Al giorno d’oggi la tecnologia ha fatto passi da gigante, aumentando sia la qualità dello stile di vita delle persone ma anche i loro dubbi su una moltitudine di argomenti. Infatti, come in ogni argomento, esistono pareri contrastanti su diverse questioni che mandano in confusione gli utenti.
In che modo bisogna preservare la batteria? Si può ricaricare lo smartphone di notte? Si possono acquistare altri accessori non inclusi nella confezione? Queste sono solo alcune delle domande riguardante il mondo degli smartphone che gli utenti si pongono quotidianamente.
Per questo motivo, noi di ChimeraRevo abbiamo creato questo articolo per aiutarvi ad estinguere nel miglior modo possibile tutti i dubbi possibili riguardo l’argomento in questione. Ecco, quindi, i 10 errori che spesso commette chi usa lo smartphone.
Non caricare lo smartphone di notte per preservare la batteria
Tutti, almeno una volta, si saranno chiesti se caricare lo smartphone di notte possa danneggiare la batteria con il passare del tempo. Partendo dal presupposto che l’usura della batteria, nel corso degli anni, è un fenomeno del tutto normale, la ricarica notturna non è da considerare colpevole!
Infatti, rispetto agli anni passati, oggi abbiamo tra le mani dei dispositivi molto più intelligenti, dotati di sistemi operativi all’avanguardia e sempre più completi. In passato, infatti, il passaggio di corrente non si fermava al completamento della ricarica, generando quindi un sovraccarico dannoso.
Oggi, grazie a sistemi molto più avanzati, lo smartphone non assorbe più l’elettricità una volta completata la carica, preservando la salute della batteria.
È possibile, quindi, ricaricare lo smartphone di notte? Si!
Far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla
Un altro mito molto famoso, ormai di vecchia data, riguarda la pratica di far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla. Le batterie di oggi, le quali sono composte da ioni di litio, non necessitano di scaricarsi completamente per essere ricaricate. Infatti, le batterie moderne, possono essere tranquillamente caricate anche ad intervalli, magari mantenendo la percentuale tra il 20% e l’80%, in modo tale da preservarne la salute.
Far scaricare completamente la batteria prima di ricaricarla ormai non è più una buona pratica!
Chiudere le app in esecuzione in background per risparmiare batteria
La corsa al risparmio della batteria interessa gran parte degli utenti degli smartphone. Ci sono numerose pratiche da adottare per preservare la durata della batteria, tra cui quella che prevede la chiusura definitiva delle app in background.
Se è vero che, effettivamente, questo metodo aiuta a preservare in parte la salute della batteria, è anche vero che oggi, avendo dei sistemi operativi molto intelligenti, il consumo di batteria di queste app è davvero limitato, in quanto verranno “attivate” solo se strettamente necessario.
Per questo motivo, vi invitiamo a disattivare queste funzionalità solo se strettamente necessario.
Mantenere il Bluetooth disattivato per risparmiare batteria
Il discorso appena fatto si può ripetere anche per quanto riguarda la questione Bluetooth. Infatti, si tende a pensare che funzionalità come il Bluetooth possano influire molto negativamente sulla salute della batteria. Questo è un altro mito da sfatare!
Queste tecnologie, al giorno d’oggi, consumano poca batteria, soprattutto quando non vengono “richiamate” ma risultano comunque attive. Non c’è bisogno, quindi, di mantenere disattivato il Bluetooth per non consumare la batteria del vostro smartphone!
Pensare che il sensore di luminosità automatico giovi alla batteria
Il sensore di luminosità automatico risulta essere un ottimo alleato per visualizzare correttamente il display in ogni condizione. Tuttavia, è sbagliato pensare che tale sensore preservi anche la durata della batteria, in quanto attivandosi spesso causa comunque un consumo energetico.
