Negli ultimi anni abbiamo assistito allo sviluppo prorompente di moduli fotografici per smartphone davvero impressionanti, a tal punto da mettere in discussione il ruolo delle fotocamere compatte. Mi è stato detto spesso che gli smartphone superino le compatte poiché in grado di catturare foto e video di buona qualità pronti per essere condivisi, ma la realtà è ben diversa. Nelle ultime settimane ho avuto la possibilità di testare in maniera più approfondita Panasonic Lumix LX100 II, un dispositivo premium che, grazie ad un sensore dalle dimensioni inusuali per la categoria, non vuole essere una semplice punta e scatta ma una fotocamera avanzata che può accompagnare nella vita di tutti i giorni.
Scheda tecnica
Grazie ad un sensore Micro 4/3 da 17 MP, ben più ampio rispetto a quelli da 1 pollice, Lumix LX100 II è una fotocamera compatta fuori dall’ordinario. Esteticamente molto simile alla versione precedente, i cambiamenti più importanti sono quelli sotto al cofano: aumenta la risoluzione del sensore e del mirino LVF, il display si arricchisce del touchscreen e le riprese raggiungono il 4K a 30p. Prima di procedere con la recensione facciamo un recap delle principali caratteristiche tecniche di LX100 II:
- Sensore: Micro 4/3 da 17 MP (22 MP totali)
- Processore d’immagine: Venus Engine
- Gamma ISO: 200 – 25.600
- Raffica di scatti: 11 fps
- Autofocus: 45 punti AF
- Consumi: 340 scatti
- Connettività: Bluetooth, Wi-Fi
- Display: 3″ LCD da 1.240.000 punti
- Mirino: OLED da 2.760.000 punti 0,7x
- Peso: 392 g
- Dimensioni: 115 x 66 x 64 mm
Corpo ed ergonomia
Squadra che vince non si cambia: il design di Lumix LX100 II resta pressoché invariato rispetto alla prima generazione, con delle linee squadrate che evidenziano un richiamo al mondo dell’analogico e che conferiscono al corpo macchina un aspetto premium ed elegante. Adornato principalmente da inserti in plastica, il corpo di Lumix LX100 II pesa circa 392 grammi e si fatica a sentirlo quando si trasporta in tasca o nello zaino. Chi – come nel mio caso – ha delle mani abbastanza grandi potrebbe trovare qualche difficoltà nella regolazione dei parametri attraverso le ghiere e i pulsanti. Trattandosi di una fotocamera compatta non potevo aspettarmi un’impugnatura salda, ed effettivamente la presa con appena tre dita non è fra le più rassicuranti.
Nella parte superiore di Panasonic Lumix LX100 II troviamo una slitta hot shoe, una ghiera per la regolazione dei tempi, una per la compensazione dell’esposizione, il tasto di scatto incastonato nella leva per lo zoom, un tasto Fn ed il tasto iA. Manca una ghiera per la selezione dei programmi di scatto e, dunque, quando si scatta in manuale occorre spostare in A la ghiera dei tempi per utilizzare una modalità analoga a quella con priorità diaframma (dualmente con il tempo di esposizione per la priorità tempi di scatto).
La parte frontale ospita l’ottica LEICA DC VARIO-SUMMILUX 24-75 mm f/1.7-2.8, sotto cui si cela il sensore dall’atipico formato Micro 4/3 da 17 MP. Il modulo ottico comprende una ghiera per la messa a fuoco, una ghiera per la regolazione del diaframma, un selettore per la modalità di messa a fuoco ed un selettore per l’aspect-ratio dello scatto (3:2, 16:9, 1:1, 4:3). Come vedremo più avanti, la risoluzione del sensore resta invariata per qualsiasi formato scelto, quindi permette di ottenere uno scatto a 17 MP anche in formato 16:9. Completano il frontale la serigrafia Lumix, il LED per l’autofocus e l’impugnatura.
Nella parte posteriore troviamo l’iconico mirino elettronico LVF decentrato, un display touchscreen da 3″ fisso (neanche inclinabile), una vasta dotazione di pulsanti ed un D-pad che integra una piccola ghiera. Ho apprezzato la presenza, in alto a destra, di una piccola sporgenza in cui appoggiare il pollice per migliorare la presa.
Nella parte inferiore risiede l’alloggiamento per la batteria e per la singola scheda SD, mentre sul lato destro è possibile accedere tramite uno sportellino alle porte microUSB e microHDMI. Contrariamente ad altri dispositivi, che integrano un flash sulla parte frontale o tramite un meccanismo a scatto, Lumix LX100 II può fare affidamento su una piccola unità esterna (presente in confezione) da agganciare sulla slitta hot-shoe.
Controlli e funzionalità
Andiamo a vedere più da vicino quelle che sono le principali funzionalità di Panasonic Lumix LX100 II, una compatta premium – sia nell’aspetto che nelle caratteristiche – pronta ad accompagnarci nella vita di tutti i giorni.
Autofocus
Il sistema di messa a fuoco automatica di Lumix LX100 II resta pressoché invariato rispetto alle mirrorless di fascia media, non cambia infatti la tecnologia DFD a rilevamento di contrasto basata su 49 aree con una latenza di appena 0,07 secondi. In definitiva il sistema funziona bene, o meglio, come mi aspettavo: c’è sicuramente qualche impedimento in più rispetto alle mirrorless (come ad esempio la G90) e le prestazioni calano vertiginosamente in condizioni di scarsa illuminazione, tuttavia ho apprezzato la presenza degli algoritmi di tracking per il volto – che quando si è in viaggio possono fare la differenza – e della modalità AF+MF – che tramite una regolazione manuale permette di migliorare la messa a fuoco. Utilizzando il grandangolo (a lunghezza focale minima) è possibile simulare una modalità macro grazie ad una distanza minima di messa a fuoco di appena tre centimetri.
