Ho avuto finalmente l’occasione di provare Manfrotto BeFree GT XPRO, il nuovo treppiedi da viaggio del brand tutto italiano che permette di realizzare scatti perpendicolari al terreno grazie ad una colonna a 90° integrata. Ciò che mi ha subito colpito di questo treppiedi è il peso ridotto all’osso – merito della fibra di carbonio – che mi ha semplificato il trasporto e non mi ha mai affaticato durante i lunghi tragitti. Lo ammetto: potrei essere un po’ di parte con Manfrotto, una delle pochissime aziende italiane che rivestono un ruolo così importante nel mondo della fotografia, ma il BeFree GT XPRO è stato il perfetto compagno di scatto per le mie esigenze, che spaziano dalla paesaggistica – con annesse lunghe esposizioni ed astrofotografia – alla product photography (e qui la colonna inclinabile è stata una svolta).
Scheda tecnica
Prima di fornirvi un parere fortemente soggettivo che riguarda la mia esperienza è bene mostrarvi le principali caratteristiche tecniche di Manfrotto BeFree GT XPRO. Saltano subito all’occhio il peso ridotto, la testa a sfera Manfrotto 496 in dotazione e il sistema di regolazione e chiusura delle gambe.
- Peso: 1,76 kg
- Attacco superiore: vite da 3/8″
- Altezza minima: 9 cm
- Altezza massima: 162 cm
- Tipologia di testa: testa a sfera Manfrotto 496
- Portata massima: 10 kg
- Tipologia di bloccaggio: Twistlock
- Tipologia di piastra: 200PL-PRO
Design e materiali
Come vi anticipavo il Manfrotto BeFree GT XPRO che ho provato è realizzato in fibra di carbonio, una manna dal cielo per chi come me cerca di abbinare portabilità alla versatilità. A tal proposito il treppiedi riesce a mantenere da chiuso una lunghezza di 43 cm, simile a quella degli altri prodotti BeFree, in modo tale da poter essere riposto nell’apposita borsetta esteticamente molto gradevole (riprende le stesse colorazioni del brand). In cima alla colonna centrale è montata una testa a sfera Manfrotto 496 che si mantiene in linea con le altre proposte ma si contraddistingue per la capacità da 10 kg, per il movimento panoramico e per la manopola del frizionamento. In confezione è anche inclusa una piastra 200PL-PRO per lo sgancio rapido (l’aggancio invece mi è sembrato un po’ macchinoso e non mi ha dato la stessa sensazione di smoothness) e una chiave a brugola per avvitare e svitare la piastra dalla fotocamera.
Il sistema di regolazione M-Lock del treppiedi fa sì che le gambe possano essere estese e riposte con una semplice rotazione. A tal proposito, le gambe possono essere piegate fino a 180° di angolazione in modo tale da raggiungere l’altezza minima di 9 cm dal suolo. Il treppiedi presenta un sistema a colonna a 90° integrato nella calotta che rimane saldamente piegato senza compromettere l’integrità del proprio dispositivo agganciato. La fotocamera infatti risulta sfalsata rispetto alle gambe per bilanciare il carico. Il sistema di chiusura inoltre prevede che le gambe vengano riposte al contrario attorno alla testa, una soluzione che non mi ha particolarmente entusiasmato (l’interazione con le leve risulta innaturale e macchinosa) e che mi ha lasciato perplesso sull’integrità della testa a sfera.
Conclusioni e prezzo
Che dirvi dunque di Manfrotto BeFree GT XPRO: sono rimasto piacevolmente sorpreso dall’elevata qualità dei materiali e dal sistema a colonna a 90°, nel complesso non ho riscontrato alcun aspetto negativo o punti deboli, tuttavia questo treppiedi non è esente da alcune piccole imperfezioni che possono avere peso per il prezzo di circa €400. Rimango però dell’opinione che questo sia uno dei migliori treppiedi da viaggio e per la macro photograhphy, adatto dunque ad un gran numero di utilizzi e di utenti.
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