L’attuale stato di pandemia mondiale ha decisamente stravolto la nostra quotidianità.
Oggi ci tocca infatti lavorare e studiare in luoghi diversi dai nostri abituali uffici o aule universitarie; questi luoghi infatti sono molto pericolosi per la veicolazione del virus Covid-19, e sono quindi stati sottoposti a restrizioni di diverso tipo.
Di conseguenza negli ultimi mesi si è assistito ad un boom di piattaforme volte a svolgere regolarmente le nostre attività anche a chilometri di distanza dai nostri colleghi.
In particolare oggi vi andremo a parlare delle migliori app per la DAD, ovvero la didattica a distanza che tanto in voga è nell’ultimo periodo.
Microsoft Teams
Uno dei migliori servizi per la didattica a distanza è senza dubbio Microsoft Teams.
Scelto già da molti atenei italiani (e non solo) come piattaforma principale in questo periodo di difficoltà, Microsoft Teams è presente su app mobile (sia per Android sia per iOS), sia per PC, che direttamente dal vostro browser di fiducia cliccando sui link delle lezioni o degli esami.
Teams chiaramente richiede l’utilizzo di webcam e microfono, ma si può assistere alle lezioni anche non attivandoli (o abilitarli a seconda del bisogno); è inoltre presente una comoda chat per rilasciare messaggi di testo utili da ricopiare.
Altra funzione molto apprezzata è la possibilità di registrare le lezioni (a discrezione dell’amministratore della chat), in maniera da recuperare qualche dettaglio perso durante le spiegazioni.
Microsoft Teams è gratuito, ma necessita di un account Outlook (è possibile accedere anche con le credenziali universitarie, negli atenei autorizzati).
ZOOM
ZOOM è una piattaforma che esiste già da qualche anno, ma che è salita alla ribalta mondiale solo recentemente causa le difficoltà legate alla pandemia.
Anche in questo caso non mancano tutte le funzionalità che si richiedono ad un buon servizio di videocall; c’è tuttavia da segnalare un limite fissato a 100 partecipanti, ed una durata massima di 40 minuti consecutivi di lezione (al termine dei quali bisogna eventualmente creare una nuova chat).
Ovviamente è possibile aggirare questi limiti se acquistiamo la versione a pagamento.
Le lezioni su ZOOM sono accessibili anche ad invito tramite link, e sono consultabili da diversi sistemi, sia desktop, sia mobile (tramite le relative app su Android e iOS).
Google Meet
Se magari si dispone di un account Google e non si ha voglia di avere a che fare con ulteriori servizi, allora Google Meet è proprio quello che stavate cercando.
Si tratta del principale servizio di videochiamate progettato dal colosso di Mountain View, e che risulta particolarmente apprezzato per meeting di lavoro.
Tuttavia Meet si fa apprezzare anche in ambito didattico; la piattaforma consente infatti di rispondere a qualsiasi esigenza di studenti ed insegnanti, seppur dovendo accettare il compromesso del limite massimo di partecipanti fissato a 100 (non c’è comunque alcun vincolo di durata).
Le lezioni su Meet sono accessibili tramite link o notifica (qualora fosse installata l’apposita app scaricabile da Play Store o App Store), e l’unico requisito è rappresentato dal possedere un account Google.
Google Classroom
Rimanendo in casa Google, un servizio appositamente studiato per la gestione delle aule e delle lezioni è Google Classroom.
Si tratta di una piattaforma più completa di Google Meet, appositamente studiata per la didattica e che integra alcune funzionalità molto utili per questi scopi.
Sarà infatti possibile dividere le classi in base alle materie, mettere a disposizione uno spazio cloud per i documenti didattici ed avere accesso a delle schermate relative alle proprie valutazioni.
Anche in questo sarà necessario possedere un account Google, mentre per tutte le funzionalità sarà opportuno informare il proprio istituto circa l’iniziativa G Suite for Education, per la massima integrazione tra la scuola e la piattaforma stessa.
Google Classroom è scaricabile da Play Store ed App Store.
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