Nel corso del tempo abbiamo avuto modo di apprezzare (o meno) svariati prodotti di Tronsmart, marchio cinese che nonostante la saturazione del mercato tech, riesce sempre a distinguersi nel settore dell’audio economico (amichevolmente denominato chi-fi vista la grande presenza di aziende cinesi in questo settore), curati nel dettaglio e posizionati sempre ad un ottimo prezzo.
Oggi è il turno delle Apollo Bold, cuffie true wireless che ho trovato adatte a qualunque utilizzo. Grazie alla presenza della cancellazione del rumore attiva ANC e alla loro versatilità, sono auricolari decisamente completi che consiglierei a tutti. Prima di saltare alle conclusioni, però, approfondiamo un po’ meglio quelli che sono gli aspetti a 360 gradi di queste Apollo Bold e facciamo qualche precisazione.
Confezione
Partiamo bene dalla confezione, che ha uno sportello fissato magneticamente a uno dei lati che, una volta alzato, lascia che da dietro a un pannello in plastica trasparente vengano presentati gli auricolari e la relativa custodia di ricarica. Sollevato il pannello in plastica e quello in cartone nel quale è incastrato il prodotto principale, accediamo al fondo della scatola, all’interno del quale troviamo due paia di gommini aggiuntivi e un cavo USB-A/USB-C, nulla più.
Design, costruzione e comfort
Nel complesso, l’estetica e la costruzione di queste Apollo Bold mi hanno convinto. Tutte le plastiche sono valorizzate da una finitura opaca che dà al tutto un look più accattivante, senza contare l’anello color bronzo che inscrive il pannello touch degli auricolari, un notevole tocco di eleganza che mi ricorda tanto le mie adorate Sony WF-1000XM3.
Il coperchio della custodia ha un tipo di apertura che non mi fa impazzire, in quanto molto difficoltosa con una sola mano. Avrei dunque preferito un’apertura a scrigno – come quella delle AirPods, per intenderci – piuttosto di questa a specchietto, ma dopotutto parliamo di minuzie, menzionabili sì, ma non troppo rilevanti.
Indossati, gli auricolari sono comodi, e nonostante i gommini siano molto morbidi e non vadano ad infilarsi troppo a fondo nelle orecchie, la presa è comunque salda e non c’è rischio che cadano a seguito di sollecitazioni.
Connettività, prestazioni e qualità audio
Ciò che mi ha convinto di queste Apollo Bold è stato il loro comportamento nel contesto quotidiano, utilizzandole quindi tutti i giorni in contesti diversi, senza mai deludermi.
Il comparto connettività è completo come in pochi altri prodotti. A livello hardware abbiamo un’antenna LDS custom che rende la trasmissione più stabile – mai avuto problemi di disconnessione o salti improvvisi, provare per credere – e il chip Qualcomm QCC5124, il top di gamma della categoria, che tra tutti i vantaggi che porta garantisce anche una latenza tra audio e video quasi nulla, anche qui provare per credere.
I codec supportati sono SBC, AAC, AptX e AptX HD, l’ultimo dei quali ha il gran pregio di trasmettere dati a un bitrate più alto (24 bit), e di conseguenza aumentare la qualità audio dei brani trasmessi.
A proposito di qualità audio, per la riproduzione le Apollo Bold si affidano a dei driver custom in grafene, che teoricamente assicurerebbero un suono pulito su tutte le frequenze, ma c’è un ma: i bassi. Ebbene sì, le frequenze basse sono spesso molto, troppo accentuate, così tanto da coprire le altre. Niente che una buona equalizzazione non possa risolvere, sia chiaro, ma visto che non tutti sanno neanche cosa voglia dire equalizzare il suono sarebbe stato meglio caricare un po’ meno questi dannati bassi che, diciamolo, non sono ciò che rende una cuffia una buona cuffia. Diffidate di chi vi dice: “Queste cuffie sono da paura: senti che bassi!“.
Il pannello touch sugli auricolari è ampio e recepisce bene i comandi, che dalla loro sono completi: un singolo tap per regolare il volume, doppio tap per Play/Pausa, triplo tap per richiamare l’assistente vocale e pressione prolungata per cambiare brano in riproduzione. Il Play/Pausa è anche automatico grazie ai sensori di prossimità posizionati all’interno delle cuffie, particolarmente reattivi, se non praticamente istantanei. Data l’impressionante velocità ho modo di credere che Tronsmart abbia usato dei sensori tecnologicamente più avanzati rispetto ai competitors, ma questo non ci è dato saperlo.
Passiamo all’ultimo punto, ma anche uno dei più importanti: la cancellazione del rumore attiva. Potrei dire che non raggiunge assolutamente il grado di cancellazione delle mie WF-1000XM3, ma al prezzo a cui sono vendute non mi aspettavo di certo prestazioni alla pari. Nonostante ciò, i sei microfoni negli auricolari fanno assolutamente il loro dovere, garantendo una buona cancellazione dei rumori di fondo – specialmente frequenze basse – e anche un’ottima modalità ambient, che esegue praticamente il compito inverso dell’ANC, lasciando quindi passare tutti i rumori e facendoceli ascoltare, in modo da non isolarsi troppo se si è in contesti in cui isolarsi è sconsigliato.
La cancellazione del rumore funziona bene anche in chiamata, dove la conversazione con il nostro interlocutore riesce sempre ad essere catturata in maniera ottimale anche con qualche disturbo di fondo di troppo, insomma, promosse anche in chiamata.
Autonomia
Portentosa l’autonomia di queste Apollo Bold, che possono durare fino a 10 ore (diciamo 9 reali) con una singola carica e 30 ore aggiungendo le ricariche aggiuntive garantite dal case. La ricarica della custodia, poi, avviene tramite USB-C, e non c’è cosa più dolce. Peccato l’assenza di ricarica wireless, se ci fosse stata Tronsmart avrebbe davvero fatto il colpaccio e creato le true wireless (quasi) perfette, ma se non implementarla è servito a contenere il prezzo, va bene così.
Prezzo e conclusioni
Considerando il prezzo, basso già in partenza, e il fatto che si trovino molto spesso in offerta, posso affermare che Tronsmart ha fatto davvero un ottimo lavoro con queste Apollo Bold. Un paio di cuffie true wireless concrete, complete, e oneste anche nel prezzo, anche se non sembrerebbe (dopotutto sono sempre cuffie che superano i 50€). Con questo prezzo e queste caratteristiche vanno a scontrarsi direttamente con le Huawei Freebuds 3i, un altro ottimo paio di cuffie con cancellazione del rumore.
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