Come saprete, a partire dal 20 Ottobre 2021 inizia il passaggio al nuovo digitale terrestre, con il trasferimento di alcuni canali in HD. Questo richiederà un nuovo strumento capace di “decodificare” i nuovi standard di trasmissione video (appunto un “decoder”) che prende come nome in codice: DVB-T2, ovvero Digital Video Broadcasting – Terrestrial (2a generazione). Scriviamo dunque questo articolo non solo per consigliarvi i migliori decoder DVB-T2 attualmente reperibili, ma anche per chiarirvi le idee in questo marasma di informazioni dalle quali siamo investiti.
Dunque nei paragrafi che seguono, vi mostreremo anzitutto i decoder DVB-T2 più acquistati sul mercato, suddivisi in fasce di prezzo per soddisfare tutte le tasche e tutte le esigenze. Dopodiché risponderemo alle domande più richieste in merito al passaggio al nuovo standard, così che possiate avere ben chiaro l’iter che verrà seguito di regione in regione e quali sono i canali interessati da tale cambiamento.
Il decoder DVB-T2 consigliato da noi
I decoder DVB-T2 più acquistati
Qui in basso potete consultare una lista in continuo aggiornamento che mostra i decoder DVB-T2 attualmente più acquistati su Amazon e suddivisi in tre fasce di prezzo crescenti (max 30 euro, max 50 euro e oltre i 50 euro). Viene da sé che, nonostante tutti questi dispositivi siano in grado di decodificare il nuovo standard di trasmissione, saranno caratterizzati da specifiche tecniche differenti.
Ad esempio se avete un televisione molto vecchio (con solamente la presa SCART) fate attenzione ad acquistare un decoder che abbia questo tipo di ingresso. I televisori più nuovi invece, molto probabilmente hanno a disposizione l’ingresso HDMI. Altre differenze possono essere, ad esempio, la presenza di uno o più ingressi USB (per guardare foto/ video con una chiavetta) o magari l’accesso ad Internet (tramite WiFi o Ethernet) per guardare contenuti in streaming su piattaforme come Dazn, Netflix e Prime Video. Ecco dunque la lista:
Domande più frequenti
Come promesso vogliamo non solo mostrarvi i decoder DVB-T2 migliori da comprare, ma anche e soprattutto chiarirvi le idee in merito al passaggio al nuovo standard. A tal proposito abbiamo preparato alcune delle domande più richieste, alle quali abbiamo cercato di dare una risposta semplice ed immediata:
Perché c’è bisogno del DVB-T2?
Per garantire una qualità audio/ video sempre migliore, molte emittenti televisive stanno adottando un nuovo standard per la codifica dei canali, chiamato MPEG.4 (H.264, Alta Definizione HD) che successivamente – dopo il 2022 – diventerà HEVC (H.265). Insomma, dei nomi piuttosto strani ma la sostanza è semplice: audio più fedele, video di qualità maggiore (fino al 4K con lo standard HEVC) e maggiore efficienza di trasmissione. Dunque, molto semplicemente, dato che le nuove trasmissioni saranno codificate con degli standard di ultima generazione, è necessario l’acquisto di un decodificatore (decoder appunto) più avanzato: DVB di seconda generazione (T2).
Quali sono i canali che non si vedranno più?
Dal 20 Ottobre 2021 le emittenti RAI e Mediaset inizieranno la trasmissione dei loro canali in Alta Definizione (HD) e per riceverli occorrerà un televisore o un decoder compatibile con la nuova codifica (vedi paragrafo precedente). Più nello specifico stiamo parlando dei canali RAI: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola, e dei canali Mediaset: TgCom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV.
Come avviene il passaggio da regione a regione?
Il passaggio non sarà immediato per tutta l’Italia, ma bensì è prevista una “roadmap” che suddivide il territorio italiano in quattro macroaree geografiche:
- Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021: Sardegna (Area A1). Dal 3 al 10 gennaio 2022 la Rai attiverà nuove frequenze in Sardegna per i Mux Rai.
