Nonostante la mia natura non corrisponda quasi per niente a quella del gamer tipo, ho sempre avuto una certa curiosità nei confronti dei prodotti studiati appositamente per questo tipo di utenza. Saranno le forme spigolose e tamarre, i LED RGB che cospargono le superfici di questi oggetti o anche solo il fatto che rappresentino una nicchia che a dir la verità è un mondo vastissimo, ma la voglia di possedere un prodotto da gaming per testarne le potenzialità c’è sempre stata. Grazie ad ASUS ROG ho avuto l’opportunità di cominciare alla grande con le Theta 7.1, cuffie da gaming che sono l’oggetto della recensione di oggi.
Questo headset è, se possibile, un prodotto che appartiene alla nicchia della nicchia, perciò assolutamente non per tutti, sia per il costo che per le funzionalità offerte.
Confezione
Le Theta 7.1 si presentano in maniera plateale all’interno di una grande confezione, sostenute verticalmente da un supporto in polistirene che già dalla prima apertura della scatola le mostra in tutto il loro splendore. All’interno, oltre alle cuffie, troviamo anche una brevissima guida rapida, due cuscinetti completamente in tessuto (mentre sulle cuffie sono montati dei cuscinetti ibridi in ecopelle e tessuto) il microfono e un adattatore da USB-C a USB-A, per collegare le cuffie anche ai dispositivi meno recenti e non dotati dell’ultimo standard di connessione USB.
Design e comfort
Leggerezza e compattezza: sono queste le caratteristiche che le Theta 7.1 NON posseggono assolutamente. L’ingombro di queste cuffie, così come il peso – di quasi 600g – è piuttosto importante.
Nonostante ciò, una volta indossate, queste Theta 7.1 sono comodissime: i morbidi padiglioni circumaurali non stringono troppo la testa, e grazie al tessuto presente sul lato che va a toccarci direttamente, la pelle respira e si scalda solo dopo un uso veramente intenso di parecchie ore. Essendo l’area dei cuscinetti e dell’archetto (anche lui morbidissimo) molto ampia, le cuffie hanno numerosi punti di appoggio sulla testa, tant’è che l’importante peso non si fa sentire neanche dopo ore di utilizzo, il tutto a patto di tenere una corretta postura. Lo snodo – su un solo asse – è in grado di adattarsi a qualunque tipo di testa, regalando sempre il miglior comfort all’utilizzatore.
I materiali sono ovviamente di ottima qualità: plastiche lucide e opache per i padiglioni e la parte esterna dell’archetto, metallo satinato per il raccordo tra archetto e padiglione e metallo lucido con una fantastica serigrafia per la fascia che fuoriesce dall’archetto per la regolazione. La parte interna dell’archetto è in tessuto molto traspirante, mentre i cuscinetti, come accennato precedentemente, sono di due tipi diversi.
Sul padiglione sinistro sono presenti uno switch per passare dalla modalità PC a quella telefono (attenzione: per utilizzarle su Playstation 4 dovrete passare alla modalità telefono) e una rotellina per regolare il volume, attivare/disattivare il microfono con una breve pressione e attivare/disattivare l’illuminazione con una pressione prolungata.
Il cavo è in tessuto nella parte che va dal connettore allo snodo, mentre da lì fino ai padiglioni si ingrossa, si sdoppia e diventa gommato.
Last but not least, non potevano mancare i LED RGB, che sono la vera ciliegina sulla torta per un prodotto da gaming degno di essere chiamato tale. Essi vanno ad illuminare su entrambi i padiglioni il logo ROG, restituendo un’illuminazione uniforme e senza sbavature.
Qualità audio e prestazioni generali
Qualche paragrafo fa ho definito queste Theta 7.1 come prodotto di nicchia nella nicchia, e sono quasi sicuro che almeno la metà di voi non abbia capito il perché di questa mia affermazione. Ci arriviamo subito.
