In queste ore sono arrivate le prime notizie relative a ban permanenti da parte di Niantic, e qualche testata online ha già iniziato ad elogiare tali provvedimenti. Io e diversi nell’ambiente abbiamo avuto alcuni dubbi sulla fondatezza delle notizie che stanno girando. Per alcune ragioni il messaggio del ban permanente era identico a quello poi rivelatesi non applicato (risalente al luglio scorso), inoltre dai gruppi di cheater non saliva il coro di lamenti che ci saremmo aspettati in una simile occasione.
L’unica vera notizia riguarda la comparsa sul sito di Pokémon Go di un modulo per richiedere la revisione del ban, e la modifica delle Faq del gioco che ora parlano esplicitamente del ban permanente.
Dopo qualche ora alcuni lamenti si sono levati anche se sono stati molti meno di come ci si sarebbe potuto attendere. Non appare chiaro per nulla il criterio con cui i ban sono stati effettuati, molti account bot sono ancora indisturbati, persone che sono andate a catturare dratini in Nord America sono ancora a piede libero eccetera eccetera. Addirittura si sentono commenti di gente con account bot ancora pienamente funzionante a cui è stato però colpito l’account normale.
Per adesso nessun modo di utilizzare i trucchi è sicuro, come vi avevamo già spiegato.
In ogni caso i servizi bot principali hanno appena chiuso (pare sotto minaccia di azione legale da parte di Niantic più che per il rischio ban), comunicando la cessazione delle attività: Necrobot, PokeMobBot e molti altri simili progetti.
Un bot, per chi non lo sapesse, è un programma capace di eseguire delle azioni automatiche preimpostate. Nel caso di Pokémon GO i bot andavano in giro, catturavano Pokémon e prendevano pokestop il tutto in maniera assolutamente automatica. L’attacco ai bot è normale: erano uno spot troppo grosso per i cheater, inoltre qualsiasi ban permanente è inutile se puoi creare un altro account e farlo arrivare al livello 30 in due giorni grazie al PC che gioca per te.
Eppure già le acque si muovono e sono arrivate notizie riguardanti bot che simulano anche l’accelerometro divenendo di nuovo non rilevabili da Niantic. Il gioco del gatto col topo continua, come con i servizi radar, e maggiori aggiornamenti seguiranno sicuramente nei prossimi articoli. Niantic riuscirà alla fine ad avere ragione dei pirati o questi saranno sempre un passo avanti?