Dopo tantissimi mesi in cui si sono susseguiti decine di rumor e leak, Apple ha finalmente annunciato al mondo intero gli attesi AirTag. Ma cosa sono in realtà? Come sono fatti? E soprattutto, a cosa servono? Cercheremo di dare una risposta a queste e a tante altre domande in questa guida approfondita sull’ultimo prodotto innovativo rilasciato dall’azienda di Cupertino. Ci teniamo a precisare che non si tratta di una recensione, ma solo di un approfondimento in cui proveremo a togliervi qualsiasi dubbio prima dell’eventuale acquisto.
Cosa sono gli AirTag
Iniziamo quindi con un quadro generale sul prodotto. Si tratta sostanzialmente di un dispositivo di tracciamento dotato di Bluetooth LE (a risparmio energetico) e UWB, ovvero una tecnologia capace di rilevare quanto due oggetti dotati dello stesso chip siano vicini tra loro. Grazie alla combinazione di questi due elementi, gli AirTag aiuteranno l’utente a ritrovare degli oggetti che facilmente si smarriscono durante il giorno (chiavi, portafoglio, zaino o altro ancora). Come sicuramente avrete notato quindi, si tratta della visione di Apple di dispositivi che già esistono sul mercato (Tile e Chipolo fra tutti), ma dotati dell’inconfondibile impronta e integrazione software (come vedremo tra poco) che solo l’azienda di Cupertino può permettersi di avere.
Come sono fatti gli AirTag
Gli Airtag si presentano con un design molto semplice: una sorta di “Mentos” (sì, proprio la caramella) bianca appiccicata ad una placchetta di acciaio lucido in cui è inciso il logo Apple insieme a tutte le informazioni sul dispositivo. La zona bianca permette inoltre una sorta di incisione, molto carina per personalizzare il proprio AirTag oppure per effettuare un regalo più intimo. L’unione tra questi due blocchi serve anche a contenere la batteria che alimenta l’apparato. Si tratta di una semplice batteria a moneta CR2032, spesso utilizzata per alimentare gli orologi classici. Questa garantisce una durata di circa un anno, dopo il quale potrà essere sostituita manualmente dall’utente.
Inoltre, tutto il dispositivo è garantito IP67 e risulta quindi essere resistente agli schizzi, alla polvere e all’acqua (fino ad un metro di profondità per massimo 30 minuti). Nessuna preoccupazione quindi nel caso in cui piovesse o si rovesciasse del liquido su di esso.
Come si utilizza AirTag
Come già anticipato nei paragrafi precedenti, AirTag serve per tracciare gli oggetti che si perdono di più durante la giornata, perciò, il concetto di base è: agganciarli all’oggetto interessato e poi sfruttare la sua tecnologia per ritrovare quell’oggetto. Ma come avviene ciò?
La configurazione di AirTag è praticamente identica a quelli di tutti gli altri accessori Apple. Una volta aperto infatti, apparirà un pop-up sulla home del proprio iPhone, il quale, dopo tre brevissimi passaggi, connetterà il dispositivo allo smartphone e anche al proprio ID Apple. In questo modo, anche qualora qualcuno dovesse ritrovarlo e tenerlo per sé, non potrà utilizzarlo senza l’accesso all’account.
L’applicazione “Dov’è”
Una volta configurato, per ritrovare tutti gli AirTag sarà sufficiente aprire l’applicazione “Dov’è”, presente di default su tutti i dispositivi iOS, e accedere alla sezione “Oggetti” in basso a destra. Ci teniamo ora a precisare che l’utilizzo degli Airtag è garantito solo a partire da iOS 14.5, perciò, assicuratevi di aver installato l’ultima versione del software.
All’interno di questa sezione oggetti apparirà quindi una mappa, con all’interno la posizione precisa di tutti gli oggetti agganciati ad AirTag. Una volta selezionati, si potranno avviare diverse operazioni: far suonare l’AirTag, avviare la “Posizione precisa” e attivare la modalità smarrimento. Queste tre opzioni consentiranno all’utente di ritrovare quindi l’oggetto in questione. Ma cerchiamo ora di capire come funzionano in particolare.
Utilizzo della funzione “Posizione precisa”
Questa risulta essere probabilmente la funzione che rende unico e particolare AirTag rispetto ai dispositivi dello stesso tipo. Grazie al chip UWB (Ultra Wide Band) si potrà infatti individuare la posizione esatta al centimetro dell’oggetto interessato. Ciò però solo nel raggio di pochi metri (circa 9). Ciò ovviamente risulterà utile in casa, in macchina o anche dopo aver raggiunto il luogo individuato dalla mappa dell’applicazione.
