Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito ad un abbassamento drastico dei prezzi delle memorie SSD, dispositivi di archiviazione super veloci che sono ormai diventati alla portata di tutti. Grazie all’introduzione del nuovo standard NVMe PCIe M.2 è stato possibile realizzare memorie meno ingombranti rispetto a quelle SATA e molto più performanti. L’oggetto di questa recensione è un dispositivo molto particolare che mi ha convinto parecchio: ORICO M.2 SSD Enclosure permette di utilizzare in mobilità ed in totale sicurezza una memoria SSD NVMe PCIe M.2 proprio come quella che mi sono accaparrato qualche giorno fa a poco più di €60, fornendo una valida alternativa alle più blasonate SSD portatili di SanDisk e Western Digital (tanto per citarne alcune). Questa nuova concezione – che potremmo definire DIY – di memoria esterna permette di minimizzare i costi senza rinunciare a resistenza ed aspetto estetico. Se abbinato ad una memoria ad alte prestazioni, questo case di ORICO promette una velocità di trasferimento dati che rasenta i 10 Gbps sfruttando a pieno lo standard USB 3.1 Gen2. In questa recensione vi parlerò da utente che per mesi ha cercato una valida alternativa alle più costose SSD portatili, raccontandovi cosa mi è piaciuto (e cosa no) di ORICO M.2 SSD Enclosure.
Confezione e design
Partiamo subito dalla confezione, che nella parte frontale riporta un’immagine esplicativa del prodotto e le sue caratteristiche principali. Una volta aperto il packaging – tramite un meccanismo a cassetto – ci troviamo di fronte al case, che attira subito l’attenzione per il suo heatsink in colorazione blu. Il fattore estetico è uno dei punti di forza di ORICO M.2 SSD Enclosure, che nella versione trasparente permette di avere un assaggio di quello che è l’hardware al suo interno. La qualità costruttiva è ottima, la porta USB-C resta ben salda e non traballa quando la colleghiamo. Sotto l’alloggiamento sono nascosti il manuale d’istruzioni, due cavi di tipo C, un pad termico, un piccolo cacciavite e un’apposita vite Torx con supporto per il corretto distanziamento dalla scheda logica.
Ho particolarmente apprezzato la presenza dei due cavi, uno di tipo C ad entrambe le estremità (10 Gbps) ed uno di tipo A (5 Gbps) per ampliare la compatibilità ai dispositivi meno recenti che non dispongono della porta USB-C. La guaina che li riveste è molto resistente, il rischio di danneggiarli durante il trasporto è davvero minimo.
Specifiche tecniche
Per questo case ORICO ha deciso di impreziosire la scheda logica con un controller prodotto da Realtek, in particolare il RTL9210B, con interfaccia USB 3.1 Gen2 in grado di raggiungere la velocità massima di trasferimento di 10 Gbps. Il chip supporta il protocollo di accelerazione UASP e TRIM, con il quale è possibile copiare e trasferire i dati in modo stabile ed efficiente. L’alloggiamento della scheda è pensato per ospitare diverse SSD M.2, tra cui: 2230, 2242, 2260, 2280 (nel caso della nostra recensione). Nella parte inferiore è collocato un piccolo LED di stato blu, che lampeggia durante le operazioni di lettura/scrittura e resta fisso quando è collegato in stand-by. Grazie anche al case trasparente sarà molto facile individuare il LED e capire se il dispositivo è ancora in funzione. A tal proposito il case è provvisto di una modalità di sospensione automatica dopo 10 minuti di inattività per minimizzare i consumi energetici e il surriscaldamento dell’intero sistema, evitando quindi di danneggiare la memoria all’interno. Prima di addentrarci nel cuore dei test (vi prometto di ricorrere al minor numero di tecnicismi possibili) facciamo un piccolo recap delle caratteristiche di ORICO M.2 SSD Enclosure:
- Formati supportati: M.2 2230 / 2242 / 2260 / 2280
- Controller: Realtek RTL9210B
- Velocità massima: 10 Gbps
- Compatibilità: Windows, macOS, Linux, Android
- Dimensioni: 10,8 x 3,4 x 1,2 cm
- Peso: 140 grammi
Configurazione
Per mettere in moto il nostro dispositivo non è richiesta una laurea in ingegneria: le operazioni di assemblaggio sono molto semplici e per qualsiasi dubbio è possibile consultare il ricchissimo manuale d’istruzioni. Una volta aperto il case vero e proprio – il guscio trasparente con heatsink per intenderci – bisogna rimuovere la scheda logica dal suo alloggiamento per montare con più facilità l’SSD.
Per mantenere ferma la memoria sulla scheda facciamo uso della vite Torx, non prima dell’inserimento di un supporto che previene il piegamento della memoria stessa. Avvitiamo per bene e riponiamo la scheda all’interno del case. Una volta collegato l’intero sistema al nostro computer, non è detto che questo venga subito rilevato come uno spazio di archiviazione. Nel mio caso è stato necessario svolgere i seguenti passaggi:
- Dal Pannello di Controllo, aprire Gestione Disco
- Nella lista di dischi che compariranno in basso, individuare la memoria posta all’interno del case (contrassegnata come non allocata)
- Fare tasto destro, selezionare la voce Nuovo volume semplice
Prestazioni
Sono rimasto molto soddisfatto dalle prestazioni di questo case di ORICO, ed in particolar modo della velocità che si raggiunge con il cavo USB-C da 10 Gbps. I test sono stati eseguiti su un Surface Laptop 2 (cavo USB-C / USB-A da 5 Gbps) e su un Dell XPS 15 9550 (cavo USB-C da 10 Gbps), nel primo caso le velocità – a causa della porta USB 3.0 – sono ragionevolmente più basse, mentre nel secondo caso è stato possibile trasferire file ad una velocità di circa 800 MB/s. Per comprendere le potenzialità della USB 3.1 Gen2 e la buona realizzazione della scheda presente nel case ORICO, basti pensare che le memorie SSD SATA di un comune PC assemblato solitamente lavorano alla metà delle velocità registrate.
Durante le operazioni di scrittura non ho constatato situazioni altalenanti, le velocità rimangono stabili dall’inizio alla fine del processo. La gestione delle temperature è buona ma non impeccabile: l’heatsink – in abbinamento con i pad termici all’interno della confezione – fa quel che può per mantenere al fresco l’intero sistema, tuttavia memorie come quella utilizzata per i test non dissipano il calore in maniera ottimale portandomi a raggiungere temperature elevate dopo circa 20 minuti di utilizzo continuo. Per migliorare la dissipazione del calore vi consiglio di acquistare dei pad termici più performanti.
Conclusioni e prezzo
ORICO M.2 SSD Enclosure è un buon case che permette di spremere al massimo le prestazioni delle memorie montate al suo interno. Ho apprezzato molto la qualità costruttiva e le prestazioni della scheda, specialmente quando si utilizzano dispositivi provvisti di porta USB 3.1 Gen2. Ciò che mi ha convinto meno è stata la gestione delle temperature, motivo per cui vi consiglio caldamente – permettetemi il gioco di parole – di non utilizzare questo case senza pad termici. D’altro canto si tratta di un dispositivo economico che potrebbe permettervi di risparmiare parecchio nell’acquisto di una memoria esterna e, a dirla tutta, mi sono divertito a costruire la mia personalissima SSD portatile!
- Aliexpress | Orico M.2 SSD Enclosure
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