Utilizzare solamente gli accessori presenti in confezione
Vi sarà sicuramente capitato, almeno una volta, di fronteggiare il problema di un accessorio rotto, che sia esso un cavo oppure l’alimentatore. Qui potrebbe sorgere il fatidico dubbio: acquisto il materiale originale oppure provo degli accessori alternativi di altri marchi? Bisogna fare delle precisazioni sulla questione:
- È assolutamente sbagliato pensare che l’unica scelta sensata sia quella di acquistare solamente gli accessori originali. La cosa importante è verificare che si tratti di prodotti certificati e che rispettino le specifiche dettate dalla casa costruttrice
- C’è differenza tra prodotti di terze parti e prodotti scadenti: i primi, come detto prima, sono comunque affidabili se possiedono tutte le certificazioni necessarie; i secondi sono molto pericolosi e potrebbero danneggiare lo smartphone
Credere che specifiche elevate garantiscano prestazioni elevate
“Ho aquistato uno smartphone con delle specifiche impressionanti, quindi andrà sicuramente bene!” Affermazione giusta, ma che non rappresenta l’assoluta verità. Infatti, sebbene le specifiche siano comunque importanti per il funzionamento di uno smartphone, esse non sono le uniche responsabili delle sue prestazioni.
I numeri rimangono sempre numeri, perché ci sono casi in cui uno smartphone con specifiche inferiori funziona in modo migliore rispetto ad un top di gamma. Come mai accade questo? Dovete sapere, infatti, che anche il sistema operativo riveste un ruolo fondamentale nelle prestazioni degli smartphone. Ad esempio, molte volte gli iPhone hanno specifiche tecniche inferiori sulla carta rispetto agli smartphone Android. Tuttavia, grazie al loro ottimo sistema operativo, risultano essere più fluidi ed affidabili nel corso del tempo.
Quando si vuole acquistare un nuovo smartphone, quindi, è importante consultare le specifiche tecniche, ma non vanno interpretate come assoluta verità.
Fidarsi ciecamente degli store ufficiali
Scaricando le applicazioni dagli store ufficiali (Google Play Store o App Store) si può stare tranquilli sulla loro provenienza ed affidabilità? In parte si, ma bisogna comunque prestare attenzione a ciò che si scarica, alla provenienza dell’applicazione ed alla reputazione degli sviluppatori. Ricordate, store ufficiale non è sempre sinonimo di sicurezza!
Pensare che il telefono risulti irrangiungibile se spento
Si tende a pensare che un telefono spento non possa essere rintracciato. In parte risulta essere vero, tuttavia bisogna fare alcune precisazioni:
- Non bisogna avere paura di essere continuamente tracciati! Infatti, si viene tracciati solamente in caso di motivazioni ben precise (parlando delle forze dell’ordine) o in caso di malintenzionati
- Per essere rintracciato, uno smartphone deve trasmettere un segnale, quindi necessita di un livello di carica sufficiente. Rimuovere la batteria, quindi, potrebbe bastare per risultare irrangiungibile. Tuttavia, al giorno d’oggi, per questioni di sicurezza alcuni smartphone rimangono rintracciabili anche se spenti (battieria permettendo). Uno di questi è l’iPhone, il quale rimane rilevabile anche se spento
- La rimozione della SIM consente di essere irrintracciabili? No! Lo smartphone, anche senza una SIM inserita, rimane rilevabile proprio per i motivi elencati precedentemente
Pensare che Android sia poco sicuro
Nel corso degli anni si è sempre pensato che Android sia un sistema operativo poco sicuro, vista la sua natura open source. Questo pensiero è sbagliato, in quanto la poca sicurezza è da attribuire alle applicazioni (come visto qualche riga fa), ma non al sistema operativo.
Parlando di applicazioni, considerando il fatto che è possibile installare app anche da store esterni, allora si può dire che il livello di sicurezza cala drasticamente.
La regola è sempre la stessa, ovvero prestare attenzione sia a ciò che si installa, sia all’utilizzo che si fa degli smartphone!
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