All’interno di “Dov’è” apparirà infatti una freccia con i metri mancati al raggiungimento della posizione. In questo modo si potrà sempre proseguire per la giusta direzione e avere informazioni certe quando si arriverà nel punto indicato. Insomma, un grande dettaglio che rivoluziona e migliora l’esperienza utente.
Attivare la “Modalità smarrimento”
La “Modalità smarrimento” è sostanzialmente la stessa che Apple utilizza da anni per “Trova il mio iPhone”. Una volta impostata infatti, chiunque riuscirà a trovare l’AirTag potrà appoggiarlo al proprio smartphone dotato di NFC (sia Android che iOS) per ottenere informazioni sul proprietario (numero di telefono e un messaggio personalizzato per chi trova l’oggetto) e aiutarlo a ritrovare l’oggetto. Inoltre, qualora l’oggetto restasse nascosto e lontano dal proprietario per più di tre giorni, inizierà a squillare per catturare l’attenzione di chi sta intorno.
Anche lontano dal raggio Bluetooth di iPhone, all’interno dell’applicazione “Dov’è” l’oggetto apparirà sulla mappa, segnalando l’ultima posizione individuata. Oltre a questo, grazie all’enorme rete di dispositivi iOS in circolazione, non appena qualcuno con un iPhone, iPad o Mac passerà accanto all’AirTag (pur non vedendolo), il piccolo dispositivo si connetterà privatamente per qualche istante a quel device e invierà le sue informazioni all’Apple ID del proprietario, consentendo quindi di aggiornare la pozione sulla mappa. Tutto ciò anche a migliaia di chilometri di distanza.
Quanti AirTags si possono collegare ad ogni ID Apple?
Al momento il limite di AirTag che si possono collegare ad un ID Apple è pari a 16: quindi, raggiunti i 16 AirTag collegati, non potrete collegarne altri.
La privacy in AirTag
Come in ogni suo progetto, Apple tiene molto a rassicurare l’utente sull’utilizzo dei proprio dispositivi. La modalità smarrimento funzionerà infatti senza alcun tipo di scambio di informazioni sensibili e grazie alle funzioni crittografiche, neppure Apple potrà mai vedere le posizioni degli oggetti. Soltanto il proprietario potrà quindi avere tutte le informazioni necessarie.
Funzione di anti tracciamento
Apple ha anche immaginato (e risolto) un possibile utilizzo illecito di AirTag. Chiunque potrebbe infatti nascondere il proprio dispositivo nella giacca o nella borsa di qualcun altro per scoprire in ogni momento il luogo in cui si trova. Grazie alla funzione di anti tracciamento però, ciò non sarà possibile.
Qualora infatti l’AirTag dovesse connettersi ad un iPhone diverso da quello del proprietario, dopo diversi minuti (il tempo di capire se effettivamente l’AirTag sta “seguendo” quella persona) invierà una notifica allo stesso iPhone, avvertendolo della sua presenza. Inoltre, nel caso in cui questo non si trovasse entro pochi minuti, inizierà a squillare per facilitare il tutto. Questo accadrà però solo nel momento in cui l’AirTag si allontanerà dal proprietario per evitare confusione e inutili avvisi.
Accessori compatibili con AirTag
Il design di AirTag è stato appositamente pensato per l’aggiunta e la personalizzazione di accessori. Sulla sua superficie non è infatti presente alcun foro e ciò rende praticamente obbligatorio l’acquisto di un gancio (almeno per le chiavi). In ogni caso, per quanto riguarda gli accessori, vi rimandiamo alla guida che abbiamo scritto relativa ai migliori accessori per Airtag da acquistare.
Compatibilità e prezzi
Come già accennato in precedenza, AirTag potrà essere utilizzato solo con dispositivi iOS aggiornati almeno alla versione 14.5 e la prima configurazione dovrà essere eseguita necessariamente con un iPhone. Dopo averla completata, gli oggetti appariranno nell’app “Dov’è” anche su iPad, Mac e iPod touch. Inoltre, la funzione “Posizione precisa” potrà essere utilizzato solo sugli iPhone con chip UWB (U1 per Apple) e quindi iPhone 11, 11 Pro, 11 Pro Max, 12, 12 mini, 12 Pro, 12 Pro Max e successivi.
Gli AirTag possono essere già acquistati al prezzo di 35 euro nella confezione da uno e 119 euro nella confezione da quattro. Per poter personalizzare AirTag bisognerà effettuare l’ordine in Apple Store (sia online che negozio fisico), altrimenti potrà essere acquistato anche su Amazon al link presente qui in basso.
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