Per qualcuno la pulizia di casa è un rituale imprescendibile, fondamentale per mantenere ordine nei propri spazi e dentro sé stessi. Per qualcun’altro questa operazione è solo fonte di stress, e molto spesso la rimanda, fino a quando non si ritrova a dover pulire la sporcizia depositata di settimane. Personalmente, sono dell’idea che la casa vada mantenuta pulita per tanti motivi, sia igienici che non, ma posso capire che effettivamente molto spesso non ci sia il tempo materiale per stare sempre a spolverare, spazzolare, lavare, specialmente quando si lavora per tante ore e poi si torna a casa distrutti, con nessuna energia o voglia di fare, rimandando tutto al fine settimana.
Da quando esistono i robot aspirapolvere, però, per qualcuno la situazione si è ribaltata, e grazie all’aiuto di questi piccoli dispositivi è riuscito a far pace con le pulizie di casa. Chiaramente un robot aspirapolvere non può aspirare come un aspirapolvere standard, perciò è utile per mantenere l’ordine piuttosto che per ristabilirlo. Provate a utilizzare un dispositivo del genere per pulire una casa rimasta a prendere polvere per due settimane e mi darete ragione.
Ebbene, in questa recensione andremo a parlare proprio di un robot aspirapolvere, più precisamente di Eufy RoboVac G30, un prodotto che fa molto bene il suo dovere, ma che forse, al prezzo offerto, non offre tutto quello che mi aspettavo.
Dotazione
Sufficiente la dotazione in confezione, che oltre all’aspirapolvere comprende: la base di ricarica, l’alimentatore, 2 spazzole laterali (di cui una di ricambio), un accessorio multiuso per la pulizia del robot, 5 fermacavi, un filtro di ricambio e manualistica varia. Manca un accessorio che molto spesso nella confezione di altri prodotti si trova: una striscia magnetica utile per creare un muro virtuale da non far oltrepassare all’aspirapolvere. Peccato, perché sono molti i casi in cui potrebbe tornare utile.
Aspetto e dimensioni
Il design non è di certo l’aspetto che colpisce di più in un robot aspirapolvere, e questo G30 non cambia la carte in tavola. È però costruito in maniera decente, anche se per le superfici lisce avrei utilizzato una plastica opaca, perché la plastica lucida invece utilizzata attira tantissima polvere, il che è ironico per un aspirapolvere. Le dimensioni sono standard, diciamo che non ci troviamo né davanti a un gigante, né a uno scricciolo. Il diametro è di 32,5cm mentre l’altezza di 7,25cm.
Sul pannello superiore si trovano tre tasti: uno per far partire o mettere in pausa la pulizia, uno per far tornare il G30 alla base e uno per far partire la Modalità macchia. Sopra ai tre pulsanti c’è un LED che indica lo stato della connessione al Wi-Fi.
La pancia di questo robot è sicuramente la parte più interessante. Su questo lato troviamo infatti: la singola spazzola laterale, che per la cronaca svolge egregiamente il suo lavoro; una rotella che facilita la rotazione dell’aspirapolvere; le due ruote, ammortizzate, gommate e leggermente cingolate per muoversi anche su superfici più ostili; la larga spazzola rotante che trasferisce la polvere dal pavimento direttamente a dentro il serbatoio.
Il serbatoio della polvere è posto sulla parte posteriore del corpo dell’aspirapolvere, ed è facilmente sganciabile tramite una levetta posta sul contenitore stesso. L’apertura è semplice, così come lo è l’operazione di svuotamento. Consigliamo di dare sempre una sciacquata con dell’acqua pulita sia al serbatoio che al filtro prima di rimetterli nell’aspirapolvere. La capienza del contenitore è assolutamente buona: in un piccolo appartamento, facendo una pulizia al giorno, basterà svuotarlo una volta a settimana, anche se vi sconsigliamo di riempirlo sempre fino all’orlo.
La base di ricarica è molto leggera e non sembra delle più resistenti, ma non ha problemi a rimanere al suo posto anche quando il robot di scosta da lei. Il cavo di alimentazione è sottile, ma abbastanza lungo da poter raggiungere anche una presa di corrente non molto vicina.
