Nelle ultime settimane abbiamo messo le mani su due dei modelli più conosciuti della serie Strike di Anker Soundcore, e più precisamente le Strike 1 e Strike 3, delle cuffie da gaming piuttosto economiche e compatibili (entrambe) sia per PC che per console. Nonostante il prezzo e l’estetica siano praticamente identici, le due cuffie da gaming offrono dettagli e funzionalità diverse che è bene sviscerare per permettervi di acquistare il modello migliore per le vostre esigenze.
Non le abbiamo messe sotto torchio solamente nel gaming, ma le abbiamo anche confrontate a cuffie simili, in diverse occasioni come ad esempio musica e conferenze online. Sì perché in entrambi i casi abbiamo un un ottimo microfono direzionale ed uno switch per migliorare l’audio, che però viene gestito in maniera completamente diversa sulle Soundcore Strike 1 rispetto alle Soundcore Strike 3. E allora vediamole più da vicino:
Soundcore Strike 1 e Strike 3 a confronto
Prima di iniziare con i dettagli, vediamo brevemente le confezioni di vendita delle due cuffie, che sono praticamente identici eccezion fatta per qualche dettaglio specialmente nella parte posteriore degli scatoli, dove vengono elencate le effettive differenze tra i due modelli. Già a questo punto è possibile vedere come, sulla carta, le Soundcore Strike 3 siano migliori delle Strike 1. Ma è ancora presto per trarre conclusioni.
Parlando di design, ancora una volta non si può non osservare quanto il disegno stilistico delle due cuffie (a meno di pochi dettagli) sia del tutto identico. Abbiamo infatti delle cuffie da gaming over-ear con dei padiglioni molto accoglienti, così come sono generose le dimensioni degli archetti che fanno pensare a delle cuffie dedicate a ragazzi da (almeno) 15 anni in su.
Le Soundcore Strike 1 e Strike 3 sono realizzate in plastica con una qualità costruttiva di buona fattura. Sul padiglione di sinistra si può montare (o meno) il microfono semirigido che è direzionale verso la nostra bocca (e non omnidirezionale come quello di altre cuffie). Questo permette non solo di migliorare la qualità audio della nostra voce per chi ci ascolta, ma anche di isolare altri rumori a noi circostanti.
Le uniche differenze nel design le fanno i LED sulle Soundcore Strike 3, posti sia lungo il perimetro dei padiglioni – di color verde acqua (non modificabili) – sia sul microfono, di colore rosso o verde a seconda che sia rispettivamente spento o acceso. Ma la vera differenza è nei cavi.
Soundcore Strike 1 sono equipaggiate con un cavo di circa 2 metri che termina con il classico connettore jack da 3.5 mm, perfetto per essere inserito nel pad della nostra console o in un portatile. Ma in confezione c’è anche un adattatore con splitter (audio e microfono) qualora voleste usarle con un PC oppure con una scheda audio/ amplificatore esterno.
Al contrario invece, Soundcore Strike 3 sono equipaggiate con un cavo di circa 1.5 metri, che termina invece con una presa USB standard che può essere collegata sia al PC che alla console, e che quindi sarà in grado di gestire separatamente audio e microfono. Il cavo è troppo corto per utilizzarlo con una console (a meno che non la si abbia molto vicina) ed ecco perché se usate PlayStation, o Xbox, vi consigliamo le Strike 1 dato che possono essere collegate direttamente al pad.
Ultima differenza, la più sostanziale, tra le due cuffie è il loro telecomando. In entrambi i modelli si può regolare l’audio e attivare/ disattivare il microfono. C’è poi uno switch per migliorare l’audio su entrambe le cuffie, ma mentre sulle Strike 1 si tratta di un semplice “boost audio“, sulle Strike 3 è possibile attivare l’audio Surround 7.1 virtuale:
Insomma, ora che abbiamo analizzato analogie e differenze, andiamo un po’ più nel dettaglio analizzando la parte più interessante e quindi la qualità audio. Partiamo dalle Soundcore Strike 1 che, come detto, possono essere utilizzate in modalità “normale” o “boost” (attivando lo switch sul telecomando). In modalità normale la qualità è migliore di altre cuffie che abbiamo testato, in termini di “pulizia” della traccia audio e di potenza in termini di decibel,
Tuttavia sono molto più “piatte” nelle frequenze (si mescolano un po’ e i bassi sono quasi inesistenti, si vede che non sono fatte per musica). Ottimo invece l’isolamento acustico e la comodità, dato che le cuffie si stringono letteralmente attorno alla testa e rimangono salde durante tutta la sessione di utilizzo. In modalità boost invece, c’è solo un miglioramento in termini di potenza audio, che è pur sempre gradito.
Discorso diverso invece per le Soundcore Strike 3: senza il 7.1 e senza equalizzazione (possibile tramite ad un’app per Windows) il volume è più basso delle Strike 1 e c’è lo stesso problema di “piattezza delle frequenze” con la musica. Con l’equalizzatore migliora nettamente sia la potenza sia le frequenze, soprattutto con la modalità FPS in gaming.
Ma la vera differenza la si sente attivando il Surround 7.1 virtuale, che può essere anche gestito dal PC tramite l’app proprietaria assieme ad altre chicche come la regolazione del microfono, l’effetto 3D e la personalizzazione dell’equalizzazione audio.
Insomma, per un’esperienza migliore (considerando che il prezzo è identico) vi consigliamo le Strike 3, soprattutto se utilizzate con un PC. Se però avete una console, e giocate distanti da essa, dovrete obbligatoriamente optare per le Strike 1 dato che hanno un cavo jack audio classico ed un cavo più lungo.