Selpic P1 è una stampante portatile, un’idea che potrebbe sembrare assurda a chi non ha mai sentito parlare di prodotti di questo tipo o del suo predecessore. Fondamentalmente si utilizza un’app sulla quale decidere quale scritta/logo stampare, dopodiché si effettua il collegamento con la P1 e si stampa come se si volesse evidenziare qualcosa. Semplice no?
Confezione
Aprendo la scatola, ci troviamo subito di fronte alla stampante realizzata da Selpic collocata nell’apposito alloggiamento, affiancata dalla cartuccia da installare e dal tappo utile a coprire la cartuccia una volta terminato l’utilizzo.
Oltre questo, il dispositivo è affiancato da alcuni accessori. Questi includono un cavo USB-C per ricaricare la P1, libricino relativo alla garanzia, il manuale e salviettine imbevute di alcol, utili per pulire la testina della cartuccia d’inchiostro se si impolvera o se non si utilizza la P1 da un po’.
Design e costruzione
Rispetto alla Selpic S1, più grande e di forma quadrata, la Selpic P1 presenta dimensioni contenute e un form factor più allungato, caratteristica che permette di impugnare il dispositivo come fosse un evidenziatore. Nonostante la S1 sia più grande e permetta una stampa più ampia, la P1 vince sicuramente in portabilità e praticità d’uso.
La scocca della Selpic P1 è costruita interamente in plastica che, seppur leggera, sembra essere piuttosto robusta. Rispetto alle stampante tradizionali, poi, in questo caso la cartuccia resta esposta durante l’utilizzo e questo, chiaramente, la espone a problemi di essiccazione dell’inchiostro e alla raccolta di polvere. Fortunatamente, il tappo di cui è dotata permette una chiusura quasi ermetica, grazie al magnete che rende il bloccaggio più saldo e sicuro.
Specifiche e funzionalità
La piccola stampante realizzata da Selpic ha una risoluzione di stampa di 600 DPI, con l’inchiostro erogato da 300 ugelli singoli distanziati di 0,002 pollici.
Il campione di test che ci è stato inviato è arrivato con una cartuccia di inchiostro rosso. Questa piccola stampante, infatti, è in grado di eseguire stampe unicamente monocromatiche, ma ciò non vuol dire che queste debbano essere esclusivamente nere.
Uno dei punti di forza di questa Selpic P1, come più volte ribadito dall’azienda stessa nella campagna di crowdfunding, è la sua capacità di stampare sulle superfici più disparate come carta, cartone, legno, plastica, vetro, stoffa e tante altre ancora. La resa finale, pur dipendendo da molteplici fattori, possiamo considerarla soddisfacente.
L’uso principale di un prodotto come questo è quello di etichettare oggetti di vario genere, proprio per la sua facilità nell’imprimere caratteri e immagini sulle superfici più disparate, sostituendo di fatto pennarelli oppure etichette vere e proprie da incollare.
Oltre questo, nel caso ci si trovi a dover compilare più volte sezioni di determinati documenti, la Selpic P1 potrebbe essere usata anche per sostituire la nostra scrittura, risparmiando non poche rogne al nostro povero polso.
Applicazione
Per iniziare a utilizzare questa Selpic P1, è necessario scaricare l’app dedicata per iOS e Android. Accendendo il dispositivo, un led in prossimità dell’unico tasto presente inizierà a lampeggiare, indicando lo stato di disponibilità al pairing. A questo punto, avviando l’app quest’ultima ci guiderà durante il processo di accoppiamento.
Il software appare tutto sommato semplice da utilizzare, eccezion fatta per alcune stranezze. Una volta digitato il testo che intendiamo stampare, non sarà possibile scegliere la grandezza del font ma sarà possibile cambiarne il tipo. L’unico modo per gestire le dimensioni è utilizzare lo slider presente in basso, al quale bisognerà abituarsi per capire le proporzioni di stampa effettive.
Oltre ai caratteri, l’app permette di scegliere e stampare clip art preinstallate e immagini caricate direttamente dalla memoria dello smartphone. Fornendo però una stampa monocromatica e non in scala di grigi, è bene stare attenti che foto o loghi che intendiamo stampare siano ben delineati e non abbiano componenti distinte esclusivamente per scale di colori.
Stampa
Selpic promette risultati eccellenti sulle superifici più disparate. Chiaro che, alla luce delle proprietà fisiche di ognuna di queste, la resa cambia e richiederà magari piò o meno tempo per renderla godibile.
Partendo dalla carta, facile come evidenziare. La stampa avviene istantaneamente, con l’inchiostro sin da subito completamente asciutto, linee ben marcate e colore costante. Passando al cartone, il risultato è molto simile ma, in questo caso, il colore tende ad espandersi leggermente di più rispetto alla carta comune.
Altri materiali su cui non ho riscontrato difficoltà o imprecisioni sono il legno e l’acciaio, con disegno ben delineato e inchiostro subito asciutto.
Discorso diverso per vetro e ceramica, superfici lisce sulle quali mi aspettavo di incontrare qualche difficoltà. In entrambi i casi, tocca essere molto precisi nello scorrere lungo la superficie, dopodiché bisogna aspettare fino a un paio d’ore per far sì che l’inchiostro si asciughi e non vada via facilmente.
Selpic P1 – Prezzo e conclusioni
Selpic P1 ha ottenuto risultati eccellenti durante la campagna di crowfunding, andando ben oltre le aspettative e oltre il tetto fissato per il completamento della campagna. Si tratta di un prodotto molto particolare e che interesserà sicuramente una cerchia non molto ampia di utenti.
Per questo motivo, pur non avendo un costo particolarmente competitivo, offre una soluzione unica nel suo genere sia in termini di funzionalità che di resa finale e praticità d’uso.
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