Il robot aspirapolvere iRobot Roomba 960 non ha nulla che non va a livello di affidabilità di aspirazione e pulizia: davvero ottimo nonostante utilizzi una sola spazzola invece di due come la concorrenza. Tuttavia, in questa fascia di prezzo troviamo anche prodotti che costano uguale o meno e offrono il lavaggio (cosa che questo Roomba 960 non ha).
Se da una parte troviamo super sensori Dirt Detect che riconoscono le aree di pavimento a più alta concentrazione di sporco ordinando al robot di pulirle più accuratamente, oltre ad un comodo metodo per creare barriere virtuali tramite un Virtual Wall a doppia modalità (2 batterie tipo AA incluse), l’applicazione permette di personalizzare poco questi aspetti. Potete comunque in ogni istante avviare una pulizia, programmare la pulizia automatica e ricevere notifiche su ciò che è accaduto durante la pulizia.
Design e Funzionalità
Prima di farvi vedere come ed in che modo pulisce, vediamo velocemente il design e la varie funzionalità adottate da iRobot per questo modello. Roomba 960 è in commercio già da un po’ e fino a qualche tempo fa veniva considerato una delle punte di diamante del brand, che è ora possibile acquistare ad un prezzo davvero molto conveniente!
L’elemento che spicca subito all’attenzione è la presenza di tante spie LED nella parte superiore, in grado di fornirci informazioni e di farci interagire con il robot aspirapolvere per impartire comandi anche senza bisogno dell’applicazione. Cliccando il pulsante CLEAN proprio lì vicino infatti, si accenderanno i vari LED sul robot, come appunto la carica residua e varie altre informazioni.
Per configurarlo dovremo innanzitutto collegare la base di ricarica all’alimentazione e posizionarla in posto “libero” (almeno mezzo metro davanti, a destra ed a sinistra). Questo consentirà al robot di facilitare la pulizia ed il ritorno automatico alla base a lavoro finito o quando avrà bisogno di ricaricarsi. Posizionate il filo di alimentazione in modo che non intralci il nostro robot, anche se devo dire si è comportato molto bene sotto questo punto di vista: non si è mai impigliato!
Tra i LED, come vedete nel video, riconosciamo l’indicatore del livello di segnale WiFi, un triangolo di attenzione (quando il robot si dovesse impigliare), l’indicatore della batteria residua ed infine un led a forma di cestino che ci indica quando il vano della polvere va svuotato perché pieno (cosa che vi verrà segnalata anche tramite app). C’è poi il tasto a forma di casa, che appunto farà tornare il Roomba 960 alla base di ricarica. Infine c’è il pulsante SPOT che aziona un’aspirazione molto più potente qualora ci fosse un punto della casa (uno spot appunto) dove volete che il robot si concentri particolarmente per la pulizia.
Nella parte frontale c’è appunto un carrello estraibile nel quale troverete il contenitore della polvere: questo contenitore può essere facilmente aperto per poter essere svuotato, ed accedere al filtro HEPA al suo interno è un gioco da ragazzi. Questo ci consente di lavare contenitore e filtro (quindi senza dover acquistare sacche di ricambio), un’operazione che va fatta almeno a cadenza settimanale per far sì che le prestazioni del robot rimangano costanti nel tempo. Il filtro poi potrà essere cambiato e sarà l’applicazione a dirci quando sarà arrivato il momento.
Nella parte posteriore iRobot Roomba 960 è dotato ditanti sensori ed una sola spazzola raccogli polvere, mentre in molti altri modelli testati ne vedevamo quasi sempre due. Tuttavia questo non sembra essere limitante perché la pulizia è fatta davvero molto bene (come ci si aspetta da un robot di fascia alta) ed inoltre è anche ben salda al corpo tramite una vita, a differenza di modelli più economici dove queste spazzole sono ad incastro.
Accessori, sensori e pulizia
All’interno della confezione troviamo, oltre ai vari accessori più classici come scartoffie, garanzia e manuali, anche un filtro sostitutivo e due pile stile. Queste serviranno ad alimentare un altro accessorio in confezione: il Wall Sensor, ovvero un sensore in grado di creare un muro virtuale (una barriera) di forma orizzontale oppure sferica, per tenere lontano il robot da una stanza, una porta oppure un oggetto fragile.
Ma ovviamente oltre a questo ci sono tantissimi altri sensori montati direttamente sul robot che lo aiutano a riconoscere la polvere, tenersi lontano dai gradini, salire su piccoli gradini (come ad esempio un tappeto più spesso), riconoscere muri e sporco incrostato e molto altro.
Questo gli consente di effettuare una pulizia perfetta (anche se più lenta rispetto ai fratelli minori) che gli permette di variare la potenza di aspirazione quando viene rilevato uno sporco concentrato. L’unico neo è forse l’applicazione che serve solamente per “monitorare” il robot e non per comandargli – a distanza – ad esempio di tralasciare un’area o spostarsi vero un’altra. Cosa che è invece possibile fare con altri robot aspirapolvere anche più economici.
Prezzo e Alternative
Dunque ricapitolando il Roomba 960 pulisce benissimo, e si sente subito che stiamo parlando un robot che, fino a poco tempo fa, era davvero un Top di Gamma. Rispetto agli altri modelli che abbiamo recensito è molto più intelligente, molto più ricco di sensori ed, in generale, più affidabile.
Questo gli consente di pulire davvero in maniera efficiente, anche se non mancano alcuni nei come l’applicazione (che andrebbe aggiornata portando nuove funzionalità) e la mancanza del panno per il lavaggio: questo robot infatti non può lavare a terra.
Insomma, molto dipende da ciò che cercate: se volete un’ottima aspirazione, allora questo è un’investimento che non vi farà pentire. Se invece volete anche lavare per terra o desiderate anche avere più controlli dall’app e quindi da remoto, allora non me la sento di consigliarvelo. Ecco dunque i suoi link all’acquisto e la nostra guida dedicata all’acquisto dei robot aspirapolvere, dove troverete moltissime alternative (anche più economiche) a questo robot:
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