Il mercato dei notebook da gaming ci ha sempre abituato a dispositivi dalle caratteristiche al top e dotati di un fattore estetico molto accattivante (che talvolta sfocia nell’esagerazione risultando tamarro), nonché di dimensioni ben lontane dal concetto di compattezza. Tuttavia non bisogna fare di tutta l’erba un fascio; infatti, completamente controcorrente, troviamo il nuovo Acer Predator Triton 300 SE. Si tratta di un laptop da gaming dalle dimensioni ridotte (parliamo di un 14″), dal design del tutto fuori dai parametri cui solitamente ci hanno abituato i dispositivi inerenti a tele mondo e dotato di una scheda tecnica davvero niente male. Nelle ultime settimane ho testato questo nuovo notebook di Acer, potendone quindi scoprire luci e ombre che lo contraddistinguono. Mi avrà convinto? Continuate nella lettura per scoprirlo.
Confezione
Partendo dalla confezione, questa risulta ben curata ed elegante. Al suo interno troviamo il notebook, un piccolo fascicolo con il manuale d’utilizzo e il caricabatterie del PC.
Design
A differenza di altri notebook da gaming già disponibili sul mercato che si presentano con design molto accattivanti e dimensioni generose, questo Predator Triton 300 SE è dotato di dimensioni molto ridotte e linee eleganti e minimali. L’intera scocca del dispositivo è costruita in metallo grigio ed è contraddistinta da finiture satinate.
Come già detto, dal punto di vista prettamente estetico, vista la sua eleganza, può adattarsi perfettamente a qualsiasi situazione senza sembrare fuori luogo. Sul retro dello schermo, come segno distintivo, è presente in alto a destra il logo di Acer Predator realizzato in metallo.
Lo spessore è di soli 17.9 mm per un peso di circa 2 kg, che lo rendono facilmente trasportabile. Per quanto riguarda le porte disponibili, sono presenti, sul fianco sinistro, una porta Thunderbolt 4, una porta USB 3.0 e l’ingresso per l’alimentatore; sul fronte destro sono invece presenti il jack per le cuffie da 3.5 mm, una porta USB 3.0 e una porta HDMI 2.1. Sui bordi e nella parte inferiore del dispositivo sono collocate numerose feritoie che consentono una facile dissipazione del calore mediante le apposite ventole installate.
Display
Una volta aperto il coperchio (con una mano!) ci si trova di fronte ad un display da 14″ IPS FULLHD con refresh rate a 140 Hz. L’esperienza visiva offerta è davvero al top: la fluidità è ottimale e i 140 Hz, soprattutto quando si sta giocando, si fanno vedere.
I colori e il contrasto sono ben bilanciati; l’unica nota stonata è la luminosità che non è elevatissima e, in caso di utilizzo in esterna, può causare dei leggeri fastidi, ma niente di esagerato. Il pannello risulta comunque di buona fattura e riesce ad offrire un’esperienza visiva più che buona sia per l’utilizzo quotidiano che per quello da gaming, nonostante le dimensioni siano ridotte.
Tastiera e touchpad
La tastiera montata su questo Acer Predator Triton 300 SE mi ha ampiamente soddisfatto. La corsa dei tasti è molto buona e, durante la digitazione, non ho riscontrato alcun tipo di problema. Il posizionamento dei tasti non è esattamente quello standard; difatti, alcuni tasti funzione non sono collocati come di consueto nella barra superiore, bensì sono stati inseriti in una colonna posta sul fianco destro della tastiera.
Sono presenti inoltre due tasti dedicati rispettivamente all’attivazione della modalità Turbo (modalità che consente di utilizzare il 100% della potenza del Triton a patto che quest’ultimo sia collegato all’alimentazione) e all’avvio del software di gestione di Predator, mediante il quale è possibile modificare e settare tutti i vari aspetti del computer. Infine, come ogni PC da gaming che si rispetti, la tastiera è dotata di retroilluminazione RGB personalizzabile.
Per quanto riguarda il touchpad, questo risulta abbastanza ampio e ospita, nella parte sinistra, un piccolo sensore per lo sblocco con impronta digitale. L’esperienza d’uso è più che buona, con fluidità e precisione davvero eccellenti.
Hardware e Prestazioni
Il cuore pulsante di questo Triton 300 SE è un Intel Core i7-11370H di undicesima generazione, con frequenza massima di 4,8 GHz. Ad affiancare quest’ultimo troviamo 16 GB di RAM, SSD M2 da 512 GB e una GPU GeForce RTX 3060 di NVIDIA con 6 GB di memoria GDDR6 dedicata. Per quanto riguarda la connettività non manca il supporto al Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.1, mentre manca una porta Ethernet, che può però essere aggiunta mediante un adattatore. Ciò che non mi ha convinto è lo storage interno; difatti, parlando di PC da gaming, 512 GB possono risultare davvero pochi, soprattutto visto il costante aumento delle dimensioni dei titoli videoludici come Call of Duty, che da solo occupa più di 100 GB.
Archiviato l’aspetto memoria, è bene sottolineare come le prestazioni di questo portatile siano davvero eccellenti e adatte a qualsiasi ambito, sia lavorativo che videoludico. Ho utilizzato questo PC per editare foto, scrivere articoli, vedere film, giocare e studiare, e in tutto ciò non ho mai riscontrato problemi di nessun tipo. Durante intense partite di Call of Duty il computer si è comportato egregiamente, riuscendo ad offrire un’esperienza visiva ottimale con risoluzione a 1080p e un buon livello di dettaglio.
Ciò che davvero mi ha sbalordito è l’ottima dissipazione del calore. Difatti, grazie al sistema AeroBlade 3D a due ventole e alla tecnologia Vertex Flow, la temperatura viene costantemente mantenuta entro un range che salvaguarda la salute del dispositivo. Tutto ciò ha però un prezzo in decibel poiché, per contenere la temperatura, le ventole diventano abbastanza rumorose, soprattutto se spinte al massimo.
Ciò che invece non mi è piaciuto è il comparto audio che, a differenza di tutti gli altri aspetti della macchina, non è secondo me all’altezza. Quest’ultimo è composto da due speaker, dotati di tecnologia DTS:X, situati nella parte inferiore del notebook. Il volume massimo non è altissimo e, soprattutto durante le sessioni di gioco con le ventole al massimo della potenza, viene quasi del tutto coperto. Oltre ciò, gli alti e i bassi non sono marcati e, specialmente i secondi, sono quasi inesistenti… Un vero peccato.
Autonomia
La batteria montata su questo Acer Predator Triton 300 SE è da 60 Wh. Ovviamente la durata di una singola carica cambia a seconda dell’utilizzo del notebook: sfruttandolo per un utilizzo da ufficio, fatto per lo più di qualche video su YouTube, email, lettura PDF e scrittura articoli, l’autonomia va dalle 6 alle 10 ore continue. Se si passa alle sessioni di gioco il discorso cambia e la durata della carica scende a circa 2 ore e mezza. Per una ricarica completa il caricabatterie in dotazione impiega circa 1 ora e mezza.
Prezzo e conclusioni
Ultimo aspetto che resta da scoprire è il prezzo. Acer Predator Triton 300 SE arriva sul mercato a 1499€, che sono più che onesti per un dispositivo del genere. Traendo le conclusioni, questo notebook da gaming targato Acer si adatta perfettamente a qualsiasi tipologia di utente ed è particolarmente indicato per chi cerca un dispositivo molto potente, elegante e facile da trasportare. Un vero peccato la poca attenzione riservata al comparto audio, che fa perdere qualche punto sulla valutazione finale.