetto ai Full Frame. Fra le due tipologie di sensori la differenza in termini di qualità dell’immagine si sente, soprattutto con evidenti carenze in notturna, e dovrete inoltre considerare la differenza di lunghezza focale equivalente.
- Riprese: le fotocamere mirrorless sono indubbiamente il punto di riferimento di molti video-maker. Attualmente la risoluzione Full HD va più che bene per chi non ha troppe pretese ma cerca video di qualità, mentre per lavori professionali che richiedono il massimo sotto qualsiasi aspetto consigliamo di puntare sul formato 4K. Da non sottovalutare sono il bitrate e il frame-rate, parametro che determina quanti frame al secondo vengono registrati.
- Autofocus: il sistema di messa a fuoco automatica può regalare scatti nitidi e definiti anche quando il soggetto è in movimento. Di uso più tradizionale sono i sistemi a rilevamento di fase o a rilevamento di contrasto, tuttavia negli ultimi tempi brand come Sony e Panasonic hanno introdotto dei sistemi ibridi che cercano di rendere ancora più completa e precisa la messa a fuoco delle proprie fotocamere.
- Velocità di scatto: sebbene la fotografia sportiva e quella naturalistica siano un “lavoro da reflex”, sempre più professionisti hanno deciso di affidarsi al mondo delle fotocamere mirrorless. Ciò che le accomuna entrambe è la necessità di potersi affidare ad una velocità di scatto abbastanza alta da poter immortalare qualsiasi soggetto in movimento. Questo parametro indica quanti scatti possono essere catturati al secondo ogni volta che l’otturatore viene premuto: più è alto questo valore e maggiori saranno le possibilità di ottenere uno scatto nitido e pulito.
Dubbi o problemi? Vi aiutiamo noi
Puoi scoprire contenuti esclusivi ed ottenere supporto seguendo i canali Youtube, TikTok o Instagram del nostro fondatore Gaetano Abatemarco. Se hai Telegram vuoi rimanere sempre aggiornato, iscriviti al nostro canale Telegram.