Hardware e prestazioni
Sotto il punto di vista delle prestazioni, RoboVac G30, si comporta decisamente bene. La potenza di aspirazione è di 2000 PA, ideale anche per superfici più complicate, come i tappeti. Grazie alla tecnologia BoostIQ, il robot sarà capace di capire automaticamente il tipo superficie su cui si trova, regolando la potenza di aspirazione in base ad essa. Su superfici lisce come il mio parquet riesce a pulire bene anche a potenza medio-bassa, rimanendo quindi anche abbastanza silenzioso. La spazzola rotante laterale sembra un orpello, ma in realtà aiuta davvero tanto la pulizia, raccogliendo anche la polvere che si annida negli angoli, anche se non fino in fondo.
Purtroppo questo robot non è anche lavapavimenti, quindi quando arriverà il momento di passare il mocio sarete voi a dovervi rimboccare le maniche. In compenso, il percorso da fare durante l’aspirazione è calcolato da un algoritmo particolarmente valido e intelligente, che Eufy (marchio associato ad Anker) chiama Smart Dynamic Navigation 2.0, quindi per lo meno il lavoro di aspirazione è svolto egregiamente.
Sulla parte frontale è presente un paraurti ammortizzato che copre quasi metà della circonferenza, dotato di 9 sensori per rilevare la vicinanza alle pareti verticali, in modo da rallentare la velocità dell’aspirapolvere per evitare un forte impatto con mobili e muri, e non rovinarli. L’unica cosa che i sensori difficilmente rilevano sono quelle superfici sottili, come spigoli dei muri e gambe delle sedie, sulle quali G30 andrà quindi inevitabilmente a sbattere.
Software
L’app EufyHome, utile per gestire e comandare l’aspirapolvere da remoto, è sicuramente uno dei punti forti di questo prodotto. Semplice, pulita, intuitiva e veloce. Al suo interno è possibile effettuare le operazioni più basic, come far partire la pulizia, fermarla, azionare il ritorno alla base o attivare la Modalità Macchia, che è semplicemente un movimento a spirale in un punto preciso a massima potenza di aspirazione. Per i più esigenti, è possibile anche comandare a distanza l’aspirapolvere tramite un telecomando virtuale, divertente ma sinceramente non molto utile per quanto mi riguarda. Non manca il controllo vocale tramite Google Assistant o Alexa, in modo da rendere i comandi dell’aspirapolvere a portata di voce.
Abbiamo già menzionato l’algoritmo Smart Dynamic Navigation 2.0, che calcola il percorso da effettuare ad ogni pulizia. Dall’app è possibile visualizzare la strada percorsa dall’aspirapolvere nell’attuale sessione di pulizia, la sua posizione attuale e la mappa di casa, che ogni volta viene ricalcolata da zero. Il fatto che la mappa venga ricalcolata ad ogni pulizia, senza tener conto delle sessioni precedenti come fanno altri robot, fa sì che il percorso non venga ottimizzato di volta in volta, facendo quindi rimanere G30 un gradino sotto alle concorrenti. Chiaramente, a causa di questa mancanza, non sarà neanche possibile chiedere all’aspirapolvere di andare a pulire una determinata zona di casa, visto che una volta terminata la pulizia si dimenticherà tutta la strada percorsa. Il ritorno alla base è automatico una volta che la pulizia viene ritenuta terminata o il livello di carica della batteria è troppo basso.
Prezzo e conclusioni
Nonostante funzioni in maniera ottimale e sia molto affidabile, Eufy non è riuscita a fare breccia nel mio cuore con questo RoboVac G30, che ha nel rapporto qualità-prezzo il suo tallone di Achille. È un aspirapolvere essenziale, che fa sicuramente il suo dovere alla grande, ma ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza, che sulla stessa fascia riesce ad offrire dispositivi dotati anche di funzionalità lavapavimenti. Attenzione ad Amazon però, che potrebbe riservare sorprese: ad un centinaio di Euro in meno sarebbe un vero best buy, quindi tenete d’occhio l’andamento del prezzo.