Display e mirino
Come anticipato nell’introduzione il display ha subito diverse modifiche rispetto alla scorsa generazione, troviamo ora un pannello touchscreen LCD da 3″ con una risoluzione di 1,24 milioni di punti che si vede bene sotto al sole e può essere utilizzato facilmente con una mano anche per scorrere fra i vari menu dell’interfaccia. Avrei preferito che il display fosse inclinabile per agevolare gli scatti più difficili, comprendo tuttavia la volontà di mantenere l’esperienza d’uso di questa compatta il più vicino possibile all’analogico.
Personalmente non sono un fan dei mirini decentrati, ma devo ammettere che quello implementato sulla LX100 II – che poi è lo stesso della scorsa generazione – si comporta davvero bene ed è comodo da utilizzare. Si contraddistingue per un pannello OLED con 2,76 milioni di punti di risoluzione e con fattore d’ingrandimento 0,7x. Non ho riscontrato problematiche relative al sensore di prossimità che, anzi, è sempre reattivo.
Autonomia
L’autonomia di Lumix LX100 II è buona, senza infamia e senza lode, ma decisamente sopra le mie aspettative. Secondo gli standard CIPA la batteria assicura una durata di circa 350 scatti, ed effettivamente durante le settimane di test i risultati sono stati circa i medesimi. Pensata per chi viaggia spesso e magari non ha la possibilità di trasportare con sé anche il caricatore – che in poche ore porta la batteria al 100% – Lumix LX100 II può essere ricaricata con un comunissimo powerbank tramite la sua porta microUSB.
Connettività
Lumix LX100 II è dotata di moduli Bluetooth 4.2 e Wi-Fi e permette, tramite app, di trasferire foto/video sullo smartphone ed il controllo remoto del dispositivo. A tal proposito, la companion app (sebbene abbia una grafica spartana e poco curata) porta a termine il suo lavoro senza alcun problema. Accoppiare la fotocamera allo smartphone è un gioco da ragazzi, anche tenendo conto della mancanza del modulo NFC che, invece, era presente sulla generazione precedente. Dal punto di vista della connettività hardware, piuttosto scarna, LX100 II integra esclusivamente una porta microUSB ed una porta microHDMI, manca invece all’appello il jack per il microfono.
Qualità dell’immagine e delle riprese
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla qualità delle foto che si catturano con la LX100 II, che non hanno nulla da invidiare alle più performanti mirrorless medio-gamma di serie G dell’azienda. I file JPEG sfornati da questa macchina sono pronti per la condivisone, proprio come su uno smartphone, e non necessitano di alcun ritocco astruso da parte dell’utente. Discorso a parte per i file RAW, che permettono un recupero di luci e di dettagli in linea con le concorrenti. Il cuore pulsante di questa macchina è un sensore Micro 4/3 da 17 MP effettivi che ha una grande particolarità: la sua risoluzione reale, che è di ben 22 MP, viene sfruttata per catturare scatti da 17 MP in qualsiasi aspect-ratio. Uno scatto in 16:9, ad esempio, avrà una risoluzione simile a quella di uno scatto in 3:2, e così via. La trovo un’idea geniale per la condivisione di contenuti sui social che ci impongono diversi formati d’aspetto, come ad esempio il 9:16 per le stories e il 5:4 per i post.
La resa degli scatti ad alti ISO è sufficiente, per assicurarsi uno scatto “pulito” – o meglio “lavorabile” – è opportuno non superare la soglia dei 3200 ISO. Nel complesso il comportamento in condizioni di scarsa illuminazione è più apprezzabile rispetto a quello delle compatte con sensore da 1″. La lente che accompagna l’ottimo sensore Micro 4/3 è realizzata in collaborazione con Leica, si contraddistingue per una lunghezza focale equivalente 24-75 mm, un’elevata luminosità f/1.7-2.8 (f/16 minima) e nitidezza anche a massima apertura. Queste caratteristiche giustificano – almeno in parte – l’ingombro del modulo ottico quando la fotocamera è accesa. Migliora – seppur leggermente – il comparto video, con il supporto ai video in 4K a 30p e con l’ausilio di un sistema di stabilizzazione elettronica. Reputo tuttavia questa compatta più adatta al fermo immagine che alle riprese, a risoluzione massima infatti si assiste ad un crop dell’inquadratura e ad una perdita di qualità in generale.
Conclusioni e prezzo
Panasonic Lumix LX100 II è una delle fotocamere compatte più sensate attualmente sul mercato. Il sensore Micro 4/3 da 17 MP è senz’ombra di dubbio il suo punto di forza, un tratto distintivo che la aiuta a spiccare fra numerose compatte con sensore da 1 pollice. Grazie alle sue dimensioni non mi ha appesantito negli spostamenti quotidiani ed anzi mi ha aiutato a cogliere l’attimo anche quando non ero intenzionato a farlo. Grazie ad una lente molto luminosa e ad una qualità elevata degli scatti può essere utilizzata per i più disparati generi fotografici, adattandosi alle richieste dei più esigenti. Sebbene sia fra le migliori compatte in circolazione, non la consiglio altrettanto vivamente per un utilizzo legato esclusivamente al lato video.
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