Conoscete Clean Master, una famosa app di pulizia Android che promette miracoli anche chiudendo le app Android in esecuzione sul vostro smartphone? Bene: sappiate che non mi piace. E non mi piacciono tutte le app simili ad essa! Questo idea mi è venuta appena fu rilasciata questa famosa app sul mercato e non è mai cambiata nel corso degli anni. Tuttavia, a questo pensiero prettamente soggettivo, ci sono delle motivazioni valide che voi utilizzatori dell’app dovreste leggere.
Chi utilizza quest’applicazione, infatti, la difende sostenendo si tratti di uno strumento miracoloso che promette di tenere pulito e al sicuro lo smartphone, ma non è proprio così.
Più che un’applicazione di pulizia si è trasformata, sopratutto negli ultimi anni, in un bloatware pieno di pubblicità che, nel migliore dei casi, non giova per nulla alla salute del nostro dispositivo. Andiamo a vedere, in base al funzionamento di Android, il perché di queste affermazioni.
Non usate i task killer!
Molti sono ossessionati dal chiudere le app Android, sia tramite il multi tasking di sistema che attraverso queste applicazioni. La RAM è una memoria in cui vengono caricati tutti i processi in esecuzione e si potrebbe pensare che più sia libera meglio è. Questo pensiero è giusto per Windows che, se ha la RAM satura inizia a rallentare, ma non si addice per niente ad Android.
Il sistema operativo basato su Linux, infatti, gestisce in maniera diversa la RAM per adattarsi al funzionamento mobile. Android tende a tenere occupata quanta più memoria possibile per far sì che l’apertura di un’applicazione sia più veloce. I processi che rimangono in memoria non usano la CPU e non consumano batteria, quindi liberando la RAM non si ha un miglioramento delle prestazioni e né tanto meno di autonomia, anzi…
Utilizzare un task killer può sortire l’effetto contrario. Questo perché un’app chiusa impiegherà più tempo a riaprirsi, e molte di queste sono progettate per avviarsi automaticamente finendo, così, per occupare il processore e consumare batteria inutilmente. Ovviamente è un discorso che si applica per tutti i task killer ma Clean Master ha spinto molto su questa cosa facendo credere che sia assolutamente necessario chiudere le applicazioni.
La cache serve!
Anche in questo campo i pulitori sfoderano le loro armi. La pulizia della cache è sempre stata pubblicizzata come una cosa essenziale per liberare parecchio spazio. E questo può essere vero (o meglio lo era molto di più anni fa con smartphone dalla memoria interna limitata) ma la cache serve, e come se serve! Ogni volta che apriamo un’applicazione viene creata la relativa cache che ha il compito di velocizzare un futuro avvio o alcune funzioni dell’applicazione.
Eliminare questi dati, quindi, rende l’apertura delle applicazioni più lenta. Un esempio è la “cache delle miniature” della galleria: se questa venisse eliminata, il successivo avvio della galleria sarà più lento perché dovrà ricreare tutti questi file.
Personalmente la pulizia della cache consiglieri di farla una volta al mese e solo in questi casi:
- Poca memoria disponibile sul dispositivo: permette di liberare davvero tanto spazio che magari può servire ad installare altre applicazioni.
- Installazione/disinstallazione eccessiva delle app: se installate o disinstallate molte applicazioni potreste pulire la cache per eliminare quei file che ormai non servono più.
- Errori dell’app: se un’applicazione ha problemi eliminare la cache può farla ripartire.
L’Antivirus di Clean Master
Arriviamo alla nota dolente di Clean Master: il tanto pubblicizzato antivirus. Bene… è falso!
In realtà l’antivirus esisterebbe anche ma si tratta di CM Security, un’altra applicazione da installare a parte. Il problema, però, è che Clean Master esegue una finta scansione, trovando dei problemi (che magari non esistono) e ci offre la soluzione: installare CM Security. Ovviamente questa scansione fa leva sulla nostro senso della privacy dicendo che le nostre foto, contatti o SMS sono a rischio.
Ma, supponiamo che qualcuno in preda al panico, anche grazie agli annunci fasulli sul web (da cui Clean Master di dissocia), abbia deciso di installare CM Security, l’app fa il suo dovere? Beh, forse sì ma per dovere di cronaca vi segnaliamo un utente di XDA che ha portato un malware (riconosciuto dall’antivirus del PC) sullo smartphone ed eseguito la scansione con diversi antivirus.
Bene, tutti l’hanno rilevato come virus tranne uno… indovinate quale? Proprio quello prodotto da Cheetah Mobile. Sarà un caso? Una coincidenza?
Piccola considerazione su Clean Master
Lasciatemi fare una considerazione sull’applicazione presa come esempio. Quello che fin da subito non mi è mai piaciuto di Clean Master è la pubblicità al limite della legalità che la infila in ogni parte dell’applicazione e, alcune volte, facendola comparire durante l’uso quotidiano dimostrando di essere parecchio invasiva.
Conclusioni
Ma, alla fine, questo genere di applicazioni serve? La risposta è NI: fondamentalmente sono inutili ma per chi vuole pulire lo smartphone possono dare una bella mano.
Utilizzate CCleaner non come task killer o antivirus (non lo ha neanche) ma per pulire, di tanto in tanto, lo smartphone da file inutili (tipo i download). Torna utile sui dispositivi con poca memoria interna disponibile ed una pulizia permette di poter aggiornare le applicazioni esistenti o installarne altre.
Il consiglio che posso darvi è di stare attenti alle pubblicità e di informarvi sempre prima di farvi convincere ad installare strumenti che non vi servono.