L’indizio più grande si trova nel nome di queste cuffie, Theta 7.1, dove 7.1 sta a significare suono surround che in questo prodotto viene riprodotto in maniera quasi del tutto vera. 7 sono le direzioni da cui proviene il suono secondo questo standard surround (un canale frontale, due frontali laterali, due laterali centrali e due laterali posteriori), mentre 1 è il subwoofer, incaricato alla riproduzione dei bassi.
Per la reale riproduzione surround 7.1, queste cuffie si affidano a 4 driver ESS 9601 (per padiglione), di cui uno da 40mm per i canali frontali più altri tre da 30mm per le restanti direzioni, il tutto coadiuvato da un DAC (Digital-to-Analog Converter) studiato appositamente per il surround 7.1. La riproduzione dei bassi non è affidata ad un driver separato, ma sono i piccoli driver a dividersi il compito.
Gli sforzi fatti da Asus ROG per restituire un suono surround che si avvicini a quello di un impianto dedicato non sono stati assolutamente vani, tant’è che per la prima volta sono riuscito davvero a capire il senso e l’utilità di questa cosa, a differenza di altre cuffie che simulano solamente questo effetto di audio spaziale, molto spesso fallendo miseramente.
Ho trovato la qualità audio di queste cuffie ottima, ma non in tutti i casi. Le Theta 7.1 danno il meglio di sé, guarda caso, in fase di gaming, specialmente negli sparatutto, dove è possibile percepire ogni singolo rumore dalle varie direzioni da cui provengono. Ottima resa anche con i simulatori di corsa (ho utilizzato Gran Turismo Sport su PS4), e su tutti gli altri generi videoludici. Mi sono goduto in maniera ottimale anche film e serie TV in compagnia di queste Theta 7.1, anche con la modalità surround 7.1 attivata, che in certi casi ha dato quel pizzico di brio in più che serviva, e che ho apprezzato davvero tanto.
Per essere completamente onesto, però, devo dire che non comprerei mai cuffie del genere per ascoltare musica, e va bene così. L’esperienza di ascolto è anche buona, specialmente grazie all’aiuto dell’equalizzazione del software proprietario Armoury Crate, che fa piccoli miracoli, ma se il vostro focus principale è quello di ascoltare musica sarebbe incredibilmente stupido comprare delle cuffie che non sono fatte per questo scopo.
Menzione onorevole va fatta anche al microfono, che grazie ad un chip dedicato e a un’ottima IA, regala una qualità di registrazione più che sufficiente per servizi come Discord e Teamspeak, servizi per i quali tra l’altro queste cuffie sono certificate, con una notevole ed efficace cancellazione dei rumori di fondo. Sono però dell’idea che in un paio di cuffie da gaming il microfono non dovrebbe essere removibile, ma solo pieghevole e, magari, anche retrattile. Per avvalorare la mia tesi posso dirvi che la mia unità è purtroppo arrivata con l’unità microfonica difettosa, e per funzionare bene deve essere costantemente premuta in sede per far sì che il contatto avvenga e il microfono entri in funzione. Con un microfono integrato ciò non sarebbe successo.
Come accennato poco fa, dal software di gestione dedicato Asus Armoury Crate è possibile gestire tutti gli aspetti di queste cuffie, dall’equalizzazione agli effetti di luce dei LED sui padiglioni. Le impostazioni sono tante, quindi ci sarà da divertirsi.
Conclusioni
299€ è il prezzo che Asus richiede per queste cuffie. Ne vale la pena? Considerando che esistono tante alternative a costi decisamente inferiori forse no, ma se steste cercando delle cuffie versatili grazie all’attacco USB-C, o USB-A con l’adattatore (sono cuffie gaming compatibili anche con Playstation 5), costruite in maniera superlativa con un ottimo audio spaziale (giocatori di FPS, vi vedo), dovreste assolutamente considerare l’acquisto, magari a una cinquantina di euro in meno.
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