DJI POCKET 2 rappresenta un bel passo in avanti rispetto al primo modello: angolo di visione di 93°, fotocamera con sensore che passa da 12 MP a 64 MP, stabilizzazione sempre ottima, microfono e audio notevolmente migliorato ma… c’è da lavorare, a livello di ottimizzazione software, su alcuni aspetti. E poi diventa perfetta!
In questa recensione ve la mostriamo in dettaglio ma per vederla più da vicino vi consigliamo comunque di scorrere un po’ più in alto e guardare la video recensione che gli abbiamo dedicato sul nostro canale YouTube. Ora però, iniziamo!
Recensione DJI Pocket 2
Se vogliamo usare tecnicismi, DJI Pocket 2 è davvero una bomba. Ho avuto ed utilizzato fino ad ora il suo predecessore, ed ho sentito da subito le differenze in questa nuova versione. La prima la vedete subito già aprendo il video girato completamente con lei (in alto in questa pagina), che è la grandezza di campo. Ma andiamo con calma ed analizziamola da vicino!
Come saprete infatti, DJI pocket unisce due mondi: quello delle action cam a quello dei gimbal, gli stabilizzatori. La cosa che subito ne deriva è un’estrema facilità d’uso che viene in aiuto in molte situazioni, specialmente (ad esempio) quando si sta girando VLOG.
Accessori e design
La confezione prevede i classici foglietti illustrativi e gli immancabili adesivi DJI. C’è poi un laccetto per poter legare la telecamera al polso, il cavo per la ricarica (USB-C) ed il foderino per riporre la telecamera, dove scoviamo una novità rispetto alla precedente generazione.
Nel foderino adesso potrete portare sempre con voi degli adattatori di ricarica e trasferimento dati, che si tengono magneticamente al suo interno, così da poter ricaricare la DJI Pocket 2 anche in mobilità, ma soprattutto per poter trasferire i dati sul PC o sullo smartphone per poterli postare immediatamente suo social!
Più precisamente infatti, troveremo un adattatore Lightning per dispositivi Apple come iPhone e iPad, ed un adattatore Type-C per i recenti smartphone Android. Se però non volete utilizzare l’adattatore, allora al suo posto potrete inserire un accessorio che è finalmente dato già in confezione, ovvero il controller!
Il controller vi permette di avere un vero e proprio joystick per direzionare la telecamera in tutti i suoi movimenti, insieme ad un tasto multifunzione. A questo si aggiunge la possibilità di poter rimuovere la base della action cam per poter installare un’altra base dotata di attacco a vite da 1/4″ che vi permette di installarla su di un treppiedi.
In questa circostanza ad esempio, il gimbal che sorregge questa DJI Pocket 2 è in grado di ruotare la telecamera con un solo comando, passando ad esempio dall’inquadrare il volto a registrare quello che invece abbiamo davanti a noi. Un’operazione che si può fare con una sola mano tra l’altro.
Accoppiamento con lo smartphone
Da questo punto di vista non è cambiato molto rispetto alla precedente versione, ma è giusto menzionarlo proprio perché questo tipo di utilizzo è molto comodo ai creators.
Attaccando lo smartphone al connettore posto sulla videocamera infatti, si aprirà immediatamente l’app che avete precedentemente installato, mostrandovi l’interfaccia della fotocamera, pronta ad essere utilizzata per scattare foto e riprendere video.
Il touch dello schermo può essere utilizzato per comandare il gimbal, e quindi direzionare la videocamera. Ci sono poi le varie impostazioni per la qualità video, la modalità di registrazione (tra le quali anche l’hyperlapse) e di base tutto quello che potete fare con la DJI Pocket 2.
Qualità video e audio
Ovviamente poi, essendo appunto un gimbal, le immagini appaiono perfettamente stabilizzate anche nei cambi di direzione più repentini, e non solo quando si è fermi o mentre si cammina, ma anche ad esempio mentre si è sulla bicicletta (come potete vedere dalle clip girate).
Non mancano poi varie modalità di registrazione, come slow motion e time lapse. Ma passiamo alle caratteristiche tecniche: il primo elemento da analizzare è il sensore che è adesso di ben 64MP (contro i soli 12MP della precedente versione) con zoom digitale 4X. Tuttavia così tanti pixel da memorizzare causano inevitabilmente un certo rumore digitale durante le riprese in scarsa luminosità, un neo che questa telecamera si porta avanti già dalla sua precedente versione, nonostante l’apertura focale f/1.8 dell’obiettivo.
Migliora poi il campo visivo, ora fino a 93 gradi (contro gli 80° della precedente versione) che permettono un’inquadratura più ampia senza però distorcere eccessivamente i bordi (quasi per niente a dire il vero). Questa è sicuramente una delle feature che i creators come me apprezzeranno di più.
A proposito di modalità di registrazione, abbiamo 1080p, 2.7K e 4K (a soli 30 fps) Inoltre tra le varie modalità, oltre al time lapse e lo slow motion, abbiamo anche hyper lapse (per i time lapse più lunghi) ed il motion lapse, che permette di fissare due punti – quattro se usate lo smartphone – sull’inquadratura per realizzare un time lapse in movimento.
Migliorato notevolmente l’audio, che adesso può contare sulla presenza di ben quattro microfoni, così come sono migliorate le foto panoramiche: di base la telecamera realizza più foto e le mette insieme realizzando un collage. L’effetto è migliorato rispetto alla precedente versione, ma tuttavia non è ancora all’altezza se paragonato ad un normalissimo smartphone. Insomma, consigliata per lo più per solo per le riprese video.
Autonomia e conclusioni
Interessante anche l’autonomia dato che potrete utilizzarla per almeno 1-2 ore di registrazione video. Più precisamente circa 2 ore (o più) in FullHD e circa un’ora in 4K. Potrete dunque girare molte clip senza problemi prima di ricaricarla.
Per alcuni di voi sembrerà poco, tuttavia i creators spesso girano tante clip da pochi secondi, ed in questa ottica l’autonomia della DJI Pocket 2 è più che sufficiente per questo tipo di utilizzo.
Dunque in conclusione stiamo parlando di un accessorio sicuramente valido e completo in tutto soprattutto e specialmente nel comparto video. Inciampa ancora nel comparto fotografico (che non è a mio parere il suo campo di utilizzo) ed ha ancora qualche piccolo problema di autofocus – specialmente negli oggetti ravvicinati – ma tutto sommato è un’ottima compagna per le riprese professionali.
Un altro “problema” è la registrazione in 4K: la sola presenza dei 30 fps mi fa storcere un pochino il naso – soprattutto nel “quasi” 2021 – ed inoltre con clip molto lunghe la videocamera soffre di surriscaldamento.
Insomma, a mio parere la DJI Pocket 2 è promossa senza dubbio, ma con qualche riserva che sta a voi decretare come più o meno importante a seconda dell’utilizzo che ne dovete fare. Su Amazon è disponibile sia nella versione standard che nella versione creators, dove ci sono inclusi il treppiedi ed altri accessori:
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