- Dal 3 gennaio 2022 al 15 marzo 2022: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, tranne la provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano (Area 2), Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, tranne la provincia di Piacenza (Area 3).
- Dal 1° marzo al 15 maggio 2022: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche (Area 4).
- Dal 1° maggio al 30 giugno 2022: Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania (Area 1B). Il Mux 1 Rai sarà spento sui 700 MHZ e in banda VHF.
Attenzione però, gli operatori di rete nazionali possono anticipare il passaggio alla codifica DVB-T / Mpeg-4 o allo standard DVB-T2 prima delle scadenze previste.
Come capire se la TV è compatibile con il nuovo standard?
Se avete acquistato da poco un televisore con decoder integrato (o semplicemente avete acquistato un nuovo decoder esterno) e volete capire se questo sia compatibile con il nuovo standard DVB-T2, ci sono due procedure da fare, in base agli standard di codifica che verranno utilizzati a partire da ora (primo test) ed a partire dal 2023 (secondo test):
PRIMO TEST: vedere la TV in HD nel 2021 e nel 2022
Per verificare che la vostra TV o il decoder supportino il nuovo standard in Alta Definizione (HD MPEG.4) che sarà utilizzato a partire dal 20 Ottobre e fino al 2022, è sufficiente andare su uno di questi canali: 501 per Raiuno HD, 505 per Canale 5 HD e 507 per LA7 HD. Se almeno uno di questi canali è visibile, significa che riceverete anche i 15 nuovi canali di Rai e Mediaset in alta definizione (Mpeg-4). Attenzione: prima di fare questo test è opportuno fare una risintonizzazione dei canali televisivi.
SECONDO TEST: vedere la TV in HD a partire dal 2023
Come spiegato precedentemente, a partire dal 2023 lo standard di codifica cambierà nuovamente passando dal MPEG.4 (HD) allo standard HEVC (con video fino al 4K). Anche in questo caso potete verificare sin da subito la compatibilità del vostro televisore e del vostro decoder. Sarà infatti sufficiente sintonizzarsi ai canali 100 (Rai) e 200 (Mediaset): se comparirà una schermata con la scritta “Test HEVC Main10” significa che la televisione sarà totalmente compatibile con il nuovo digitale.
Posso usufruire del Bonus TV da 100€?
Nel caso in cui aveste fallito i test descritti poco fa, dovrete procedere con l’acquisto di un nuovo decoder DVB-T2 (che vi abbiamo elencato all’inizio di questo articolo). In alternativa però, potreste sfruttare il bonus rottamazione della vostra vecchia TV per avere uno sconto (massimo) di 100 Euro sull’acquisto di un nuovo apparecchio. A tal proposito abbiamo scritto un articolo con tutto quello che c’è da sapere sul Bonus TV ed abbiamo anche preparato un video YouTube per spiegarvi tutto in pochi minuti:
Che differenza c’è tra DVB-T2 e DVB-S2?
Nonostante i nomi possano sembrare molto simili, lo scopo di questi due apparecchi è diametralmente opposto, ma anche intuitivo da capire. Per spiegarlo in maniera semplice, ricordiamo che le loro sigle sono:
- DVB-T2: Digital Video Broadcasting – Terrestrial 2a generazione
- DVB-S2: Digital Video Broadcasting – Satellite 2a generazione
Molto semplicemente, mentre lo standard T2 è utilizzato per le trasmissioni televisive terrestri (che avvengono tramite antenna), lo standard S2 è utilizzato per le trasmissioni televisive satellitari (che avvengono tramite parabola). Dunque, se ricevete i canali televisivi tramite un’antenna installata sulla vostra abitazione, allora dovrete acquistare un decoder DVB-T2.
In caso contrario, se ricevete i canali televisivi tramite una parabola installata sulla vostra abitazione, allora dovrete acquistare un decoder DVB-S2. A tal proposito, vi elenchiamo qui di seguito i decoder DVB-S2 (per parabola) attualmente più acquistati su Amazon, anche qui suddivisi in diverse fasce di prezzo:
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